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Vito Famiglietti di Cerignola: quando la passione per il biliardo porta lontano
Il Master cerignolano racconta progetti futuri e sfide future legate al mondo del biliardo
Cerignola - domenica 10 novembre 2024
9.02
Al Palais di Saint-Vincent, per il Gran Premio "Goriziana" che si svolgerà a partire dal prossimo 16 Novembre, sono attesi circa 2313 partecipanti. Tra questi, ci sarà anche il Master Biliardo cerignolano Vito Famiglietti, che-dopo un periodo complicato, a causa di problemi personali e familiari- torna a giocare con la passione e l'entusiasmo che l'hanno sempre contraddistinto.
Cosa ti aspetti dalla prossima partecipazione al Gran Premio a Saint-Vincent?
"La partecipazione a Saint-Vincent è fondamentale per me, in quanto la data è concatenata al 19 Novembre scorso, quando mia madre ha cominciato a non stare più bene. Lei è morta il 6 Gennaio, e da allora ho trascorso un periodo sicuramente non facile sotto diversi punti di vista. Quindi per me tale circostanza sarà uno stimolo in più ad affrontare nel modo migliore che possa questa competizione. Non posso certo aspirare a vincere il primo posto (nella mia umiltà non ho tante ore di allenamento e la preparazione per potercela fare), ma sicuramente chiudere le tre partite del girone, che si terranno il 19 Novembre, per poi presentarmi alle finalissime, è un obiettivo fondamentale per dedicarlo a mia madre.
Infatti, a Novembre scorso, quando appresi del ricovero di mia madre in ospedale, io mi feci forza e riuscii comunque a chiudere la mia batteria. Tornando a Cerignola lei stessa mi disse: "Vai, perché tu devi continuare". Arrivare fra i primi 256 per me sarà già tanto, ma ce la metterò tutta"
Il peggio è passato, ora è subentrata la rassegnazione, ma se sono riuscito a superare tutto è stato grazie al biliardo, sicuramente, a mia sorella Rossella, che mi sta sempre vicino e mi supporta, e pochi amici e amiche"
Il biliardo è una disciplina sportiva riconosciuta dal CONI e anche dal MIUR. A breve sarai docente in un corso attivato presso una scuola di San Severo. Perché-secondo te- i ragazzi dovrebbero avvicinarsi allo sport del biliardo e praticarlo?
"Io credo che il biliardo (come ho spiegato in una conferenza che si è tenuta sull'argomento a Mola di Bari, a cui ha partecipato il campione del mondo Aniello), sia uno sport che i ragazzi devono conoscere, apprezzare e praticare. Non è certamente-come alcuni pensano- un gioco da bar, poiché è riconosciuto sia a livello federale (dal CONI), che a livello mondiale.
Da coordinatore della Puglia nord mi sono prefissato, da due anni a questa parte, di portare il biliardo nelle scuole. Si tratta di uno sport in grado di avvicinare i ragazzi che- a causa dell'eccessivo utilizzo dei dispositivi elettronici-si allontanano dalla realtà e dal mondo reale.
Il biliardo, essendo uno sport a tutti gli effetti, come tutti gli altri implica un impegno continuativo sia dal punto di vista mentale che fisico. Non a caso, noi ci avvaliamo di mental coach, preparatori atletici e tutto ciò che serve per poter avviare i ragazzi ad una delle discipline più difficili e affascinanti del mondo. Attraverso la pratica del biliardo i ragazzi possono applicare formule matematiche e geometriche e principi fisici che studiano a scuola. Il Miur e il Coni, verificando i "numeri" e i dati relativi a questa disciplina, hanno progettato e realizzato un'apposita piattaforma che viene proposta alle scuole per avviare gli studenti al mondo del biliardo"
Lo sport fa nascere sinergie e collaborazioni importanti. E' successo a te ultimamente?
"Il biliardo, insieme all'avvocatura, è la mia grande passione. Ultimamente ho ricevuto diverse proposte in varie zone d'Italia, tra cui l'Emilia-Romagna e la Campania, e naturalmente le sto valutando. Un giocatore di biliardo anche bravissimo può però non essere capace di trasmettere ad altri le regole e la bellezza di tale sport, quindi io sono onorato di riuscirci e fare parte di questo mondo. A breve parteciperò all'inaugurazione di una sala di Vincenzo Altieri in Campania, a Solopaca in provincia di Benevento, avrà sei biliardi. La Campania ha una grande tradizione di ottimi giocatori di biliardo a stecca, ed io sono onorato di portare lì la mia esperienza di giocatore"
Quali sono i tuoi progetti futuri e i prossimi obiettivi sportivi?
