Volley
Luca Lanzone, Capitano dell’Udas Pallavolo Cerignola: “Saltare per me è un po’ come volare”
Il giocatore, originario di Barletta, guida la squadra ofantina con grinta e motivazione
Cerignola - mercoledì 22 novembre 2023
9.52
Guardare una partita di pallavolo è sempre uno spettacolo, anche per chi non conosce bene questo sport dal punto di vista tecnico. Osservare il gioco di squadra, i volteggi, gli scambi di sguardi in campo, fa comprendere subito perché questa disciplina sportiva sia una delle più amate dai giovani.
A Cerignola l'Udas Pallavolo ASD è una squadra che promette bene. Lo dimostra l'ottimo avvio nel campionato, la grinta e motivazione dei ragazzi in campo, il pubblico entusiasta che partecipa alle partite per sostenere i giocatori.
Tra questi, Luca Lanzone è uno dei più esperti, un veterano di questo sport, un capitano che riesce a dare molto ai compagni di squadra, fuori e dentro il campo.
Abbiamo raggiunto il n.3 della squadra guidata da Mister Ferraro, originario di Barletta ma "adottato" sportivamente da Cerignola da un po' di tempo, per rivolgergli alcune domande circa la sua carriera e ciò che lo lega a questo sport.
Ciao Luca, parlaci un po' di te.
"Grazie per l'attenzione, io sono di Barletta, ho 45 anni e un diploma in Elettronica e Telecomunicazioni. Attualmente svolgo due lavori: programmatore per macchine da maglieria e tecnico di stampanti industriali".
Da quanto tempo pratichi la pallavolo? Cosa ricordi delle emozioni e tensioni provate agli inizi della tua carriera?
"Pratico questo sport da circa 26 anni. Avendo fatto anche altri sport da piccolo (calcio, basket) non ho mai sofferto di tensioni per le gare. In realtà se ti alleni bene sai quello che puoi fare. In gara ho sempre cercato di concentrarmi sul gioco, lasciando da parte le tensioni negative"
Quindi hai praticato altri sport, ma poi hai scelto di seguire la pallavolo. Come mai?
"Non so perché, ma mi sono legato a questo sport. E' esplosivo. Hai poco tempo per riflettere durante le azioni e poi si sa… saltare è un po' come volare, e a chi non piace volare?"
Quanto conta secondo te essere un buon Capitano? Avverti la responsabilità di questo ruolo? Ritieni di essere un motivatore? Ti è capitato di dover trovare le parole giuste dopo una sconfitta cocente o la delusione personale di un compagno di squadra?
"Essere un buon capitano è importante. Nello spronare, nel supportare e nel dare grinta alla squadra. Da capitano anziano mi capita di dare qualche consiglio in più, data l'esperienza che ho alle spalle. Motivatore non so, ma cerco sempre parole incoraggianti prima di una partita o dopo una sconfitta"
La pallavolo è un gioco di squadra che richiede armonia e cooperazione nei ruoli. Hai notato differenze tra i tuoi esordi e la considerazione di tale sport oggi?
"Il gioco di squadra è cambiato molto. Sarò cambiato anche io nel corso degli anni. La visione che avevo prima non è la visione che ho oggi. Comunque ho avuto sempre lo stimolo di essere di aiuto agli altri. E' cambiato anche il modo di approcciarsi tra i giocatori e quello degli allenatori"
Quali sono i giocatori di pallavolo per i quali provi ammirazione?
"Non ho in realtà un giocatore che ammiro in particolare. Mi piacciono un po' tutti, quelli che hanno un gioco corretto in campo. Se proprio devo dirne uno direi Mastrangelo, vecchia scuola. Stesso mio ruolo, centre, lo ammiro soprattutto per la sua grinta"
Sei riuscito a stringere rapporti di amicizia con i tuoi compagni di squadra?
"Io cerco sempre di essere anche amico. Adesso magari non riesco più a seguirli anche fuori dal campo, loro sono parecchio più giovani di me, abbiamo esigenze diverse. Ma comunque cerco di stringere rapporti positivi con tutti"
Com'è invece il tuo rapporto con l'allenatore?
"Con il Mister Ferraro ci conosciamo ormai da tanti anni, gioco a Cerignola da un po' di tempo. Con lui ho instaurato un ottimo rapporto"
Cosa pensi prima di una partita?
"Più che pensare ho tutta una preparazione prima della gara. In questa preparazione rivedo le cose da fare durante la gara, le cose studiate degli avversari, e cerco anche di capire come sto fisicamente per dare il meglio"
Cosa pensi dopo una sconfitta?
