Calcio
Sportmania:la lettera aperta dei giocatori dopo le dimissioni di mister Schiavone
La squadra:"Siamo dispiaciuti, amareggiati e profondamente delusi"
Cerignola - lunedì 4 gennaio 2016
18.39
Che i rapporti tra squadra e mister Schiavone fossero di quelli belli e speciali lo si intuiva osservando l'affiatamento del gruppo. Tanta unione e voglia di vincere che si tramutava spesso in campo con prestazioni tutto cuore e grinta. I due anni di vittorie, a cominciare dalla terza categoria (anno zero per la società Sportmania) e la promozione conquistata passando dai playoff lo scorso anno in Seconda, sono la concreta dimostrazione.
In queste ore, dopo le dimissioni rassegante dal loro mister, l'intera squadra ha scritto una lettera aperta indirizzata alla stampa in cui esprimono tutto il loro disappunto e la loro tristezza per la situazione creatasi:
"L'avventura di quest'anno era partita con tanti buoni auspici e tante belle parole. C'era stata una campagna acquisti di ottimo livello, ed erano stati fatti proclami di magnificenza che ci hanno illuso che quest anno avremmo potuto continuare in maniera seria il progetto Sportmania, facendo calcio in maniera organizzata, ma non è stato cosi. Le tante dichiarazioni di facciata ben presto si sono rivelate chiacchiere al vento, espresse dalla dirigenza al solo fine di richiamare un attenzione mediatica che potesse ergere probabilmente il massimo dirigente a una posizione di rilievo nell'ambito politico, cosa a cui mirava fin dal principio, usando dunque il calcio come vetrina per accattivare l'attenzione ed il favore della popolazione cerignolana.
Siamo stati usati come pedine sin dall'inizio, ed il tanto proclamato "ridimensionamento" di dicembre non è altro che l'inizio di una reazione a catena che ha portato al triste epilogo di ieri, dove l'1-6 subito dal Barium non è altro che lo specchio di un clima di tensione e sconforto maturato nello spogliatoio durante quest ultima settimana dove abbiamo capito ancora una volta di esser stati presi in giro per l'ennesima volta. Prima della vittoria di Altamura infatti, avevamo avuto garanzia che i compensi arretrati dei mesi precedenti, pian piano sarebbero stati spalmati, ma in 2 date prefissate, con tanto di accordo scritto, il presidente non si è mai fatto vivo, risultando addirittura irrintracciabile telefonicamente e fisicamente. Noi dal canto nostro abbiamo comunque continuato ad allenarci e a sudare per la maglia, per il gruppo e per il mister Michele Schiavone, persona eccezionale che spesso ha dovuto metter mano al portafogli per compensare delle falle economiche che la dirigenza con assoluto menefreghismo non si degnava nemmeno di saldare. Si è arrivati a non avere nemmeno l'acqua durante gli allenamenti, a non avere tutti il materiale sportivo (tute, divise, ecc), ma il mister Schiavone con grande senso di responsabilità verso noi calciatori ha sempre provato a raddrizzare le cose per sentirci una vera squadra. Le sue dimissioni sono soltanto il frutto di una situazione ormai ingestibile, dove non c'è più la tranquillità giusta per fare calcio.
Noi calciatori comprendiamo benissimo il disagio del nostro allenatore e, quando ieri sera ci è pervenuta anche la notizia che probabilmente ci sarà il ritiro della squadra, ci siamo sentiti completamente traditi. Tante promesse fatte non mantenute, scadenze non rispettate, e come premio al nostro impegno dobbiamo subire anche l'umiliazione del ritiro dal campionato. Quasi come se fosse colpa nostra addirittura. La verità è che se si vuole fare calcio, bisogna fare dei sacrifici, ma non devono essere solo i calciatori a farli. Chi dirige deve dedicarsi con attenzione scrupolosa a tutto, non preoccuparsi soltanto di finire sulle prime pagine dei media. Troppo facile essere dirigenti così. Noi comunque non possiamo far altro che rimetterci ancora una volta nelle mani di questa persona per il nostro futuro, sperando che quanto meno ci dia la possibilità di continuare a coltivare la nostra passione altrove. Per noi tutto quello che è successo è inaccettabile e surreale, siamo dispiaciuti, amareggiati e profondamente delusi".
