Basket
Marinelli riparte dai Lions Bisceglie
Dopo l’esonero con l’Udas sarà ancora serie B. “Sono felicissimo, non vedo l’ora di cominciare”.
Cerignola - lunedì 25 giugno 2018
20.15
Lavagnetta in mano e valigie chiuse: coach Marinelli è pronto a ripartire. Il giovane e carismatico allenatore di Torremaggiore è stato scelto dai Lions Bisceglie per guidare la squadra nel campionato di serie B 2018-2019.
Facile abbinare la figura di coach Marinelli a quella dell'Udas. Lo si legge dai suoi occhi che gli ofantini hanno fatto breccia nel suo cuore. D'altronde dopo tre stagioni ed importanti successi non poteva essere diversamente: due campionati di serie C Silver pugliesi vinti con un'incredibile promozione in B sfiorata al primo anno nella poule promozione. Quella B raggiunta poi nella stagione successiva a suon di record e giocata lo scorso anno fino alla fatale sconfitta casalinga contro Ortona che gli è costata la panchina. Facile ed intuibile pensare che l'intervista parta proprio salutando e parlando di Udas:"Saluto tutta Cerignola, i tifosi udassini e ringrazio te per questa intervista". E allora, via cominciamo. Come sta coach Marinelli? "Bene, anzi benissimo adesso - conferma - Dopo mesi di rammarico ho ritrovato il sorriso e la carica giusta per la bellissima ed importante opportunità che mi è stata offerta dal Bisceglie, grazie alla quale potrò finalmente continuare ad occuparmi attivamente di basket, che è la mia linfa vitale. Sono contento e sereno perché inizio un nuovo cammino consapevole che ho dato il massimo anche in quello precedente. E poi, sto benone anche dal punto di vista personale e degli affetti".
Dalla notizia (un po' a sorpresa) dell'esonero a quella di essere stato scelto come capo allenatore dei Lions. È questo il bello dello sport (è vero!), ma cosa realmente è successo con l'Udas? Il coach ci ripensa e per la prima volta dopo l'esonero parla di quella decisione:"È vero ci siamo lasciati a Marzo con una brutta notizia e ci ritroviamo a giugno con una bellissima, è la vita. Momenti belli e brutti si alternano e da ognuno di essi bisogna trarne insegnamento. La notizia dell'esonero forse non era così inaspettata, perché si vociferava da mesi che in casa Udas avevano voglia di "cambiare". È successo che non arrivavano i risultati attesi e allora si è pensato di puntare al cambio dell'allenatore dopo che gli acquisti fatti dalla nuova società non sono stati soddisfacenti. È successo che non è stato un anno semplice a causa dei problemi economici, degli infortuni e del malcontento generale che è facile che si crei quando non si portano a casa tante vittorie come eravamo abituati noi dell' udas. Voglio solo sottolineare che si vince e si perde assieme, il basket è uno sport di squadra, quindi tutti noi abbiamo sbagliato in qualcosa". Anche perché il cambio allenatore non ha fruttato quello che si sperava con la squadra che ha perso i play out contro Fabriano. Coach Marinelli se lo aspettava? "Come ho appena anticipato il basket è uno sport di squadra quindi è chiaro che le colpe non erano tutte le mie, ammesso che ne avessi qualcuna (scherzo!). Ho sempre cercato di instaurare dei rapporti con i giocatori fondati sul dialogo e sulla collaborazione. Proprio quello che poi è venuto a mancare nei miei riguardi, ma ormai è acqua passata, ed auguro a tutti il meglio. Sinceramente non mi aspettavo la retrocessione, io credevo che la salvezza fosse alla portata dell'Udas e ci ho anche sperato. Ora invece spero che al più presto possano incontrarsi e ricominciare. Sarebbe un peccato vanificare tutto quanto di buono che è stato fatto in questi anni. Sono fiducioso, il tempo stringe e sono convinto che ci sarà l'Udas l'anno prossimo ai nastri di partenza". Quelle vissuti nella 'sua' Udas sono state tre stagioni girate al massimo. Arrivato quasi in punta di piedi ha portato la squadra lì dove mai nessuno era arrivato. Tre anni belli, ricchi di fascino, avventure, partite che coach Marinelli non dimenticherà: "Ho sentito questa città come se fosse la mia dal primo giorno che sono arrivato, a tal punto da trasferirmi qui - conferma - Da questa esperienza ho imparato tanto ed è stata la mia prima comparsa in un campionato senior dove ho cercato di dare il massimo lavorando con dedizione giorno e notte. Mi porto nel cuore e nei ricordi tante immagini, in primis quelle dei tifosi sempre pronti a sostenerci, poi quelle delle vittorie settimanali, dei playoff inaspettati, della storica promozione in serie B, ma anche quelle un po' più tristi delle sconfitte, perché proprio durante questi momenti scopri gli amici veri ed io ne ho trovati parecchi qui a Cerignola. Un pezzo del mio cuore sarà sempre udassino. Porto con me 3 anni indimenticabili".
