Volley
Michele Drago: "FLV Cerignola, società ambiziosa"
Il tecnico molfettese ritorna ad allenare a Cerignola nella società che lo accolse nel 2012
Cerignola - sabato 23 luglio 2022
8.44
È una delle novità della FLV Cerignola, anche se novità fino a un certo punto. Michele Drago torna ad allenare a Cerignola e torna in quella società che, quando arrivò a Cerignola la prima volta, si chiamava Libera Virtus e a cui dette il proprio contributo nel costruire un percorso di crescita che negli anni ha portato la società cerignolana dalla serie C a un passo dalla promozione in A2 nel giugno del 2021. Molfettese, con un elegante accento da "R" moscia alla Gianni Agnelli, Drago torna a Cerignola con l'entusiasmo di chi non vede l'ora di ricominciare lì da dove aveva lasciato.
Mister, perché ha scelto di tornare a Cerignola?
«Perché Cerignola è una città che mi sta nel cuore dove mi sono trovato sempre bene e poi alla società mi lega anche un rapporto personale di amicizia con il vicepresidente Savino Belluna. Quando sono arrivato la prima volta nel 2012 abbiamo iniziato un percorso basato sulla professionalità e con giocatrici importanti e ogni anno abbiamo conquistato qualcosa, dalla promozione in B2, alla vittoria della Coppa Puglia fino ai playoff per la B1. Quest'anno ho rinunciato anche a una proposta da parte di un'altra società pugliese pur di tornare a Cerignola dove mi sono sempre trovato a casa anche nel periodo in cui ho allenato la Pallavolo Cerignola.»
Si riparte dalla B2 ma la FLV nel 2021 è stata a un passo dalla A2, ha seguito quella vicenda?
«Ero a Cerignola il giorno della finale di ritorno contro Trecate e ci tengo a esprimere la grande stima che ho nei confronti di Marco Breviglieri, allenatore di quella squadra, un ottimo tecnico che infatti è stato chiamato ad allenare a Messina in A2. Per me la qualificazione fu persa a Novara nella gara d'andata, una gara in cui la squadra peccò molto in ricezione. La FLV era secondo me la squadra che meritava più di tutti di andare in A2 quell'anno perché era la più forte ma nello sport a volte ci vuole anche un pizzico di fortuna.»
Lei torna a Cerignola dopo dieci anni, nell'anno che segna una ripartenza per la società.
«Spero di ripercorrere lo stesso cammino che iniziammo nel 2012 anche se per un certo periodo sono rimasto lontano dai campi. Dieci anni fa il mio arrivo a Cerignola fu più semplice grazie al biglietto da visita di un'attività già svolta e ai risultati ottenuti. Quest'anno abbiamo iniziato con qualche difficoltà in più però penso che abbiamo costruito una bella squadra e anche se non conosco tante giocatrici sono sicuro che ricominceremo quel percorso che iniziammo allora, anche perché la FLV è sempre stata una società ambiziosa.»
Mercato già fatto, è rimasta qualche giocatrice dell'anno scorso?
«Dello scorso anno sono rimaste tre giocatrici, per il resto si tratta di ragazze alla prima esperienza nella FLV. Non mi posso ancora sbilanciare per quanto riguarda gli obiettivi di stagione, se non iniziamo a giocare e a testare la squadra sul campo non possiamo fare previsioni. A fine agosto inizieranno gli allenamenti e poi assieme al preparatore atletico concorderemo quando potremo cominciare a fare qualche amichevole.»
Lei è uno che la partita la vive intensamente, quest'anno ci sarà da soffrire?
«Quando giocavo non mi tenevo niente (sorride), ed è questa la rabbia agonistica che voglio trasmettere alle ragazze, sempre però nel rispetto delle avversarie e del regolamento. Nel girone saremo almeno otto pugliesi e poi qualche squadra del versante adriatico, sappiamo che ci sono squadre che stanno allestendo roster di tutto rispetto ma questo non ci preoccupa perché poi la squadra bisogna anche saperla mettere in campo e bisogna saper gestire il gruppo.»
Mister, perché ha scelto di tornare a Cerignola?
«Perché Cerignola è una città che mi sta nel cuore dove mi sono trovato sempre bene e poi alla società mi lega anche un rapporto personale di amicizia con il vicepresidente Savino Belluna. Quando sono arrivato la prima volta nel 2012 abbiamo iniziato un percorso basato sulla professionalità e con giocatrici importanti e ogni anno abbiamo conquistato qualcosa, dalla promozione in B2, alla vittoria della Coppa Puglia fino ai playoff per la B1. Quest'anno ho rinunciato anche a una proposta da parte di un'altra società pugliese pur di tornare a Cerignola dove mi sono sempre trovato a casa anche nel periodo in cui ho allenato la Pallavolo Cerignola.»
Si riparte dalla B2 ma la FLV nel 2021 è stata a un passo dalla A2, ha seguito quella vicenda?
«Ero a Cerignola il giorno della finale di ritorno contro Trecate e ci tengo a esprimere la grande stima che ho nei confronti di Marco Breviglieri, allenatore di quella squadra, un ottimo tecnico che infatti è stato chiamato ad allenare a Messina in A2. Per me la qualificazione fu persa a Novara nella gara d'andata, una gara in cui la squadra peccò molto in ricezione. La FLV era secondo me la squadra che meritava più di tutti di andare in A2 quell'anno perché era la più forte ma nello sport a volte ci vuole anche un pizzico di fortuna.»
Lei torna a Cerignola dopo dieci anni, nell'anno che segna una ripartenza per la società.
«Spero di ripercorrere lo stesso cammino che iniziammo nel 2012 anche se per un certo periodo sono rimasto lontano dai campi. Dieci anni fa il mio arrivo a Cerignola fu più semplice grazie al biglietto da visita di un'attività già svolta e ai risultati ottenuti. Quest'anno abbiamo iniziato con qualche difficoltà in più però penso che abbiamo costruito una bella squadra e anche se non conosco tante giocatrici sono sicuro che ricominceremo quel percorso che iniziammo allora, anche perché la FLV è sempre stata una società ambiziosa.»
Mercato già fatto, è rimasta qualche giocatrice dell'anno scorso?
«Dello scorso anno sono rimaste tre giocatrici, per il resto si tratta di ragazze alla prima esperienza nella FLV. Non mi posso ancora sbilanciare per quanto riguarda gli obiettivi di stagione, se non iniziamo a giocare e a testare la squadra sul campo non possiamo fare previsioni. A fine agosto inizieranno gli allenamenti e poi assieme al preparatore atletico concorderemo quando potremo cominciare a fare qualche amichevole.»
Lei è uno che la partita la vive intensamente, quest'anno ci sarà da soffrire?
«Quando giocavo non mi tenevo niente (sorride), ed è questa la rabbia agonistica che voglio trasmettere alle ragazze, sempre però nel rispetto delle avversarie e del regolamento. Nel girone saremo almeno otto pugliesi e poi qualche squadra del versante adriatico, sappiamo che ci sono squadre che stanno allestendo roster di tutto rispetto ma questo non ci preoccupa perché poi la squadra bisogna anche saperla mettere in campo e bisogna saper gestire il gruppo.»