"A caldo, dopo una sconfitta, meglio evitare di ragionare troppo. Rivedo poi con calma dove si è sbagliato e soprattutto se potevamo fare di più, e se io personalmente potevo fare di più"
Volutamente non abbiamo chiesto a Luca un pronostico sul Campionato in corso o le sue prospettive future. Il suo racconto è quello di uno sportivo che non hai smesso di migliorarsi, gara dopo gara, indipendentemente da una sconfitta o da una vittoria. Quelli come lui, in fondo, vincono sempre.
A Cerignola l'Udas Pallavolo ASD è una squadra che promette bene. Lo dimostra l'ottimo avvio nel campionato, la grinta e motivazione dei ragazzi in campo, il pubblico entusiasta che partecipa alle partite per sostenere i giocatori.
Tra questi, Luca Lanzone è uno dei più esperti, un veterano di questo sport, un capitano che riesce a dare molto ai compagni di squadra, fuori e dentro il campo.
Abbiamo raggiunto il n.3 della squadra guidata da Mister Ferraro, originario di Barletta ma "adottato" sportivamente da Cerignola da un po' di tempo, per rivolgergli alcune domande circa la sua carriera e ciò che lo lega a questo sport.
Ciao Luca, parlaci un po' di te.
"Grazie per l'attenzione, io sono di Barletta, ho 45 anni e un diploma in Elettronica e Telecomunicazioni. Attualmente svolgo due lavori: programmatore per macchine da maglieria e tecnico di stampanti industriali".
Da quanto tempo pratichi la pallavolo? Cosa ricordi delle emozioni e tensioni provate agli inizi della tua carriera?
"Pratico questo sport da circa 26 anni. Avendo fatto anche altri sport da piccolo (calcio, basket) non ho mai sofferto di tensioni per le gare. In realtà se ti alleni bene sai quello che puoi fare. In gara ho sempre cercato di concentrarmi sul gioco, lasciando da parte le tensioni negative"
Quindi hai praticato altri sport, ma poi hai scelto di seguire la pallavolo. Come mai?
"Non so perché, ma mi sono legato a questo sport. E' esplosivo. Hai poco tempo per riflettere durante le azioni e poi si sa… saltare è un po' come volare, e a chi non piace volare?"
Quanto conta secondo te essere un buon Capitano? Avverti la responsabilità di questo ruolo? Ritieni di essere un motivatore? Ti è capitato di dover trovare le parole giuste dopo una sconfitta cocente o la delusione personale di un compagno di squadra?
"Essere un buon capitano è importante. Nello spronare, nel supportare e nel dare grinta alla squadra. Da capitano anziano mi capita di dare qualche consiglio in più, data l'esperienza che ho alle spalle. Motivatore non so, ma cerco sempre parole incoraggianti prima di una partita o dopo una sconfitta"
La pallavolo è un gioco di squadra che richiede armonia e cooperazione nei ruoli. Hai notato differenze tra i tuoi esordi e la considerazione di tale sport oggi?
"Il gioco di squadra è cambiato molto. Sarò cambiato anche io nel corso degli anni. La visione che avevo prima non è la visione che ho oggi. Comunque ho avuto sempre lo stimolo di essere di aiuto agli altri. E' cambiato anche il modo di approcciarsi tra i giocatori e quello degli allenatori"
Quali sono i giocatori di pallavolo per i quali provi ammirazione?
"Non ho in realtà un giocatore che ammiro in particolare. Mi piacciono un po' tutti, quelli che hanno un gioco corretto in campo. Se proprio devo dirne uno direi Mastrangelo, vecchia scuola. Stesso mio ruolo, centre, lo ammiro soprattutto per la sua grinta"
Sei riuscito a stringere rapporti di amicizia con i tuoi compagni di squadra?
"Io cerco sempre di essere anche amico. Adesso magari non riesco più a seguirli anche fuori dal campo, loro sono parecchio più giovani di me, abbiamo esigenze diverse. Ma comunque cerco di stringere rapporti positivi con tutti"
Com'è invece il tuo rapporto con l'allenatore?
"Con il Mister Ferraro ci conosciamo ormai da tanti anni, gioco a Cerignola da un po' di tempo. Con lui ho instaurato un ottimo rapporto"
Cosa pensi prima di una partita?
"Più che pensare ho tutta una preparazione prima della gara. In questa preparazione rivedo le cose da fare durante la gara, le cose studiate degli avversari, e cerco anche di capire come sto fisicamente per dare il meglio"
Cosa pensi dopo una sconfitta?
"A caldo, dopo una sconfitta, meglio evitare di ragionare troppo. Rivedo poi con calma dove si è sbagliato e soprattutto se potevamo fare di più, e se io personalmente potevo fare di più"
Volutamente non abbiamo chiesto a Luca un pronostico sul Campionato in corso o le sue prospettive future. Il suo racconto è quello di uno sportivo che non hai smesso di migliorarsi, gara dopo gara, indipendentemente da una sconfitta o da una vittoria. Quelli come lui, in fondo, vincono sempre.