Territorio
Cerignola: il rione Fornaci invaso da imballaggi di varia natura
Dopo il mercato settimanale è tutta una distesa di sacchetti
Cerignola - mercoledì 29 giugno 2022
14.01
Ogni mercoledì stesso scenario. Finito il mercato settimanale, il rione Fornaci diventa una distesa di sacchetti di plastica, polistirolo e cartoni, oltre che di indumenti lasciati a terra.
Ma non eravamo chiamati tutti a fare la raccolta differenziata? Gli ambulanti ne sono dispensati?
La domanda è pertinente, visto che finita la giornata, smontati i banchi di vendita, quel che rimane è uno spettacolo, indecoroso che si ripete ogni mercoledì e che non fa altro che aggravare una situazione ambientale già precaria. Le distese di buste, sacchetti di plastica, bottiglie, cartoni, cassette di polistirolo, indumenti vari lasciati a terra, comportano una raccolta non differenziata, inevitabilmente.
E il danno potrebbe essere anche circoscritto quando non c'è vento, diversamente, come oggi, è tutto uno svolazzare di imballaggi in plastica, che presto o tardi finiranno in terreni coltivati e qui arati, o peggio, bruciati, con buona pace della salute di tutti.
Nel tempo si sono susseguite diverse ordinanze sindacali, probabilmente finite nel dimenticatoio, che invitavano i venditori ambulanti a raccogliere in sacchi tutto lo scarto della giornata, ciascuno per la propria attività, pena il pagamento di una multa, ma solo in caso di mancato spirito di collaborazione.
Sempre difficile procedere con i dovuti controlli, comprendiamo, ma richiamare ad una più fattiva collaborazione, non sarebbe il caso? Mettiamo questi commercianti nelle condizioni di poterlo fare, magari con degli appositi contenitori, soprattutto dedicati alla plastica, da posizionare la sera precedente, con ritiro a mercato finito. Sarebbe più semplice anche per gli operatori ecologici.
Ma non eravamo chiamati tutti a fare la raccolta differenziata? Gli ambulanti ne sono dispensati?
La domanda è pertinente, visto che finita la giornata, smontati i banchi di vendita, quel che rimane è uno spettacolo, indecoroso che si ripete ogni mercoledì e che non fa altro che aggravare una situazione ambientale già precaria. Le distese di buste, sacchetti di plastica, bottiglie, cartoni, cassette di polistirolo, indumenti vari lasciati a terra, comportano una raccolta non differenziata, inevitabilmente.
E il danno potrebbe essere anche circoscritto quando non c'è vento, diversamente, come oggi, è tutto uno svolazzare di imballaggi in plastica, che presto o tardi finiranno in terreni coltivati e qui arati, o peggio, bruciati, con buona pace della salute di tutti.
Nel tempo si sono susseguite diverse ordinanze sindacali, probabilmente finite nel dimenticatoio, che invitavano i venditori ambulanti a raccogliere in sacchi tutto lo scarto della giornata, ciascuno per la propria attività, pena il pagamento di una multa, ma solo in caso di mancato spirito di collaborazione.
Sempre difficile procedere con i dovuti controlli, comprendiamo, ma richiamare ad una più fattiva collaborazione, non sarebbe il caso? Mettiamo questi commercianti nelle condizioni di poterlo fare, magari con degli appositi contenitori, soprattutto dedicati alla plastica, da posizionare la sera precedente, con ritiro a mercato finito. Sarebbe più semplice anche per gli operatori ecologici.