Calcio
Partita truccata e Audace defraudata, nel 2019 poteva essere serie C
Confessa la combine con il Picerno l’ex calciatore del Bitonto Michele Anaclerio. Così l’Audace Cerignola non poté giocarsi la promozione diretta tra i professionisti
Cerignola - venerdì 4 settembre 2020
14.56
Audace Cerignola penalizzata e campionato 2019 falsato. Questo il succo della confessione che l'ex calciatore del Bitonto Michele Anaclerio ha reso alla procura federale. La gara tra Picerno e Bitonto del 5 maggio 2019 fu truccata. Il match finì con la vittoria per 3-2 dei lucani e quel risultato consentì al Picerno di conquistare la promozione in serie C. Anaclerio, 38 anni barese, ha inequivocabilmente ammesso l'accordo stipulato per favorire la vittoria della squadra lucana: «Posso confermare che il risultato dell'incontro di calcio Az Picerno-U.S.D. Bitonto, disputatosi a Rionero in Vulture (PZ) il 05/05/2019 e valevole per il campionato di calcio italiano dilettanti Serie D girone H, è stato alterato per favorire la vittoria della squadra di calcio Az Picerno».
Stagione travagliata quella del 2018/2019 per l'Audace Cerignola che concluse il campionato al secondo posto a 3 punti proprio dal Picerno e fu costretta a giocarsi la promozione ai playoff. Per questo motivo la squadra ofantina ha non poco da recriminare stando alle dichiarazioni che Anaclerio ha reso davanti al sostituto procuratore federale Nicola Monaco. «L'idea di favorire la vittoria dell'Az Picerno – spiega l'ex calciatore - è maturata dopo la diffusione della notizia della penalizzazione di 3 punti in classifica comminata dalla Corte Sportiva di Appello Nazionale in danno della formazione lucana. Il Picerno rischiava di chiudere a pari punti col Cerignola e di vedersi sfumare la promozione diretta, mentre il Bitonto, già qualificato per i playoff, non aveva più nulla da chiedere al campionato».
Vicenda oscura che vede invischiati oltre ad Anaclerio anche Vincenzo De Santis, 47 anni, considerato il presunto intermediario e all'epoca dei fatti direttore sportivo del Potenza. De Santis respinge l'accusa e alla guardia di finanza ha spiegato l'incontro con Anaclerio come un abboccamento per discutere degli accrediti per la gara, affermando di essersi tirato indietro una volta intuito il vero scopo dell'incontro. Per Anaclerio invece De Santis lo avrebbe contattato il 3 maggio 2019 comunicandogli la sua disponibilità a fare da tramite con il direttore del Picerno, Enzo Mitro, vero referente della trattativa. Anaclerio aggiorna degli sviluppi Antonio Giulio Picci, suo compagno di squadra, anche lui indagato, non immaginando che questi era intercettato in un'altra indagine come persona offesa. I militari ascoltano tutto e scoppia il caso.
Ma la trattativa pare arenarsi davanti alla richiesta ritenuta eccessiva del pagamento di 30.000€. Qui entra in scena Cosimo Patierno, altro calciatore bitontino indagato, che racconta di avere incontrato prima della gara qualcuno il cui nome è coperto da omissis che, consegnandogli un assegno bancario in garanzia, gli avrebbe assicurato la consegna del denaro dopo la gara a risultato acquisito. Il personaggio misterioso mantiene la promessa e il 6 maggio 2019 dopo la sconfitta, in un distributore di benzina a Gravina, consegna a Patierno 10.000€ in una busta bianca da spedizione. Il ricavato della truffa viene diviso tra Patierno, Picci, Montrone e Anaclerio a cui vanno 1.400€ ciascuno. Patierno racconta di aver consegnato a Picci i restanti 4.400€ che avrebbe dovuto spartirli tra altri 2 o 3 calciatori di cui non conosce i nomi.
