Calcio
L’ex Audace Cerignola Michele D’Ausilio fischiato dai tifosi gialloblù
L’attaccante biancoverde ha giocato una partita mediocre, ed è uscito prima della ripresa
Cerignola - lunedì 4 marzo 2024
12.08
Nessun cenno di saluto ai tifosi, ieri sera, durante la partita disputatasi al Monterisi tra Audace Cerignola e Avellino. Un D'Ausilio dimesso e sottotono è entrato in campo dal primo minuto e ne è uscito prima dell'inizio del secondo tempo, senza fare faville.
Neppure uno sguardo alla Curva Sud, quella dei tifosi che, quando lui indossava la maglia gialloblù, l'hanno sempre apprezzato e sostenuto.
Eppure sarebbe bastato poco, per ricavarsi un posticino nel cuore dei tifosi cerignolani, quello riservato ai migliori.
Sarebbe forse bastato, nel momento dell'annuncio ufficiale del suo passaggio all'Avellino, guidato da Mister Pazienza che lo conosce bene proprio per averlo incontrato a Cerignola, che l'ex n.10 avesse mandato un messaggio di saluto e commiato ai tifosi e alla società.
A Michele D'Ausilio i tifosi hanno sempre dimostrato un affetto particolare, ed è per questo che meritavano un saluto, qualche parola di ringraziamento, un gesto di riconoscenza.
Nulla di questo c'è stato ieri, a dimostrazione che nel calcio-così come nella vita in generale-purtroppo la gratitudine è una dote che diventa sempre più rara.
Non è bello vedere un giocatore che esce a testa bassa tra i fischi di uno stadio intero. Soprattutto se quel giocatore, su quello stesso terreno di gioco, è stato in grado di emozionare, regalare gol, sorrisi, speranze.
La partita di ieri lascia un po' di amarezza per come poteva finire (e non è finita), per quel che poteva essere (e non è stato) e per quegli ex per i quali, come nelle più belle storie sentimentali, si continua a provare una sorta di odio/amore.
Neppure uno sguardo alla Curva Sud, quella dei tifosi che, quando lui indossava la maglia gialloblù, l'hanno sempre apprezzato e sostenuto.
Eppure sarebbe bastato poco, per ricavarsi un posticino nel cuore dei tifosi cerignolani, quello riservato ai migliori.
Sarebbe forse bastato, nel momento dell'annuncio ufficiale del suo passaggio all'Avellino, guidato da Mister Pazienza che lo conosce bene proprio per averlo incontrato a Cerignola, che l'ex n.10 avesse mandato un messaggio di saluto e commiato ai tifosi e alla società.
A Michele D'Ausilio i tifosi hanno sempre dimostrato un affetto particolare, ed è per questo che meritavano un saluto, qualche parola di ringraziamento, un gesto di riconoscenza.
Nulla di questo c'è stato ieri, a dimostrazione che nel calcio-così come nella vita in generale-purtroppo la gratitudine è una dote che diventa sempre più rara.
Non è bello vedere un giocatore che esce a testa bassa tra i fischi di uno stadio intero. Soprattutto se quel giocatore, su quello stesso terreno di gioco, è stato in grado di emozionare, regalare gol, sorrisi, speranze.
La partita di ieri lascia un po' di amarezza per come poteva finire (e non è finita), per quel che poteva essere (e non è stato) e per quegli ex per i quali, come nelle più belle storie sentimentali, si continua a provare una sorta di odio/amore.