Antonio Russo
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Olimpica: coach Russo lascia la panchina al suo posto coach Gesmundo

Russo: “E’ stata una decisione sofferta ma necessaria per i mille impegni lavorativi e di famiglia”

Coach Antonio Russo
L'ufficialità è arrivata ieri sul profilo facebook della squadra Olimpica: coach Antonio Russo non sarà quest'anno l'allenatore degli ofantini. Una notizia sorprendente che, perché no, ha spiazzato un po' tutti. Era il 23 gennaio quando, il presidente Rosario Saracino silurava coach Antonio Marra e sceglieva al suo posto coach Antonio Russo. Era arrivato in punta di piedi, pronto a riorganizzare e trasmettere la grinta e la carica giusta ad un gruppo "scarico" e poco motivato dalla precedente gestione. Tanta corsa, difesa solida ed arcigna e ripartenze veloci e brucianti. Questi i fondamentali della sua pallacanestro e soprattutto quel rapporto umano che ha conquistato dal primo giorni tutti: giocatori, presidente e tifosi. La squadra lo ha sempre seguito. Flessibile ma di polso, ha conquistato in volata e a suon di vittorie i playoff nella prima mezza stagione alla guida dell'Olimpica. Quei playoff e promozione, poi persi in semifinale contro San Severo, dopo tre intense ed emozionanti partite. Ma la vittoria del campionato è stata solo rimandata di un anno e conquistata sul campo, dominando in lungo e largo, nella scorsa stagione. Bravo e determinato nel fare esprimere alla squadra il miglior basket, riuscendo ad infondere alle sue stelle, Michael Pannaggio su tutti, spirito di squadra e sacrificio. Anche per questo coach Russo mancherà e la scelta (dolorosa di certo!) è stata inevitabile: "E' stata una decisione sofferta - dichiara in esclusiva coach Russo - ma necessaria dati i mille impegni lavorativi e di famiglia. Sono stato combattuto e alla fine la ragione ha prevalso sul cuore e la passione". E per un uomo di campo come Russo non deve essere stato assolutamente facile: "Sicuramente mi mancherà molto, a riprova del fatto che la decisione è stata sofferta, quella panchina in particolare, dove mi sono sentito sempre a casa". Si, perché coach Russo, aveva trovato una casa, una nuova famiglia, che lo ha accolto a braccia aperte sin dalla prima vittoria contro Brindisi (91-59).

Di momenti belli con l'Olimpica Russo ne ha vissuti, ma di certo la vittoria nel derby contro la Castellano Udas rappresenta il momento più alto sulla panchina ofantina. "Senza esitazione, il derby con l'Udas, è la partita che non si può dimenticare, per emozioni e soddisfazione, per come è stata studiata, per come è stata condotta e per come è stata interpretata dai miei ragazzi: è stata la partita perfetta". Una gara in cui il coach ha mostrato a tutti la "sua" pallacanestro, interpretata al meglio sul parquet da uno dei suoi fedelissimi, Pedro Rubbera, il giocatore al quale resterà per sempre affezionato: "Dal punto di vista umano e professionale non posso che menzionare Pedro, un ragazzo ed un giocatore serio ed affidabile, l'elemento su cui si può sempre fare affidamento. Nulla togliere però a tutti gli altri ragazzi con cui ho avuto il piacere di lavorare e che hanno di sicuro agevolato il mio compito. Ricorderò tutti sempre con affetto".

Adesso però è tempo di guardare avanti: "Non ho dubbi sul fatto che il presidente riuscirà, come sempre, anche in C nazionale, ad allestire un buon roster. Si tratterà di trovare la giusta guida tecnica alla quale non mancheranno gli strumenti ed il supporto psicologico che tanto hanno fatto nelle due stagioni passate". L'Olimpica dovrà ripartire in C nazionale senza il suo condottiero, al suo posto è ufficiale l'arrivo di Giovanni Gesmundo: "Il mio non è un addio – conclude Russo - ma spero un arrivederci. Auguro nuovi entusiasmanti traguardi a tutta la famiglia Olimpica".

La storia di coach Russo, continuerà un domani su altri parquet, ma di certo l'Olimpica resterà sempre nel suo cuore.
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