Basket
Olimpica: al Dileo passa Vieste 63-74
Un brutto primo tempo condanna i gialloblu. Saracino:“Primi due quarti molli e poco brillanti”.
Cerignola - sabato 12 marzo 2016
21.05
Un grande terzo quarto non basta all'Olimpica per superare, in volata, un ottimo Vieste. I ragazzi di coach Gesmundo pagano un brutto primo tempo, decisivo nell'economia dell'intera partita. Vince la seconda della classe, 63-74, trascinata dalla fantasia di Neal (risolutivo nel quarto periodo) e dai canestri pesanti di Williams che nel pitturato ha fatto valere tutti i suoi centimetri.
"Dispiace per quel primo tempo molle e poco brillante – dichiara a fine gara il presidente Saracino - E' lì che abbiamo perso la partita. Forse pensavamo che giocare come nel derby fosse automatico, invece non è stato così". E infatti, pronti via e ti aspetti un Olimpica rabbiosa e determinata nel riscattare la cocente sconfitta del derby e invece è Vieste a fare la partita. I gialloblu soffrono la partenza a razzo degli ospiti che colpiscono con Neal e la tripla di Ucci. Ma non è una partita spettacolare e il risultato di 5-9 dopo ben 7 minuti di gioco lo dimostra. Darby nel finale di tempo, prova ad accendere la luce, sfruttando lo spazio creatogli dai compagni e, con una tripla delle sue, scrive il proprio nome sul referto. La pronta risposta di Simeoli (tripla) e il rimbalzo di Williams non tardano ad arrivare e oscurano l'Olimpica portandola sul meno 10 con cui termina il primo quarto (10-20). Nel secondo periodo, il copione non cambia. Vieste colpisce, cercando l'allungo definitivo, mentre Bacchini e compagni provano a restare in partita. Darby continua a tessere buone trame offensive ma è Teofilo l'uomo della provvidenza. Il 10 di casa, infatti, inizia a prendere confidenza con il canestro (sarà decisivo nel terzo periodo) segnando tre triple consecutive che permettono i suoi di mantenere inalterata la distanza da Vieste. 25-35 all'intervallo lungo.
I segnali incoraggianti di fine secondo quarto, diventano conferme nel terzo. Ucci colpisce ancora da tre ma l'Olimpica scesa sul parquet pare subito più determinata, solida e vogliosa di riprendersi la partita. Darby fa il suo colpendo ancora dalla distanza, Neal va in break ma è Teofilo a trovare l'assist perfetto per Altamura che, con un gioco da tre (rovesciata più libero), segna il canestro che cambia la gara (36-44). Da quel momento in poi, gli ospiti faticano a trovare la via del canestro mentre i gialloblu sono in piena rimonta. Barreiro da tre, i liberi tutti a segno di Teofilo e Altamura e il canestro di De Giorgio in affondo, firmano un insperato 47-49 prima dell'incredibile buzzer beater da metà campo con cui Teofilo fa impazzire il Pala Dileo. 50-50 e rimonta completata. Roba da far venire l'ansia al Vieste che invece dimostra di avere una marcia in più soprattutto nella testa dei giocatori. La squadra di coach Desantis non crolla, mantiene la giusta lucidità e nei primi cinque minuti dell'ultimo periodo affonda l'Olimpica. Decisivo Neal con il personalismo break ammazza gara di 7-0. Barreiro e Teofilo sono gli ultimi ad arrendersi ma Neal è micidiale, Williams lo imita sotto canestro e per l'Olimpica è notte fonda. Due triple finali di Darby rendono meno amaro il passivo, Vieste sbanca il Pala Dileo 63-74. "Ci aspettavamo tutti una reazione dopo il derby che ci è stata solo quando eravamo sotto di 12 – confessa il presidente - Siamo stati bravi a recuperare nel terzo quarto ma poi alcune disattenzioni, la stanchezza e la bravura del loro play ci hanno tagliato le gambe". "Purtroppo quest'anno paghiamo questa doppia faccia, alternando cose egregie a dei blackout che ci stanno compromettendo l'intera stagione – conclude Saracino - Con più attenzione, forse parleremmo di altro. Ora dobbiamo essere bravi a raccogliere i pezzi e giocare al massimo le ultime quattro partite".
