Calcio
Vito Di Bari, tra calcio giocato e football academy: la nuova avventura del difensore andriese dopo il saluto all’Audace
Dopo una intensa stagione, giocata ad alti ritmi, l’esperto difensore centrale ha salutato l’intera piazza cerignolana ed è pronto per il suo progetto giovanile
Cerignola - martedì 3 luglio 2018
16.05
E' stato uno degli elementi imprescindibili nello scacchiere della passata stagione dell'Audace Cerignola, uno dei migliori difensori del girone H di Serie D per costanza di rendimento, esperienza e carisma, una delle pedine da cui - a mio avviso - sarebbe dovuto ripartire il nuovo corso del Cerignola per la stagione 18/19. Si tratta di Vito Di Bari, difensore centrale classe '83, che tanto ha girovagato nel corso della sua carriera da calciatore: Melfi, Frosinone, Cremonese, Taranto, Verona, Cosenza, Reggina e Catanzaro tra le piazze più blasonate e, infine, l'ultima stagione con i colori gialloblù dell'Audace Cerignola. Una stagione che, al contrario dei pronostici del precampionato, ha visto la formazione ofantina operare con larga schizofrenia e chiudere al quinto posto nella regular season, che ha permesso a Di Bari & company di partecipare alla semifinale playoff contro la Cavese, terminata con la vittoria dei metelliani e l'eliminazione del collettivo cerignolano.
Dopo una intensa stagione, giocata ad alti ritmi, l'esperto difensore centrale, ha salutato l'intera piazza cerignolana, e si è concesso una piccola pausa dal campo per concentrarsi sul suo nuovo progetto: Football Academy Andria. Un progetto serio e ambizioso, che propone come aspetti cardini la crescita umana e sportiva dei giovani calciatori del territorio. Una scuola calcio di qualità, vista anche l'affiliazione alla famosa società dell'Atalanta che, come ben noto, fa del suo settore giovanile uno dei fiori all'occhiello del panorama italiano, ed i risultati degli ultimi anni lo certificano ampiamente. A proposito di questo, infatti, abbiamo intervistato l'ex Cerignola per farci raccontare sia il suo trascorso calcistico che la nuova avventura intrapresa qualche mese addietro.
- Ciao Vito, come e quando è nata la tua passione per il calcio?
"E' una passione che mi accompagna sin dall'infanzia, facendo parte di una famiglia di calciatori e appassionati per il calcio che mi hanno aiutato nel mio lungo percorso".
- Della tua esperienza nelle diverse categorie e squadre, quale ricordi con particolare emozione?
"Ho girato tanto ed è stato bello poter conoscere nuove città, nuove tifoserie da nord a sud, potendo ammirare le meraviglie del nostro paese. Le emozioni più belle, però, le ho vissute con la maglia del Taranto".
- Nell'ultima annata a Cerignola cosa ti ha impressionato di più? Ti aspettavi una piazza così calorosa e con un particolare interesse alle sorti della squadra locale?
"Cerignola è una città sottovalutata, ha tante risorse ed i cerignolani hanno una forza ed una passione incredibile per il calcio, mi sono trovato benissimo. Rimarrò legato a questa piazza, anche se non sarò più un calciatore del Cerignola".
- Hai dei rimpianti per la stagione appena trascorsa? Cosa è mancato a questo Cerignola per affermarsi tra Potenza e Cavese?
"Sicuramente non aver avuto la continuità nel mese di febbraio quando siamo arrivati a meno uno dal Potenza, lì forse ci è mancata un po' di personalità, che avrebbe fatto sicuramente la differenza".
- Per il tuo futuro da calciatore prevedi una nuova avventura?
"Ho contatti con altre squadre di Serie D e, a 35 anni, fa piacere avere tanti estimatori in giro".
- Come nasce l'idea della Football Academy Andria? Quanto è importante l'affiliazione ad una società storica e di riferimento per giovani come l'Atalanta?
