Basket
Lo sport ai tempi del Coronavirus: Basket Club Cerignola
Il coach dei gialloblù, Giuseppe Vozza, ci racconta come sta affrontando questa quarantena forzata
Cerignola - lunedì 23 marzo 2020
10.57
La campagna di Ostuni, i continui contatti con il suo staff e giocatori, la tanta voglia di tornare sul parquet. Ma anche l'ansia per quel nemico invisibile chiamato Covid-19 ma allo stesso tempo l'ottimismo che presto tutto potrà e dovrà finire. Peppe Vozza è tutto questo e non solo. Il coach del basket Club Cerignola, squadra battistrada della serie C Silver con 40 punti dopo 21 giornate, si racconta in questa intervista: tra presente (la quarantena forzata) e futuro (il basket giocato che spera tornerà molto presto).
Il basket è stato uno dei primi sport a fermarsi e a bloccare tutto. Scelta condivisa?
Sicuramente nessuno di noi pensava ad un problema sanitario di questa portata. Non sta a me giudicare sul ritardo o meno ma è di vitale importanza che in questi giorni i cittadini seguano in maniera rigorosa le indicazioni date. Dobbiamo restare a casa. Per il blocco dei campionati è una cosa che andava fatta, non essendoci più la tranquillità e la sicurezza a livello medico, fermare tutto lo sport è stata la decisione più giusta.
Per uno abituato come lei alla vita da parquet, come sta trascorrendo questi giorni?
Sono ritornato ad Ostuni, dove vivo e per fortuna avere la possibilità di vivere in campagna in questo periodo è di grande aiuto anche se, il parquet manca tantissimo.
Per l'emergenza sanitaria mondiale in corso è preoccupato?
Sono preoccupato perché purtroppo ogni giorno si aggravano e perdono la vita tantissime persone. Speriamo si possa porre fine a tutto ciò.
In una situazione simile, si può essere ottimisti?
Dobbiamo esserlo. E' un emergenza che avrà una fine ma prima di allora, dobbiamo essere forti e rispettare tutte le norme e le regole.
Come stanno i suoi giocatori? Si sente ogni giorno con loro, in videochiamata o altro?
I giocatori li sentiamo spesso. In questo momento è anche difficile organizzare dei programmi atletici definiti perche non si conoscono i tempi della ripresa. Non vedo l'ora di poter riabbracciare ognuno di loro.
Quanto può incidere questa lunga pausa sul proseguo della stagione?
Ad oggi non si ha nessuna certezza. La volontà penso, da parte di tutti, dalle federazioni alle società fino ai giocatori è riprendere al più presto. Possiamo e dobbiamo solo augurarci che avvenga il prima possibile, perché vorrà dire che l emergenza sarà terminata
Finora la sua squadra si è dimostrata infallibile, protagonista di un percorso netto. Il segreto?
Guarda, fino alla pausa avevamo praticamente dominato un campionato che, a detta di tutti, era il più alto a livello tecnico degli ultimi anni con squadre e roster importanti commettendo un solo passo falso a Molfetta (sconfitta che tra l'altro ci è servita tantissimo). Penso che gli aspetti più importanti che ci hanno permesso di portare a casa 20 vittorie ed 1 sconfitta siano il lavoro quotidiano, svolto con grande abnegazione da parte di tutti i miei giocatori, il riconoscere ognuno il suo ruolo e il grande affiatamento dei ragazzi, cosa non scontatissima visto le grandi personalità a disposizione.
Cosa si aspetta dal resto della stagione?
Sono arrivato lo scorso anno a campionato in corso facendo una scommessa: quella di sposare questo progetto, scendendo di categoria, per provare a riportare in alto Cerignola. Il ds Guadagni e il presidente Franco Metta (due malati di pallacanestro) hanno dato vita alla trattativa più breve della storia ed insieme stiamo realizzando qualcosa di importante. Non è mai scontato vincere, anche quando parti con i favori del pronostico e soprattutto sono felicissimo che sempre più tifosi cerignolani si stanno avvicinando alla nostra squadra.