In fede
I calciatori dello Sportmania Cerignola
In queste ore, dopo le dimissioni rassegante dal loro mister, l'intera squadra ha scritto una lettera aperta indirizzata alla stampa in cui esprimono tutto il loro disappunto e la loro tristezza per la situazione creatasi:
"L'avventura di quest'anno era partita con tanti buoni auspici e tante belle parole. C'era stata una campagna acquisti di ottimo livello, ed erano stati fatti proclami di magnificenza che ci hanno illuso che quest anno avremmo potuto continuare in maniera seria il progetto Sportmania, facendo calcio in maniera organizzata, ma non è stato cosi. Le tante dichiarazioni di facciata ben presto si sono rivelate chiacchiere al vento, espresse dalla dirigenza al solo fine di richiamare un attenzione mediatica che potesse ergere probabilmente il massimo dirigente a una posizione di rilievo nell'ambito politico, cosa a cui mirava fin dal principio, usando dunque il calcio come vetrina per accattivare l'attenzione ed il favore della popolazione cerignolana.
Siamo stati usati come pedine sin dall'inizio, ed il tanto proclamato "ridimensionamento" di dicembre non è altro che l'inizio di una reazione a catena che ha portato al triste epilogo di ieri, dove l'1-6 subito dal Barium non è altro che lo specchio di un clima di tensione e sconforto maturato nello spogliatoio durante quest ultima settimana dove abbiamo capito ancora una volta di esser stati presi in giro per l'ennesima volta. Prima della vittoria di Altamura infatti, avevamo avuto garanzia che i compensi arretrati dei mesi precedenti, pian piano sarebbero stati spalmati, ma in 2 date prefissate, con tanto di accordo scritto, il presidente non si è mai fatto vivo, risultando addirittura irrintracciabile telefonicamente e fisicamente. Noi dal canto nostro abbiamo comunque continuato ad allenarci e a sudare per la maglia, per il gruppo e per il mister Michele Schiavone, persona eccezionale che spesso ha dovuto metter mano al portafogli per compensare delle falle economiche che la dirigenza con assoluto menefreghismo non si degnava nemmeno di saldare. Si è arrivati a non avere nemmeno l'acqua durante gli allenamenti, a non avere tutti il materiale sportivo (tute, divise, ecc), ma il mister Schiavone con grande senso di responsabilità verso noi calciatori ha sempre provato a raddrizzare le cose per sentirci una vera squadra. Le sue dimissioni sono soltanto il frutto di una situazione ormai ingestibile, dove non c'è più la tranquillità giusta per fare calcio.
Noi calciatori comprendiamo benissimo il disagio del nostro allenatore e, quando ieri sera ci è pervenuta anche la notizia che probabilmente ci sarà il ritiro della squadra, ci siamo sentiti completamente traditi. Tante promesse fatte non mantenute, scadenze non rispettate, e come premio al nostro impegno dobbiamo subire anche l'umiliazione del ritiro dal campionato. Quasi come se fosse colpa nostra addirittura. La verità è che se si vuole fare calcio, bisogna fare dei sacrifici, ma non devono essere solo i calciatori a farli. Chi dirige deve dedicarsi con attenzione scrupolosa a tutto, non preoccuparsi soltanto di finire sulle prime pagine dei media. Troppo facile essere dirigenti così. Noi comunque non possiamo far altro che rimetterci ancora una volta nelle mani di questa persona per il nostro futuro, sperando che quanto meno ci dia la possibilità di continuare a coltivare la nostra passione altrove. Per noi tutto quello che è successo è inaccettabile e surreale, siamo dispiaciuti, amareggiati e profondamente delusi".
In fede
I calciatori dello Sportmania Cerignola