Calcio
Il ritorno di Ismail Achik a Cerignola: “Qui mi sento a casa”
A tu per tu con l’attaccante preso in prestito al Bari
Cerignola - venerdì 24 gennaio 2025
14.03
"Si ritorna sempre dove si è stati bene". Questo adagio riassume in breve il percorso personale e calcistico di Ismail Achik, classe 2000, richiamato dall'Audace Cerignola dopo una stagione trascorsa con il Bari ed un breve passaggio all'Ascoli.
Achik è stato ed è uno dei giocatori più amati dalla "piazza" cerignolana, uno dei condottieri che ha guidato la squadra gialloblù verso la promozione, con i suoi gol e le belle giocate da fantasista.
Al suo ritorno a Cerignola ha trovato una calorosa accoglienza. "E' stato come se non fossi mai andato via, ho rivisto i compagni con cui ho già giocato negli anni scorsi, c'è profonda stima e amicizia nei loro confronti", ha dichiarato Achik.
Dopo la grande soddisfazione dell'esordio in serie B con il Bari (in cui sono arrivate 23 presenze, 1 gol e 1 assist) a Giugno il trasferimento all'Ascoli e poi una specie di "ritorno al futuro" qui a Cerignola a Gennaio. Ecco, racconta un po' questi tre passaggi importanti della tua carriera ancora tutta da scrivere.
"Questi tre passaggi rappresentano il mio percorso sino ad ora. Nella scorsa stagione il Bari ha trascorso un periodo abbastanza complicato e difficile, l'ho vissuto io insieme a tutta la squadra. L'ambiente era diventato un po' pesante da sostenere, si faceva fatica a giocare e a dimostrare le proprie qualità in campo. Comunque-anche se faticosa- quella a Bari è stata un'esperienza importante, che mi ha fatto crescere calcisticamente e come persona. Certo poteva andare molto meglio, ma sono soddisfatto lo stesso. Per quanto riguarda Ascoli, invece, è stato un passaggio troppo veloce per poterlo definire. Anche questa però è stata un'esperienza positiva, da mettere nel mio bagaglio"
Come hai trovato la piazza cerignolana al tuo ritorno?
"L'ho trovata molto "calda", c'è tanto entusiasmo attorno alla squadra, siamo ben piazzati in classifica e stiamo facendo un ottimo lavoro. Appena arrivato sono stato accolto da tutti (compreso lo staff e i dirigenti) come un figlio. Mi sento davvero a casa, e di questo sono molto contento"
Hai conosciuto i nuovi arrivati? Sei riuscito ad integrarti subito con loro?
"Assolutamente sì (credo si sia notato anche in campo). C'è un bell'ambiente, ognuno dà il proprio contributo senza portare odio e risentimento nei confronti degli altri. Questa è la nostra forza, è ciò che ci sta portando avanti in campionato. Se anche esiste competizione sugli stessi ruoli, è sempre leale e corretta. Chi non gioca dà una mano a chi scende in campo, e questo modo di fare non esiste in tutte le squadre. Ecco perché il Cerignola ha una marcia in più"
Qual è il ruolo del Ds Elio Di Toro nel tuo percorso calcistico?
"Lui è una persona importantissima nella mia vita, mi ha dato tanto e io ho sempre cercato di ripagare la sua fiducia. E' grazie a lui che sono entrato in squadra nel Cerignola la prima volta, poi da questo è arrivato tutto il resto. Non mi conosceva nessuno, e grazie a lui sono riuscito a farmi notare. Il Ds Di Toro mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco proprio quando stavo mollando tutto, mi ha aiutato in un periodo molto difficile. Ormai non ci credevo più, avevo accumulato parecchie delusioni e avevo perso fiducia in me stesso e nelle mie qualità"
In campo si è notata una certa affinità con Salvemini: lo confermi?