"Il progetto della scuola calcio parte dalla mia testa già tanto tempo fa, quando giocavo nella Reggina, poi con il tempo sentivo questo desiderio sempre più forte, e lo volevo realizzare nella mia città, Andria". L'Atalanta è un modello a cui ci ispiriamo per metodologia e organizzazione, abbiamo raggiunto con loro una collaborazione su tanti aspetti e porteremo i bambini anche a Bergamo a vedere l'Atalanta, per far vivere un'esperienza senza pari per i nostri tesserati".
Un progetto di sicuro successo quello del forte difensore di Andria, che ha saputo ben seminare durante la sua carriera da calciatore e che, adesso, può raccogliere i primi, importanti risultati.
Dopo una intensa stagione, giocata ad alti ritmi, l'esperto difensore centrale, ha salutato l'intera piazza cerignolana, e si è concesso una piccola pausa dal campo per concentrarsi sul suo nuovo progetto: Football Academy Andria. Un progetto serio e ambizioso, che propone come aspetti cardini la crescita umana e sportiva dei giovani calciatori del territorio. Una scuola calcio di qualità, vista anche l'affiliazione alla famosa società dell'Atalanta che, come ben noto, fa del suo settore giovanile uno dei fiori all'occhiello del panorama italiano, ed i risultati degli ultimi anni lo certificano ampiamente. A proposito di questo, infatti, abbiamo intervistato l'ex Cerignola per farci raccontare sia il suo trascorso calcistico che la nuova avventura intrapresa qualche mese addietro.
- Ciao Vito, come e quando è nata la tua passione per il calcio?
"E' una passione che mi accompagna sin dall'infanzia, facendo parte di una famiglia di calciatori e appassionati per il calcio che mi hanno aiutato nel mio lungo percorso".
- Della tua esperienza nelle diverse categorie e squadre, quale ricordi con particolare emozione?
"Ho girato tanto ed è stato bello poter conoscere nuove città, nuove tifoserie da nord a sud, potendo ammirare le meraviglie del nostro paese. Le emozioni più belle, però, le ho vissute con la maglia del Taranto".
- Nell'ultima annata a Cerignola cosa ti ha impressionato di più? Ti aspettavi una piazza così calorosa e con un particolare interesse alle sorti della squadra locale?
"Cerignola è una città sottovalutata, ha tante risorse ed i cerignolani hanno una forza ed una passione incredibile per il calcio, mi sono trovato benissimo. Rimarrò legato a questa piazza, anche se non sarò più un calciatore del Cerignola".
- Hai dei rimpianti per la stagione appena trascorsa? Cosa è mancato a questo Cerignola per affermarsi tra Potenza e Cavese?
"Sicuramente non aver avuto la continuità nel mese di febbraio quando siamo arrivati a meno uno dal Potenza, lì forse ci è mancata un po' di personalità, che avrebbe fatto sicuramente la differenza".
- Per il tuo futuro da calciatore prevedi una nuova avventura?
"Ho contatti con altre squadre di Serie D e, a 35 anni, fa piacere avere tanti estimatori in giro".
- Come nasce l'idea della Football Academy Andria? Quanto è importante l'affiliazione ad una società storica e di riferimento per giovani come l'Atalanta?
"Il progetto della scuola calcio parte dalla mia testa già tanto tempo fa, quando giocavo nella Reggina, poi con il tempo sentivo questo desiderio sempre più forte, e lo volevo realizzare nella mia città, Andria". L'Atalanta è un modello a cui ci ispiriamo per metodologia e organizzazione, abbiamo raggiunto con loro una collaborazione su tanti aspetti e porteremo i bambini anche a Bergamo a vedere l'Atalanta, per far vivere un'esperienza senza pari per i nostri tesserati".
Un progetto di sicuro successo quello del forte difensore di Andria, che ha saputo ben seminare durante la sua carriera da calciatore e che, adesso, può raccogliere i primi, importanti risultati.