Calcio
La società Audace Cerignola ha ricordato Saverio Spicciariello al Monterisi
Il tifoso 78enne, da sempre fedele alla squadra, è scomparso l’8 Aprile scorso
Cerignola - sabato 20 aprile 2024
9.10
Saverio Spicciariello è stato sicuramente uno dei tifosi gialloblù più fedeli e appassionati. Per questo la società e la squadra hanno voluto ricordarlo con un omaggio floreale, domenica scorsa al Monterisi.
Il bomber Giancarlo Malcore, prima dell'inizio della partita, ha deposto un mazzo di fiori sul posto in tribuna in cui lui era solito assistere alle partite.
Le parole della figlia Antonella ci hanno aiutato a ricostruire la figura di quest'uomo, che molti in città ricorderanno per la gentilezza, la bontà d'animo e la grande passione calcistica per l'Audace Cerignola.
"Mio padre era il padre per antonomasia, sempre attento ai bisogni delle sue figlie e della sua famiglia in generale. Chiunque lo abbia conosciuto gli ha voluto bene, perché era una persona buona che non conosceva invidia, e anzi era sempre pronto ad aiutare tutti", ha esordito così Antonella, la figlia di Saverio Spicciariello.
La sua fede religiosa era forte: infatti faceva parte della Confraternita di Sant'Antonio. Impiegato all'ex Sip, oggi Telecom, Saverio aveva condiviso con il fratello la gestione della libreria nei pressi del Duomo, in cui erano installate due cabine telefoniche. Nell'epoca dei gettoni e delle telefonate interminabili, molti sicuramente ricorderanno questo luogo di incontro e di cultura.
"La squadra del Cerignola, mio padre ce l'aveva nel sangue- ha proseguito Antonella- è sempre andato allo stadio. Io lo ricordo benissimo perché quando la squadra giocava in casa, di domenica, ci obbligava a pranzare alle 12 perché doveva correre allo stadio. Ha seguito la squadra fino alla settimana prima della sua salita in Cielo, la guardava ovunque si trovasse, gli dava forza nei momenti di sofferenza. Mio padre era malato da un po' di tempo, ma nonostante tutto anche quest'anno aveva rinnovato il suo abbonamento allo stadio. Era il suo modo di sostenere la squadra in cui tanto credeva".
L'omaggio della squadra a Saverio ha riempito di gioia la figlia Antonella, che domenica era presente allo stadio ma non sedeva in tribuna dove era solito stare suo padre. "Mi trovavo lì vicino, ma ho preferito assistere da spettatrice perché quello era un momento interamente dedicato a lui", ha specificato.
"Ho immaginato che lui abbia visto Malcore lasciare i fiori nel posto dove sedeva, e che questo lo abbia reso felice. Nei momenti tristi ogni gesto può aiutarti a pensare che lui possa vivere un'altra vita, pur restando sempre nei nostri ricordi e nella vita di ogni giorno. Sono convinta che da lassù lui continuerà a seguire la squadra del Cerignola", ha concluso Antonella.
La fede calcistica, quando è vera e supportata da grande ammirazione, può durare una vita intera. Grazie Saverio per avercelo ricordato.
Il bomber Giancarlo Malcore, prima dell'inizio della partita, ha deposto un mazzo di fiori sul posto in tribuna in cui lui era solito assistere alle partite.
Le parole della figlia Antonella ci hanno aiutato a ricostruire la figura di quest'uomo, che molti in città ricorderanno per la gentilezza, la bontà d'animo e la grande passione calcistica per l'Audace Cerignola.
"Mio padre era il padre per antonomasia, sempre attento ai bisogni delle sue figlie e della sua famiglia in generale. Chiunque lo abbia conosciuto gli ha voluto bene, perché era una persona buona che non conosceva invidia, e anzi era sempre pronto ad aiutare tutti", ha esordito così Antonella, la figlia di Saverio Spicciariello.
La sua fede religiosa era forte: infatti faceva parte della Confraternita di Sant'Antonio. Impiegato all'ex Sip, oggi Telecom, Saverio aveva condiviso con il fratello la gestione della libreria nei pressi del Duomo, in cui erano installate due cabine telefoniche. Nell'epoca dei gettoni e delle telefonate interminabili, molti sicuramente ricorderanno questo luogo di incontro e di cultura.
"La squadra del Cerignola, mio padre ce l'aveva nel sangue- ha proseguito Antonella- è sempre andato allo stadio. Io lo ricordo benissimo perché quando la squadra giocava in casa, di domenica, ci obbligava a pranzare alle 12 perché doveva correre allo stadio. Ha seguito la squadra fino alla settimana prima della sua salita in Cielo, la guardava ovunque si trovasse, gli dava forza nei momenti di sofferenza. Mio padre era malato da un po' di tempo, ma nonostante tutto anche quest'anno aveva rinnovato il suo abbonamento allo stadio. Era il suo modo di sostenere la squadra in cui tanto credeva".
L'omaggio della squadra a Saverio ha riempito di gioia la figlia Antonella, che domenica era presente allo stadio ma non sedeva in tribuna dove era solito stare suo padre. "Mi trovavo lì vicino, ma ho preferito assistere da spettatrice perché quello era un momento interamente dedicato a lui", ha specificato.
"Ho immaginato che lui abbia visto Malcore lasciare i fiori nel posto dove sedeva, e che questo lo abbia reso felice. Nei momenti tristi ogni gesto può aiutarti a pensare che lui possa vivere un'altra vita, pur restando sempre nei nostri ricordi e nella vita di ogni giorno. Sono convinta che da lassù lui continuerà a seguire la squadra del Cerignola", ha concluso Antonella.
La fede calcistica, quando è vera e supportata da grande ammirazione, può durare una vita intera. Grazie Saverio per avercelo ricordato.