"Il mio desiderio, cominciando dagli allievi che frequenteranno il corso presso l'IIS "Di Sangro Minuziano Alberti" di San Severo, è di portare i ragazzi nelle sale biliardo in ogni parte d'Italia, affinchè possano conoscere le emozioni che ho provato io giocando sin da piccolo. Inoltre mi piacerebbe fare esperienza in altre regioni italiane, e trasmettere la mia passione per questo sport ad altri"
Cosa ti aspetti dalla prossima partecipazione al Gran Premio a Saint-Vincent?
"La partecipazione a Saint-Vincent è fondamentale per me, in quanto la data è concatenata al 19 Novembre scorso, quando mia madre ha cominciato a non stare più bene. Lei è morta il 6 Gennaio, e da allora ho trascorso un periodo sicuramente non facile sotto diversi punti di vista. Quindi per me tale circostanza sarà uno stimolo in più ad affrontare nel modo migliore che possa questa competizione. Non posso certo aspirare a vincere il primo posto (nella mia umiltà non ho tante ore di allenamento e la preparazione per potercela fare), ma sicuramente chiudere le tre partite del girone, che si terranno il 19 Novembre, per poi presentarmi alle finalissime, è un obiettivo fondamentale per dedicarlo a mia madre.
Infatti, a Novembre scorso, quando appresi del ricovero di mia madre in ospedale, io mi feci forza e riuscii comunque a chiudere la mia batteria. Tornando a Cerignola lei stessa mi disse: "Vai, perché tu devi continuare". Arrivare fra i primi 256 per me sarà già tanto, ma ce la metterò tutta"
Il peggio è passato, ora è subentrata la rassegnazione, ma se sono riuscito a superare tutto è stato grazie al biliardo, sicuramente, a mia sorella Rossella, che mi sta sempre vicino e mi supporta, e pochi amici e amiche"
Il biliardo è una disciplina sportiva riconosciuta dal CONI e anche dal MIUR. A breve sarai docente in un corso attivato presso una scuola di San Severo. Perché-secondo te- i ragazzi dovrebbero avvicinarsi allo sport del biliardo e praticarlo?
"Io credo che il biliardo (come ho spiegato in una conferenza che si è tenuta sull'argomento a Mola di Bari, a cui ha partecipato il campione del mondo Aniello), sia uno sport che i ragazzi devono conoscere, apprezzare e praticare. Non è certamente-come alcuni pensano- un gioco da bar, poiché è riconosciuto sia a livello federale (dal CONI), che a livello mondiale.
Da coordinatore della Puglia nord mi sono prefissato, da due anni a questa parte, di portare il biliardo nelle scuole. Si tratta di uno sport in grado di avvicinare i ragazzi che- a causa dell'eccessivo utilizzo dei dispositivi elettronici-si allontanano dalla realtà e dal mondo reale.
Il biliardo, essendo uno sport a tutti gli effetti, come tutti gli altri implica un impegno continuativo sia dal punto di vista mentale che fisico. Non a caso, noi ci avvaliamo di mental coach, preparatori atletici e tutto ciò che serve per poter avviare i ragazzi ad una delle discipline più difficili e affascinanti del mondo. Attraverso la pratica del biliardo i ragazzi possono applicare formule matematiche e geometriche e principi fisici che studiano a scuola. Il Miur e il Coni, verificando i "numeri" e i dati relativi a questa disciplina, hanno progettato e realizzato un'apposita piattaforma che viene proposta alle scuole per avviare gli studenti al mondo del biliardo"
Lo sport fa nascere sinergie e collaborazioni importanti. E' successo a te ultimamente?
"Il biliardo, insieme all'avvocatura, è la mia grande passione. Ultimamente ho ricevuto diverse proposte in varie zone d'Italia, tra cui l'Emilia-Romagna e la Campania, e naturalmente le sto valutando. Un giocatore di biliardo anche bravissimo può però non essere capace di trasmettere ad altri le regole e la bellezza di tale sport, quindi io sono onorato di riuscirci e fare parte di questo mondo. A breve parteciperò all'inaugurazione di una sala di Vincenzo Altieri in Campania, a Solopaca in provincia di Benevento, avrà sei biliardi. La Campania ha una grande tradizione di ottimi giocatori di biliardo a stecca, ed io sono onorato di portare lì la mia esperienza di giocatore"
Quali sono i tuoi progetti futuri e i prossimi obiettivi sportivi?
"Il mio desiderio, cominciando dagli allievi che frequenteranno il corso presso l'IIS "Di Sangro Minuziano Alberti" di San Severo, è di portare i ragazzi nelle sale biliardo in ogni parte d'Italia, affinchè possano conoscere le emozioni che ho provato io giocando sin da piccolo. Inoltre mi piacerebbe fare esperienza in altre regioni italiane, e trasmettere la mia passione per questo sport ad altri"