"Sì, è vero, ci intendiamo bene in partita. Anche se il tempo trascorso insieme è ancora poco, posso già dire che lui incarna il n. 9 in tutto e per tutto. Lui sa che io sono dietro di lui, che può contare su di me, e viceversa. Ci stiamo capendo, c'è sintonia, e questo è importante"
Puoi ricoprire diversi ruoli in campo, e Mister Raffaele ti ha dato subito fiducia schierandoti per ben tre volte consecutive da titolare con Messina, Avellino e Giugliano. Hai ripagato la fiducia con ottime prestazioni. Dove può arrivare secondo te questo Cerignola?
"Appena ritornato qui, sono stato accolto benissimo anche da Mister Raffaele, forse è stato il primo ad avermi accolto in squadra come una persona importante. E' come se già ci conoscessimo da tanto tempo. Lui mi aiuta, mi dà una mano, mi consiglia cosa fare e non fare, è una guida indispensabile per me. Quando un allenatore si mette così a disposizione così, è giusto ripagarlo dando tutto quello che si può in campo! Il Cerignola può arrivare lontano, molto lontano"
Quando ti senti giù di morale, con chi ti confronti, a chi chiedi un consiglio?
"E' successo più volte di sentirmi giù di morale, oppure demotivato. Quando accade di solito chiamo mio cugino, che è un mio coetaneo: lui riesce a darmi forza nei momenti bui. Cerco di evitare di parlare con mio padre o con la mia famiglia quando non sono tanto in forma e di non fargli pesare determinate situazioni, per evitare che si preoccupino. Preferisco tenere la cosa per me e aspettare che il momento passi"
Come hanno reagito i tuoi alla notizia del tuo ritorno a Cerignola?
"Mio padre e mia madre sono stati contentissimi, anche perché ad Ascoli stavo vivendo un periodo non bello, e dovevo fare una scelta per il mio futuro. Tornare a Cerignola mi ha ridato fiducia, ed infatti sono qui per impegnarmi con tutto me stesso"
La partita di Potenza è fondamentale, uno spartiacque importante per proseguire il Campionato mantenendo i primi posti in classifica. Cosa ne pensi al riguardo?
"Sì, sicuramente. Ci siamo preparati come si deve, per non lasciare niente al caso. E' una partita in cui bisogna tenere testa dall'inizio alla fine"
Ci lasciamo con grandi sorrisi e buone speranze. Perché Achik per il Cerignola è ancora una bella certezza.
Achik è stato ed è uno dei giocatori più amati dalla "piazza" cerignolana, uno dei condottieri che ha guidato la squadra gialloblù verso la promozione, con i suoi gol e le belle giocate da fantasista.
Al suo ritorno a Cerignola ha trovato una calorosa accoglienza. "E' stato come se non fossi mai andato via, ho rivisto i compagni con cui ho già giocato negli anni scorsi, c'è profonda stima e amicizia nei loro confronti", ha dichiarato Achik.
Dopo la grande soddisfazione dell'esordio in serie B con il Bari (in cui sono arrivate 23 presenze, 1 gol e 1 assist) a Giugno il trasferimento all'Ascoli e poi una specie di "ritorno al futuro" qui a Cerignola a Gennaio. Ecco, racconta un po' questi tre passaggi importanti della tua carriera ancora tutta da scrivere.
"Questi tre passaggi rappresentano il mio percorso sino ad ora. Nella scorsa stagione il Bari ha trascorso un periodo abbastanza complicato e difficile, l'ho vissuto io insieme a tutta la squadra. L'ambiente era diventato un po' pesante da sostenere, si faceva fatica a giocare e a dimostrare le proprie qualità in campo. Comunque-anche se faticosa- quella a Bari è stata un'esperienza importante, che mi ha fatto crescere calcisticamente e come persona. Certo poteva andare molto meglio, ma sono soddisfatto lo stesso. Per quanto riguarda Ascoli, invece, è stato un passaggio troppo veloce per poterlo definire. Anche questa però è stata un'esperienza positiva, da mettere nel mio bagaglio"
Come hai trovato la piazza cerignolana al tuo ritorno?