Parole al miele per il passato. Ora però il presente incombe: si volta pagina. Si riparte da Bisceglie e dalla serie B (segno che questa può e deve essere ancora la sua categoria). Dopo alcuni mesi senza squadra sarà ancora basket giocato. "Anche se fermo non lo sono mai stato a dire il vero - sorride, puntualizzando - in questo periodo ho approfittato per organizzare al meglio il mio camp estivo che a breve partirà per l'undicesimo anno a Cingoli, ho seguito maggiormente i miei ragazzi della Daunia Basket School e ho viaggiato da un palazzetto all'altro dell'Italia per vedere giocatori e squadre. Ora sono prontissimo a ripartire, carico come non mai in una società storica come quella di Bisceglie. Da giocatore ho indossato per un anno quella maglia ed ora sono fiero e felice di poter lavorare con loro e per loro. Volevo lavorare ancora in questa serie per dimostrare che posso dare tanto, tantissimo. Non vedo l'ora di iniziare". Già perché Marinelli è un volto conosciuto al Paladolmen, lui che nella stagione 2004/2005 ha vestito proprio la canotta dei Lions. "Desideravo arrivasse questa chiamata - spiega - e il merito va sicuramente al mio procuratore, Luigi Continolo, che ha lavorato instancabilmente affinché questo sodalizio prendesse forma". Pronti a ripartire quindi, ma con quali obiettivi? "Quelli di fare bene e di appassionare nuovamente la tifoseria ai Lions. Creare un bel movimento cestistico in una città che da anni vive di basket. Il mio obiettivo personale invece è di fare un ottimo lavoro come segno di riconoscenza e gratitudine verso chi mi ha voluto e come sfida personale con me stesso".
Una piazza ambiziosa e blasonata come Bisceglie è pronta a riaccogliere Marinelli. Lui non si nasconde, manifesta gioia e soprattutto tanta voglia di cominciare. Infatti, sorride e afferma: "Ormai mi conosci bene... è vero non vedo l'ora di iniziare. Sei mesi di vacanza per coach Marinelli sono insostenibili".
E allora la lavagnetta è stata spolverata, le valigie sono fatte, il coach è prontissimo. Bisceglie e i Lions hanno un nuovo allenatore tanto carico quanto forte. In bocca al lupo Gigi.
Facile abbinare la figura di coach Marinelli a quella dell'Udas. Lo si legge dai suoi occhi che gli ofantini hanno fatto breccia nel suo cuore. D'altronde dopo tre stagioni ed importanti successi non poteva essere diversamente: due campionati di serie C Silver pugliesi vinti con un'incredibile promozione in B sfiorata al primo anno nella poule promozione. Quella B raggiunta poi nella stagione successiva a suon di record e giocata lo scorso anno fino alla fatale sconfitta casalinga contro Ortona che gli è costata la panchina. Facile ed intuibile pensare che l'intervista parta proprio salutando e parlando di Udas:"Saluto tutta Cerignola, i tifosi udassini e ringrazio te per questa intervista". E allora, via cominciamo. Come sta coach Marinelli? "Bene, anzi benissimo adesso - conferma - Dopo mesi di rammarico ho ritrovato il sorriso e la carica giusta per la bellissima ed importante opportunità che mi è stata offerta dal Bisceglie, grazie alla quale potrò finalmente continuare ad occuparmi attivamente di basket, che è la mia linfa vitale. Sono contento e sereno perché inizio un nuovo cammino consapevole che ho dato il massimo anche in quello precedente. E poi, sto benone anche dal punto di vista personale e degli affetti".