La Procura ordinaria ha chiuso quindi le indagini nei confronti di nove persone accusate di frode sportiva. ll Tribunale federale ha squalificato sei giocatori del Bitonto (tra i quali Anaclerio a due anni) e ha inibito Vincenzo De Santis, 47 anni, Nicola De Santis, 35 anni, ex calciatore del Bitonto, successivamente team manager della squadra e Vincenzo Mitro, dirigente del Picerno. La giustizia sportiva di primo grado ha inflitto inoltre 5 punti di penalizzazione al Bitonto e retrocesso il Picerno all'ultimo posto della serie C. Entrambe le squadre quindi dovrebbero disputare la prossima stagione in serie D.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 4/9/2020
Stagione travagliata quella del 2018/2019 per l'Audace Cerignola che concluse il campionato al secondo posto a 3 punti proprio dal Picerno e fu costretta a giocarsi la promozione ai playoff. Per questo motivo la squadra ofantina ha non poco da recriminare stando alle dichiarazioni che Anaclerio ha reso davanti al sostituto procuratore federale Nicola Monaco. «L'idea di favorire la vittoria dell'Az Picerno – spiega l'ex calciatore - è maturata dopo la diffusione della notizia della penalizzazione di 3 punti in classifica comminata dalla Corte Sportiva di Appello Nazionale in danno della formazione lucana. Il Picerno rischiava di chiudere a pari punti col Cerignola e di vedersi sfumare la promozione diretta, mentre il Bitonto, già qualificato per i playoff, non aveva più nulla da chiedere al campionato».
Vicenda oscura che vede invischiati oltre ad Anaclerio anche Vincenzo De Santis, 47 anni, considerato il presunto intermediario e all'epoca dei fatti direttore sportivo del Potenza. De Santis respinge l'accusa e alla guardia di finanza ha spiegato l'incontro con Anaclerio come un abboccamento per discutere degli accrediti per la gara, affermando di essersi tirato indietro una volta intuito il vero scopo dell'incontro. Per Anaclerio invece De Santis lo avrebbe contattato il 3 maggio 2019 comunicandogli la sua disponibilità a fare da tramite con il direttore del Picerno, Enzo Mitro, vero referente della trattativa. Anaclerio aggiorna degli sviluppi Antonio Giulio Picci, suo compagno di squadra, anche lui indagato, non immaginando che questi era intercettato in un'altra indagine come persona offesa. I militari ascoltano tutto e scoppia il caso.
Ma la trattativa pare arenarsi davanti alla richiesta ritenuta eccessiva del pagamento di 30.000€. Qui entra in scena Cosimo Patierno, altro calciatore bitontino indagato, che racconta di avere incontrato prima della gara qualcuno il cui nome è coperto da omissis che, consegnandogli un assegno bancario in garanzia, gli avrebbe assicurato la consegna del denaro dopo la gara a risultato acquisito. Il personaggio misterioso mantiene la promessa e il 6 maggio 2019 dopo la sconfitta, in un distributore di benzina a Gravina, consegna a Patierno 10.000€ in una busta bianca da spedizione. Il ricavato della truffa viene diviso tra Patierno, Picci, Montrone e Anaclerio a cui vanno 1.400€ ciascuno. Patierno racconta di aver consegnato a Picci i restanti 4.400€ che avrebbe dovuto spartirli tra altri 2 o 3 calciatori di cui non conosce i nomi.
La Procura ordinaria ha chiuso quindi le indagini nei confronti di nove persone accusate di frode sportiva. ll Tribunale federale ha squalificato sei giocatori del Bitonto (tra i quali Anaclerio a due anni) e ha inibito Vincenzo De Santis, 47 anni, Nicola De Santis, 35 anni, ex calciatore del Bitonto, successivamente team manager della squadra e Vincenzo Mitro, dirigente del Picerno. La giustizia sportiva di primo grado ha inflitto inoltre 5 punti di penalizzazione al Bitonto e retrocesso il Picerno all'ultimo posto della serie C. Entrambe le squadre quindi dovrebbero disputare la prossima stagione in serie D.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 4/9/2020