Calcio
Il rammarico dell'ortese Pellegrino: "Che peccato non poter giocare allo Zaccheria"
Il portiere del Monopoli, bloccato da un infortunio al polpaccio, non sfiderà il Foggia
5 Reali Siti - mercoledì 11 novembre 2015
21.19
Bisognerebbe scomodare qualche grande esperto di storia del Foggia calcio per scoprire se qualche cittadino di Orta Nova abbia mai giocato da avversario contro la squadra rossonera capoluogo di provincia. A stabilire comunque questo probabile record non sarà Rocco Pellegrino sabato sera, fermato da un fastidioso infortunio al polpaccio che gli impedirà di essere tra i convocati della partita del suo Monopoli al Pino Zaccheria di Foggia.
"Purtroppo mi sono fermato due settimane fa, proprio quando il mister mi stava prendendo in considerazione per farmi giocare titolare" dice in esclusiva a cerignolaviva.it con un pizzico di rammarico.
Pellegrino ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio in porta e da lì non si è più allontanato. Cresciuto nella G & T, da sempre splendida fucina di nuovi talenti, ha vissuto un'adolescenza indimenticabile a Reggio Calabria, nel settore giovanile di una squadra che a inizio anni Duemila militava in serie A con ottimi risultati. Poi inizia il suo lungo girovagare per l'Italia, da Sanremo a Rende, dove gioca titolare in serie C2 facendosi conoscere dagli addetti ai lavori, fino a Treviso, città che gli regala l'onore di debuttare in serie B nella stagione 2008/2009. Poi l'approdo a Monopoli, collezionando 22 presenze in serie C2 e meritandosi così una seconda chiamata quest'anno dopo altre positive esperienze a Ravenna, Aprilia e Casarano.
"Sarà un'emozione particolare venire a Foggia, per me che ho sempre tifato per i rossoneri e ho visto anche qualche partita sugli spalti", prosegue il portiere ortese 31enne. "Soffrirò seduto in tribuna con lo staff del Monopoli e con grande piacere saluterò amici e parenti che verranno a trovarmi".
Sulla sfida Pellegrino sembra avere le idee chiare: "Non esiste nulla di difficile, certamente conosciamo la loro forza ma noi siamo una squadra ostica e imprevedibile che lotta su ogni pallone e finora è riuscita a raccogliere buoni risultati".
Oltre a Pellegrino, anche Croce e Ricucci sono originari del foggiano. Un derby nel derby per loro, dal fascino particolare, che richiamerà allo Zaccheria il pubblico delle grandi occasioni.
"Purtroppo mi sono fermato due settimane fa, proprio quando il mister mi stava prendendo in considerazione per farmi giocare titolare" dice in esclusiva a cerignolaviva.it con un pizzico di rammarico.
Pellegrino ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio in porta e da lì non si è più allontanato. Cresciuto nella G & T, da sempre splendida fucina di nuovi talenti, ha vissuto un'adolescenza indimenticabile a Reggio Calabria, nel settore giovanile di una squadra che a inizio anni Duemila militava in serie A con ottimi risultati. Poi inizia il suo lungo girovagare per l'Italia, da Sanremo a Rende, dove gioca titolare in serie C2 facendosi conoscere dagli addetti ai lavori, fino a Treviso, città che gli regala l'onore di debuttare in serie B nella stagione 2008/2009. Poi l'approdo a Monopoli, collezionando 22 presenze in serie C2 e meritandosi così una seconda chiamata quest'anno dopo altre positive esperienze a Ravenna, Aprilia e Casarano.
"Sarà un'emozione particolare venire a Foggia, per me che ho sempre tifato per i rossoneri e ho visto anche qualche partita sugli spalti", prosegue il portiere ortese 31enne. "Soffrirò seduto in tribuna con lo staff del Monopoli e con grande piacere saluterò amici e parenti che verranno a trovarmi".
Sulla sfida Pellegrino sembra avere le idee chiare: "Non esiste nulla di difficile, certamente conosciamo la loro forza ma noi siamo una squadra ostica e imprevedibile che lotta su ogni pallone e finora è riuscita a raccogliere buoni risultati".
Oltre a Pellegrino, anche Croce e Ricucci sono originari del foggiano. Un derby nel derby per loro, dal fascino particolare, che richiamerà allo Zaccheria il pubblico delle grandi occasioni.