La volata playoff è ancora aperta a patto che l'Olimpica ritrovi subito la lucidità, la grinta e la determinazione espressa nel terzo quarto. Il calendario chiama (Manfredonia e Foggia i prossimi impegni), il treno playoff non aspetta.
"Dispiace per quel primo tempo molle e poco brillante – dichiara a fine gara il presidente Saracino - E' lì che abbiamo perso la partita. Forse pensavamo che giocare come nel derby fosse automatico, invece non è stato così". E infatti, pronti via e ti aspetti un Olimpica rabbiosa e determinata nel riscattare la cocente sconfitta del derby e invece è Vieste a fare la partita. I gialloblu soffrono la partenza a razzo degli ospiti che colpiscono con Neal e la tripla di Ucci. Ma non è una partita spettacolare e il risultato di 5-9 dopo ben 7 minuti di gioco lo dimostra. Darby nel finale di tempo, prova ad accendere la luce, sfruttando lo spazio creatogli dai compagni e, con una tripla delle sue, scrive il proprio nome sul referto. La pronta risposta di Simeoli (tripla) e il rimbalzo di Williams non tardano ad arrivare e oscurano l'Olimpica portandola sul meno 10 con cui termina il primo quarto (10-20). Nel secondo periodo, il copione non cambia. Vieste colpisce, cercando l'allungo definitivo, mentre Bacchini e compagni provano a restare in partita. Darby continua a tessere buone trame offensive ma è Teofilo l'uomo della provvidenza. Il 10 di casa, infatti, inizia a prendere confidenza con il canestro (sarà decisivo nel terzo periodo) segnando tre triple consecutive che permettono i suoi di mantenere inalterata la distanza da Vieste. 25-35 all'intervallo lungo.
I segnali incoraggianti di fine secondo quarto, diventano conferme nel terzo. Ucci colpisce ancora da tre ma l'Olimpica scesa sul parquet pare subito più determinata, solida e vogliosa di riprendersi la partita. Darby fa il suo colpendo ancora dalla distanza, Neal va in break ma è Teofilo a trovare l'assist perfetto per Altamura che, con un gioco da tre (rovesciata più libero), segna il canestro che cambia la gara (36-44). Da quel momento in poi, gli ospiti faticano a trovare la via del canestro mentre i gialloblu sono in piena rimonta. Barreiro da tre, i liberi tutti a segno di Teofilo e Altamura e il canestro di De Giorgio in affondo, firmano un insperato 47-49 prima dell'incredibile buzzer beater da metà campo con cui Teofilo fa impazzire il Pala Dileo. 50-50 e rimonta completata. Roba da far venire l'ansia al Vieste che invece dimostra di avere una marcia in più soprattutto nella testa dei giocatori. La squadra di coach Desantis non crolla, mantiene la giusta lucidità e nei primi cinque minuti dell'ultimo periodo affonda l'Olimpica. Decisivo Neal con il personalismo break ammazza gara di 7-0. Barreiro e Teofilo sono gli ultimi ad arrendersi ma Neal è micidiale, Williams lo imita sotto canestro e per l'Olimpica è notte fonda. Due triple finali di Darby rendono meno amaro il passivo, Vieste sbanca il Pala Dileo 63-74. "Ci aspettavamo tutti una reazione dopo il derby che ci è stata solo quando eravamo sotto di 12 – confessa il presidente - Siamo stati bravi a recuperare nel terzo quarto ma poi alcune disattenzioni, la stanchezza e la bravura del loro play ci hanno tagliato le gambe". "Purtroppo quest'anno paghiamo questa doppia faccia, alternando cose egregie a dei blackout che ci stanno compromettendo l'intera stagione – conclude Saracino - Con più attenzione, forse parleremmo di altro. Ora dobbiamo essere bravi a raccogliere i pezzi e giocare al massimo le ultime quattro partite".
La volata playoff è ancora aperta a patto che l'Olimpica ritrovi subito la lucidità, la grinta e la determinazione espressa nel terzo quarto. Il calendario chiama (Manfredonia e Foggia i prossimi impegni), il treno playoff non aspetta.