Dalla notizia (un po' a sorpresa) dell'esonero a quella di essere stato scelto come capo allenatore dei Lions. È questo il bello dello sport (è vero!), ma cosa realmente è successo con l'Udas? Il coach ci ripensa e per la prima volta dopo l'esonero parla di quella decisione:"È vero ci siamo lasciati a Marzo con una brutta notizia e ci ritroviamo a giugno con una bellissima, è la vita. Momenti belli e brutti si alternano e da ognuno di essi bisogna trarne insegnamento. La notizia dell'esonero forse non era così inaspettata, perché si vociferava da mesi che in casa Udas avevano voglia di "cambiare". È successo che non arrivavano i risultati attesi e allora si è pensato di puntare al cambio dell'allenatore dopo che gli acquisti fatti dalla nuova società non sono stati soddisfacenti. È successo che non è stato un anno semplice a causa dei problemi economici, degli infortuni e del malcontento generale che è facile che si crei quando non si portano a casa tante vittorie come eravamo abituati noi dell' udas. Voglio solo sottolineare che si vince e si perde assieme, il basket è uno sport di squadra, quindi tutti noi abbiamo sbagliato in qualcosa". Anche perché il cambio allenatore non ha fruttato quello che si sperava con la squadra che ha perso i play out contro Fabriano. Coach Marinelli se lo aspettava? "Come ho appena anticipato il basket è uno sport di squadra quindi è chiaro che le colpe non erano tutte le mie, ammesso che ne avessi qualcuna (scherzo!). Ho sempre cercato di instaurare dei rapporti con i giocatori fondati sul dialogo e sulla collaborazione. Proprio quello che poi è venuto a mancare nei miei riguardi, ma ormai è acqua passata, ed auguro a tutti il meglio. Sinceramente non mi aspettavo la retrocessione, io credevo che la salvezza fosse alla portata dell'Udas e ci ho anche sperato. Ora invece spero che al più presto possano incontrarsi e ricominciare. Sarebbe un peccato vanificare tutto quanto di buono che è stato fatto in questi anni. Sono fiducioso, il tempo stringe e sono convinto che ci sarà l'Udas l'anno prossimo ai nastri di partenza". Quelle vissuti nella 'sua' Udas sono state tre stagioni girate al massimo. Arrivato quasi in punta di piedi ha portato la squadra lì dove mai nessuno era arrivato. Tre anni belli, ricchi di fascino, avventure, partite che coach Marinelli non dimenticherà: "Ho sentito questa città come se fosse la mia dal primo giorno che sono arrivato, a tal punto da trasferirmi qui - conferma - Da questa esperienza ho imparato tanto ed è stata la mia prima comparsa in un campionato senior dove ho cercato di dare il massimo lavorando con dedizione giorno e notte. Mi porto nel cuore e nei ricordi tante immagini, in primis quelle dei tifosi sempre pronti a sostenerci, poi quelle delle vittorie settimanali, dei playoff inaspettati, della storica promozione in serie B, ma anche quelle un po' più tristi delle sconfitte, perché proprio durante questi momenti scopri gli amici veri ed io ne ho trovati parecchi qui a Cerignola. Un pezzo del mio cuore sarà sempre udassino. Porto con me 3 anni indimenticabili".
Parole al miele per il passato. Ora però il presente incombe: si volta pagina. Si riparte da Bisceglie e dalla serie B (segno che questa può e deve essere ancora la sua categoria). Dopo alcuni mesi senza squadra sarà ancora basket giocato. "Anche se fermo non lo sono mai stato a dire il vero - sorride, puntualizzando - in questo periodo ho approfittato per organizzare al meglio il mio camp estivo che a breve partirà per l'undicesimo anno a Cingoli, ho seguito maggiormente i miei ragazzi della Daunia Basket School e ho viaggiato da un palazzetto all'altro dell'Italia per vedere giocatori e squadre. Ora sono prontissimo a ripartire, carico come non mai in una società storica come quella di Bisceglie. Da giocatore ho indossato per un anno quella maglia ed ora sono fiero e felice di poter lavorare con loro e per loro. Volevo lavorare ancora in questa serie per dimostrare che posso dare tanto, tantissimo. Non vedo l'ora di iniziare". Già perché Marinelli è un volto conosciuto al Paladolmen, lui che nella stagione 2004/2005 ha vestito proprio la canotta dei Lions. "Desideravo arrivasse questa chiamata - spiega - e il merito va sicuramente al mio procuratore, Luigi Continolo, che ha lavorato instancabilmente affinché questo sodalizio prendesse forma". Pronti a ripartire quindi, ma con quali obiettivi? "Quelli di fare bene e di appassionare nuovamente la tifoseria ai Lions. Creare un bel movimento cestistico in una città che da anni vive di basket. Il mio obiettivo personale invece è di fare un ottimo lavoro come segno di riconoscenza e gratitudine verso chi mi ha voluto e come sfida personale con me stesso".
Una piazza ambiziosa e blasonata come Bisceglie è pronta a riaccogliere Marinelli. Lui non si nasconde, manifesta gioia e soprattutto tanta voglia di cominciare. Infatti, sorride e afferma: "Ormai mi conosci bene... è vero non vedo l'ora di iniziare. Sei mesi di vacanza per coach Marinelli sono insostenibili".
E allora la lavagnetta è stata spolverata, le valigie sono fatte, il coach è prontissimo. Bisceglie e i Lions hanno un nuovo allenatore tanto carico quanto forte. In bocca al lupo Gigi.