Noi Comunità in movimento: “La politica locale, tutta, pensi ai guai di Cerignola”
In una nota stampa il gruppo politico invita i cittadini a riflettere sull’importanza del voto
Cerignola - giovedì 21 marzo 2024
14.58 Comunicato Stampa
Sulla questione Decaro e sugli ultimi avvenimenti baresi esprime il proprio punto di vista anche l'associazione "Noi Comunità in movimento", guidata da Tommaso Sgarro.
Riportiamo di seguito uno stralcio del comunicato diffuso sui social, in cui il gruppo esorta la politica cittadina ad una maggiore attenzione e consapevolezza sui problemi locali, anziché volgere lo sguardo altrove alimentando sterili polemiche.
"Non volendo farci trascinare dal "così fan tutti", ma avendo l'esigenza di esporre un pensiero distaccato e sereno sui fatti baresi, ci piace condividere alcune considerazioni.
In primis, a far storcere il naso è la guerra fra istituzioni. Sindaci (anche il nostro, che nulla c'entra nella vicenda) contro Ministri e ministero; e via, tutti contro tutti, a chi la spara più grande, fra riferimenti al fascismo, provvedimenti di polizia, beatificazioni angeliche di sindaci passati; nella completa ignoranza sul passato e con forzati parallelismi, inesistenti.
La Commissione incaricata, seppur in forme e modi non convenzionali, non può essere fatta oggetto di dubbi aprioristici. Non si può e non si deve dubitare dello Stato, tanto quanto lo Stato non può fare della sua azione un'arma politica. Farà le sue indagini, seppur in piena campagna elettorale e a ridosso delle nuove elezioni, ma le farà.
E, vogliamo pensare, lo farà serenamente e oggettivamente, e sugli atti.
Di contro, nessuno può dubitare sulle capacità e sulla schiena dritta di un Sindaco come Antonio Decaro, che in un tessuto così complesso come quello barese, dove la mafia ha, aveva e avrà, salvo miracoli e prese d'impegno in prosieguo col recente passato, ramificazioni in ogni dove, ci ha messo sempre faccia, coraggio, piglio. Tutto a discapito, pure, della sua sfera privata, vedasi il vivere sotto scorta. Non essendo lo stesso, mai andato ad inaugurazioni poco "opportune", ma avendole anzi, sovente "guastate".
Da tutta questa triste vicenda, due ultimi pensieri. Primo, non travisare i fatti nel felino tentativo di arrampicarsi su specchi troppo limpidi per essere opacizzati da parallelismi inesistenti.
La politica cerignolana, tutta, pensi a Cerignola, ai suoi guai, enormi, passati, presenti, e, temiamo, ma faremo di tutto per scongiurarlo, futuri.
I cittadini, tutti, a partire dai baresi, si sentano investiti ancor di più di quella sacra responsabilità che è il voto. Diano importanza massima a quella matita, a quella croce messa, a quel nome scritto, a quel gesto che non vale 20 o 50€, ma vale il futuro dei propri figli, della propria, amata, forse mai troppo, città.
Alla verità, e alle urne, l'ardua sentenza".
Riportiamo di seguito uno stralcio del comunicato diffuso sui social, in cui il gruppo esorta la politica cittadina ad una maggiore attenzione e consapevolezza sui problemi locali, anziché volgere lo sguardo altrove alimentando sterili polemiche.
"Non volendo farci trascinare dal "così fan tutti", ma avendo l'esigenza di esporre un pensiero distaccato e sereno sui fatti baresi, ci piace condividere alcune considerazioni.
In primis, a far storcere il naso è la guerra fra istituzioni. Sindaci (anche il nostro, che nulla c'entra nella vicenda) contro Ministri e ministero; e via, tutti contro tutti, a chi la spara più grande, fra riferimenti al fascismo, provvedimenti di polizia, beatificazioni angeliche di sindaci passati; nella completa ignoranza sul passato e con forzati parallelismi, inesistenti.
La Commissione incaricata, seppur in forme e modi non convenzionali, non può essere fatta oggetto di dubbi aprioristici. Non si può e non si deve dubitare dello Stato, tanto quanto lo Stato non può fare della sua azione un'arma politica. Farà le sue indagini, seppur in piena campagna elettorale e a ridosso delle nuove elezioni, ma le farà.
E, vogliamo pensare, lo farà serenamente e oggettivamente, e sugli atti.
Di contro, nessuno può dubitare sulle capacità e sulla schiena dritta di un Sindaco come Antonio Decaro, che in un tessuto così complesso come quello barese, dove la mafia ha, aveva e avrà, salvo miracoli e prese d'impegno in prosieguo col recente passato, ramificazioni in ogni dove, ci ha messo sempre faccia, coraggio, piglio. Tutto a discapito, pure, della sua sfera privata, vedasi il vivere sotto scorta. Non essendo lo stesso, mai andato ad inaugurazioni poco "opportune", ma avendole anzi, sovente "guastate".
Da tutta questa triste vicenda, due ultimi pensieri. Primo, non travisare i fatti nel felino tentativo di arrampicarsi su specchi troppo limpidi per essere opacizzati da parallelismi inesistenti.
La politica cerignolana, tutta, pensi a Cerignola, ai suoi guai, enormi, passati, presenti, e, temiamo, ma faremo di tutto per scongiurarlo, futuri.
I cittadini, tutti, a partire dai baresi, si sentano investiti ancor di più di quella sacra responsabilità che è il voto. Diano importanza massima a quella matita, a quella croce messa, a quel nome scritto, a quel gesto che non vale 20 o 50€, ma vale il futuro dei propri figli, della propria, amata, forse mai troppo, città.
Alla verità, e alle urne, l'ardua sentenza".