Calcio
L’Audace Cerignola saluta la Coppa Italia
Un rigore dubbio porta il Vieste ai rigori. Fatale l’errore di Schiavone.
Cerignola - giovedì 15 settembre 2016
19.56
Sorprendente, sfortunata e perché no (!) prematura: è l'eliminazione dell'Audace Cerignola al primo turno della Coppa Italia (una via non del tutto secondaria per accedere alla serie D). L'Atletico Vieste interrompe la lunghissima striscia di 84 partite senza sconfitta dei gialloblu a domicilio, sul nuovissimo sintetico del Monterisi. Peggiore esordio non poteva esserci: l'Audace paga un rigore più che dubbio siglato al settimo della ripresa da Trotta, la tanta sfortuna nei minuti seguenti e l'errore di Schiavone nella lotteria dei rigori.
Mister Gallo conferma lo stesso modulo, il 4-2-3-1, ma con interpreti diversi. Spazio a chi ha giocato meno nelle prime uscite: Marinaro in porta, Matera e Colangione a guidare la difesa con Colucci e Ragone terzini; Schiavone e Collella in mediana mentre dei 4 tenori offensivi l'unica conferma è quella di Marinaro sulla trequarti. Di punta c'è Flavio Amoruso supportato da Russo e Oliva sulle corsie esterne. Il Vieste si schiera con 4-3-3 camaleontico, con Trotta pronto ad andare in soccorso del centrocampo in fase difensiva. La squadra di mister Cinque appare subito ben messa in campo. La manovra dell'Audace Cerignola nei primi 45 minuti è complicata e farraginosa, con una lunga circolazione palla e la continua ricerca del corsie esterne soprattutto quella destra con Ragone e Oliva. Il risultato è di nessun tiro in porta da ambo le parti, con i due portieri disoccupati. L'unico squillo è firmato dal Vieste al minuto 40 quando Trotta prova a sorprendere Marinaro dai 40 metri ma il suo pallonetto termina a lato.
Nella ripresa l'Audace riparte con un piglio diverso. Aumentati i giri del motore con una maggiore intensità e più verticalizzazioni, qualcosa si è mosso. Ci prova subito Colucci con un tiro potente ma prima la gamba di Innangi (l'estremo difensore ospite) e poi il palo gli negano la gioia del gol. Due giri di lancette dopo è Amoruso a sprecare da due passi un regalo della difesa biancoazzurra. Brutto segnale, di pomeriggio storto. E infatti, al minuto 7 l'arbitro, su segnalazione del suo assistente, concede un rigore dubbio e generoso al Vieste per atterramento in area di Sicignano. Trotta non sbaglia, spiazza Marinaro e confeziona il vantaggio ospite che pareggia il rigore dell'andata firmato Lasalandra. All'Audace ora serve un gol per evitare i rigori. Mister Gallo alza il baricentro della sua squadra, costringendo il Vieste ad asserragliarsi nei trenta metri finali. Una grande semivolè di Collella al decimo, ben respinta da Innangi (il migliore in campo), apre la lista delle tante occasioni sprecate dai gialloblu. Al minuto 13 è Oliva a non sfruttare un'ottima spizzata di Amoruso. Si gioca ad una porta sola: Amoruso (prima di essere sostituto da Morra) ben imbeccato da Colucci manda alto di testa, poi è il fendente di Ragone ad impegnare Innangi. Il gol liberatorio non ne vuole sapere di arrivare. Nei concitati minuti finali, ci provano prima Morra (sinistro a botta sicura respinto da Innangi) e poi Colangione con una "capocciata" ma il risultato non cambia. Finisce 0-1, si va ai calci di rigore.
Dagli undici metri è fatale il terzo penalty per i gialloblu, quello di Schiavone respinto da un super Innangi. I tiratori del Vieste sono infallibili e Trotta regala la qualificazione ai suoi. Per l'Audace ora non è tempo dei processi. Ora più che mai è tempo di dedicare testa e gambe al campionato.
Mister Gallo conferma lo stesso modulo, il 4-2-3-1, ma con interpreti diversi. Spazio a chi ha giocato meno nelle prime uscite: Marinaro in porta, Matera e Colangione a guidare la difesa con Colucci e Ragone terzini; Schiavone e Collella in mediana mentre dei 4 tenori offensivi l'unica conferma è quella di Marinaro sulla trequarti. Di punta c'è Flavio Amoruso supportato da Russo e Oliva sulle corsie esterne. Il Vieste si schiera con 4-3-3 camaleontico, con Trotta pronto ad andare in soccorso del centrocampo in fase difensiva. La squadra di mister Cinque appare subito ben messa in campo. La manovra dell'Audace Cerignola nei primi 45 minuti è complicata e farraginosa, con una lunga circolazione palla e la continua ricerca del corsie esterne soprattutto quella destra con Ragone e Oliva. Il risultato è di nessun tiro in porta da ambo le parti, con i due portieri disoccupati. L'unico squillo è firmato dal Vieste al minuto 40 quando Trotta prova a sorprendere Marinaro dai 40 metri ma il suo pallonetto termina a lato.
Nella ripresa l'Audace riparte con un piglio diverso. Aumentati i giri del motore con una maggiore intensità e più verticalizzazioni, qualcosa si è mosso. Ci prova subito Colucci con un tiro potente ma prima la gamba di Innangi (l'estremo difensore ospite) e poi il palo gli negano la gioia del gol. Due giri di lancette dopo è Amoruso a sprecare da due passi un regalo della difesa biancoazzurra. Brutto segnale, di pomeriggio storto. E infatti, al minuto 7 l'arbitro, su segnalazione del suo assistente, concede un rigore dubbio e generoso al Vieste per atterramento in area di Sicignano. Trotta non sbaglia, spiazza Marinaro e confeziona il vantaggio ospite che pareggia il rigore dell'andata firmato Lasalandra. All'Audace ora serve un gol per evitare i rigori. Mister Gallo alza il baricentro della sua squadra, costringendo il Vieste ad asserragliarsi nei trenta metri finali. Una grande semivolè di Collella al decimo, ben respinta da Innangi (il migliore in campo), apre la lista delle tante occasioni sprecate dai gialloblu. Al minuto 13 è Oliva a non sfruttare un'ottima spizzata di Amoruso. Si gioca ad una porta sola: Amoruso (prima di essere sostituto da Morra) ben imbeccato da Colucci manda alto di testa, poi è il fendente di Ragone ad impegnare Innangi. Il gol liberatorio non ne vuole sapere di arrivare. Nei concitati minuti finali, ci provano prima Morra (sinistro a botta sicura respinto da Innangi) e poi Colangione con una "capocciata" ma il risultato non cambia. Finisce 0-1, si va ai calci di rigore.
Dagli undici metri è fatale il terzo penalty per i gialloblu, quello di Schiavone respinto da un super Innangi. I tiratori del Vieste sono infallibili e Trotta regala la qualificazione ai suoi. Per l'Audace ora non è tempo dei processi. Ora più che mai è tempo di dedicare testa e gambe al campionato.