Per chiudere, qual è il suo messaggio in questi giorni difficili ai suoi tifosi e a tutti la gente sportiva...
Ai tifosi dico di essere forti e positivi perché sarà bellissimo riprendere la nostra vita, ritornare a seguire le squadre sportive di Cerignola. Un saluto a tutti e a presto.
Il basket è stato uno dei primi sport a fermarsi e a bloccare tutto. Scelta condivisa?
Sicuramente nessuno di noi pensava ad un problema sanitario di questa portata. Non sta a me giudicare sul ritardo o meno ma è di vitale importanza che in questi giorni i cittadini seguano in maniera rigorosa le indicazioni date. Dobbiamo restare a casa. Per il blocco dei campionati è una cosa che andava fatta, non essendoci più la tranquillità e la sicurezza a livello medico, fermare tutto lo sport è stata la decisione più giusta.
Per uno abituato come lei alla vita da parquet, come sta trascorrendo questi giorni?
Sono ritornato ad Ostuni, dove vivo e per fortuna avere la possibilità di vivere in campagna in questo periodo è di grande aiuto anche se, il parquet manca tantissimo.
Per l'emergenza sanitaria mondiale in corso è preoccupato?
Sono preoccupato perché purtroppo ogni giorno si aggravano e perdono la vita tantissime persone. Speriamo si possa porre fine a tutto ciò.
In una situazione simile, si può essere ottimisti?
Dobbiamo esserlo. E' un emergenza che avrà una fine ma prima di allora, dobbiamo essere forti e rispettare tutte le norme e le regole.
Come stanno i suoi giocatori? Si sente ogni giorno con loro, in videochiamata o altro?
I giocatori li sentiamo spesso. In questo momento è anche difficile organizzare dei programmi atletici definiti perche non si conoscono i tempi della ripresa. Non vedo l'ora di poter riabbracciare ognuno di loro.
Quanto può incidere questa lunga pausa sul proseguo della stagione?
Ad oggi non si ha nessuna certezza. La volontà penso, da parte di tutti, dalle federazioni alle società fino ai giocatori è riprendere al più presto. Possiamo e dobbiamo solo augurarci che avvenga il prima possibile, perché vorrà dire che l emergenza sarà terminata
Finora la sua squadra si è dimostrata infallibile, protagonista di un percorso netto. Il segreto?
Guarda, fino alla pausa avevamo praticamente dominato un campionato che, a detta di tutti, era il più alto a livello tecnico degli ultimi anni con squadre e roster importanti commettendo un solo passo falso a Molfetta (sconfitta che tra l'altro ci è servita tantissimo). Penso che gli aspetti più importanti che ci hanno permesso di portare a casa 20 vittorie ed 1 sconfitta siano il lavoro quotidiano, svolto con grande abnegazione da parte di tutti i miei giocatori, il riconoscere ognuno il suo ruolo e il grande affiatamento dei ragazzi, cosa non scontatissima visto le grandi personalità a disposizione.
Cosa si aspetta dal resto della stagione?
Sono arrivato lo scorso anno a campionato in corso facendo una scommessa: quella di sposare questo progetto, scendendo di categoria, per provare a riportare in alto Cerignola. Il ds Guadagni e il presidente Franco Metta (due malati di pallacanestro) hanno dato vita alla trattativa più breve della storia ed insieme stiamo realizzando qualcosa di importante. Non è mai scontato vincere, anche quando parti con i favori del pronostico e soprattutto sono felicissimo che sempre più tifosi cerignolani si stanno avvicinando alla nostra squadra.
Per chiudere, qual è il suo messaggio in questi giorni difficili ai suoi tifosi e a tutti la gente sportiva...
Ai tifosi dico di essere forti e positivi perché sarà bellissimo riprendere la nostra vita, ritornare a seguire le squadre sportive di Cerignola. Un saluto a tutti e a presto.