"L'ho trovata molto "calda", c'è tanto entusiasmo attorno alla squadra, siamo ben piazzati in classifica e stiamo facendo un ottimo lavoro. Appena arrivato sono stato accolto da tutti (compreso lo staff e i dirigenti) come un figlio. Mi sento davvero a casa, e di questo sono molto contento"
Hai conosciuto i nuovi arrivati? Sei riuscito ad integrarti subito con loro?
"Assolutamente sì (credo si sia notato anche in campo). C'è un bell'ambiente, ognuno dà il proprio contributo senza portare odio e risentimento nei confronti degli altri. Questa è la nostra forza, è ciò che ci sta portando avanti in campionato. Se anche esiste competizione sugli stessi ruoli, è sempre leale e corretta. Chi non gioca dà una mano a chi scende in campo, e questo modo di fare non esiste in tutte le squadre. Ecco perché il Cerignola ha una marcia in più"
Qual è il ruolo del Ds Elio Di Toro nel tuo percorso calcistico?
"Lui è una persona importantissima nella mia vita, mi ha dato tanto e io ho sempre cercato di ripagare la sua fiducia. E' grazie a lui che sono entrato in squadra nel Cerignola la prima volta, poi da questo è arrivato tutto il resto. Non mi conosceva nessuno, e grazie a lui sono riuscito a farmi notare. Il Ds Di Toro mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco proprio quando stavo mollando tutto, mi ha aiutato in un periodo molto difficile. Ormai non ci credevo più, avevo accumulato parecchie delusioni e avevo perso fiducia in me stesso e nelle mie qualità"
In campo si è notata una certa affinità con Salvemini: lo confermi?
"Sì, è vero, ci intendiamo bene in partita. Anche se il tempo trascorso insieme è ancora poco, posso già dire che lui incarna il n. 9 in tutto e per tutto. Lui sa che io sono dietro di lui, che può contare su di me, e viceversa. Ci stiamo capendo, c'è sintonia, e questo è importante"
Puoi ricoprire diversi ruoli in campo, e Mister Raffaele ti ha dato subito fiducia schierandoti per ben tre volte consecutive da titolare con Messina, Avellino e Giugliano. Hai ripagato la fiducia con ottime prestazioni. Dove può arrivare secondo te questo Cerignola?
"Appena ritornato qui, sono stato accolto benissimo anche da Mister Raffaele, forse è stato il primo ad avermi accolto in squadra come una persona importante. E' come se già ci conoscessimo da tanto tempo. Lui mi aiuta, mi dà una mano, mi consiglia cosa fare e non fare, è una guida indispensabile per me. Quando un allenatore si mette così a disposizione così, è giusto ripagarlo dando tutto quello che si può in campo! Il Cerignola può arrivare lontano, molto lontano"
Quando ti senti giù di morale, con chi ti confronti, a chi chiedi un consiglio?
"E' successo più volte di sentirmi giù di morale, oppure demotivato. Quando accade di solito chiamo mio cugino, che è un mio coetaneo: lui riesce a darmi forza nei momenti bui. Cerco di evitare di parlare con mio padre o con la mia famiglia quando non sono tanto in forma e di non fargli pesare determinate situazioni, per evitare che si preoccupino. Preferisco tenere la cosa per me e aspettare che il momento passi"
Come hanno reagito i tuoi alla notizia del tuo ritorno a Cerignola?
"Mio padre e mia madre sono stati contentissimi, anche perché ad Ascoli stavo vivendo un periodo non bello, e dovevo fare una scelta per il mio futuro. Tornare a Cerignola mi ha ridato fiducia, ed infatti sono qui per impegnarmi con tutto me stesso"
La partita di Potenza è fondamentale, uno spartiacque importante per proseguire il Campionato mantenendo i primi posti in classifica. Cosa ne pensi al riguardo?
"Sì, sicuramente. Ci siamo preparati come si deve, per non lasciare niente al caso. E' una partita in cui bisogna tenere testa dall'inizio alla fine"
Ci lasciamo con grandi sorrisi e buone speranze. Perché Achik per il Cerignola è ancora una bella certezza.