Volley
Francesco Sgarbi, nuovo allenatore di Udas Pallavolo Cerignola, si racconta tra passato, presente e futuro
Nonostante il recente esonero da Mandwinery Pallavolo, l’esperienza del tecnico a Cerignola è comunque positiva
Cerignola - lunedì 16 dicembre 2024
11.23
La fine dell'anno, si sa, è tempo di bilanci e previsioni per tutti. Ma è pur vero che, da un momento all'altro, bisogna essere sempre pronti a riprogrammare tutto daccapo.
E Francesco Sgarbi, allenatore di volley da poco alla guida dell'Udas Pallavolo Cerignola, questo lo sa bene.
Con un passato da pallavolista e allenatore in diverse squadre di serie B, è arrivato qui a Cerignola dall'Emilia-Romagna a Luglio del 2023, "corteggiato" a lungo dalla società fucsia ofantina, ben consapevole della sua professionalità e preparazione tecnica.
Dopo un anno e mezzo trascorso nel ruolo di allenatore della Mandwinery Pallavolo Cerignola, a Campionato già cominciato, per Francesco è arrivato l'esonero, che ai più è sembrato un fulmine a ciel sereno. "Con un trend di due sole sconfitte e cinque vittorie messe a segno non mi sembra una decisione lineare", ha dichiarato.
Da poco ha preso il posto dello "storico" Roberto Ferraro al timone della squadra ofantina maschile, che attualmente milita in serie C.
Francesco, qual è stata l'esperienza più importante prima di arrivare a Cerignola?
"Sicuramente quella fatta nel Pallavolo Modena e nel Villa D'Oro, storica società di Modena, che mi ha aperto il mondo della serie A maschile.
Successivamente, sono riuscito a farmi notare anche dalla squadra femminile di serie A della medesima società, e qui sono rimasto un po' di più, ricoprendo un ruolo più completo e incisivo.
Ho avuto la possibilità di lavorare a stretto contatto con tecnici professionisti di elevata competenza e spessore. Dopo di che, quando le società hanno cambiato gestione, ho lasciato Modena e ho cominciato a girare sia all'interno della regione che fuori"
Quella a Cerignola è stata la tua prima esperienza al Sud Italia?
"Sì. Ero molto curioso di fare un'esperienza diversa che mi arricchisse anche umanamente. Tra tutte le difficoltà del caso le società del territorio si districano mettendoci molta passione, impegno e organizzazione. E' un movimento in crescita, con un trend sicuramente positivo"
Dopo due stagioni nella Mandwinery Pallavolo Cerignola è arrivato l'esonero. Cosa si è incrinato secondo te, cosa è cambiato rispetto al progetto iniziale?
"Nonostante i risultati complessivamente positivi, alcune visioni differenti sull'andamento della squadra hanno portato ad interrompere la collaborazione".
Ci sono differenze nell'allenare una squadra di pallavolo femminile ed una maschile?
"Sicuramente cambia tutto, e non cambia niente. Alcune dinamiche cambiano necessariamente. Squadre maschili e femminili, per quanto giochino uno sport molto simile, comportano modi di allenare differenti. Ci sono anche esigenze ed obiettivi differenti. Una squadra maschile trova nella forza fisica e nell'atletiticità delle componenti importanti che spesso vanno a sopperire a delle magagne o lacune tecniche. Che invece dovrebbero essere più presenti e solide in una squadra femminile. Cambiano anche i focus di attenzione e la gestione nell'allenamento. C'è un aspetto diverso tra uomini e donne anche rispetto alla competitività. Il ragazzo è più competitivo di natura, cerca di più la sfida in campo e a volte bisogna calmierare questo aspetto, mentre la donna generalmente subisce di più l'errore e la sconfitta. C'è anche un lavoro di tipo psicologico da fare che è diverso tra i due sessi"
Quali sono, secondo te, le prospettive future dell'Udas Pallavolo Cerignola e quali invece tuoi obiettivi personali per il 2025?
"Spero di guidare la squadra ed ottenere gli ottimi traguardi che sicuramente merita, anche per il lavoro svolto nel corso del tempo. Per quanto riguarda i miei obiettivi personali, sto rivedendo alcune cose, in questo momento vivo alla giornata, e non riesco tanto a sbilanciarmi sul futuro".
E Francesco Sgarbi, allenatore di volley da poco alla guida dell'Udas Pallavolo Cerignola, questo lo sa bene.
Con un passato da pallavolista e allenatore in diverse squadre di serie B, è arrivato qui a Cerignola dall'Emilia-Romagna a Luglio del 2023, "corteggiato" a lungo dalla società fucsia ofantina, ben consapevole della sua professionalità e preparazione tecnica.
Dopo un anno e mezzo trascorso nel ruolo di allenatore della Mandwinery Pallavolo Cerignola, a Campionato già cominciato, per Francesco è arrivato l'esonero, che ai più è sembrato un fulmine a ciel sereno. "Con un trend di due sole sconfitte e cinque vittorie messe a segno non mi sembra una decisione lineare", ha dichiarato.
Da poco ha preso il posto dello "storico" Roberto Ferraro al timone della squadra ofantina maschile, che attualmente milita in serie C.
Francesco, qual è stata l'esperienza più importante prima di arrivare a Cerignola?
"Sicuramente quella fatta nel Pallavolo Modena e nel Villa D'Oro, storica società di Modena, che mi ha aperto il mondo della serie A maschile.
Successivamente, sono riuscito a farmi notare anche dalla squadra femminile di serie A della medesima società, e qui sono rimasto un po' di più, ricoprendo un ruolo più completo e incisivo.
Ho avuto la possibilità di lavorare a stretto contatto con tecnici professionisti di elevata competenza e spessore. Dopo di che, quando le società hanno cambiato gestione, ho lasciato Modena e ho cominciato a girare sia all'interno della regione che fuori"
Quella a Cerignola è stata la tua prima esperienza al Sud Italia?
"Sì. Ero molto curioso di fare un'esperienza diversa che mi arricchisse anche umanamente. Tra tutte le difficoltà del caso le società del territorio si districano mettendoci molta passione, impegno e organizzazione. E' un movimento in crescita, con un trend sicuramente positivo"
Dopo due stagioni nella Mandwinery Pallavolo Cerignola è arrivato l'esonero. Cosa si è incrinato secondo te, cosa è cambiato rispetto al progetto iniziale?
"Nonostante i risultati complessivamente positivi, alcune visioni differenti sull'andamento della squadra hanno portato ad interrompere la collaborazione".
Ci sono differenze nell'allenare una squadra di pallavolo femminile ed una maschile?
"Sicuramente cambia tutto, e non cambia niente. Alcune dinamiche cambiano necessariamente. Squadre maschili e femminili, per quanto giochino uno sport molto simile, comportano modi di allenare differenti. Ci sono anche esigenze ed obiettivi differenti. Una squadra maschile trova nella forza fisica e nell'atletiticità delle componenti importanti che spesso vanno a sopperire a delle magagne o lacune tecniche. Che invece dovrebbero essere più presenti e solide in una squadra femminile. Cambiano anche i focus di attenzione e la gestione nell'allenamento. C'è un aspetto diverso tra uomini e donne anche rispetto alla competitività. Il ragazzo è più competitivo di natura, cerca di più la sfida in campo e a volte bisogna calmierare questo aspetto, mentre la donna generalmente subisce di più l'errore e la sconfitta. C'è anche un lavoro di tipo psicologico da fare che è diverso tra i due sessi"
Quali sono, secondo te, le prospettive future dell'Udas Pallavolo Cerignola e quali invece tuoi obiettivi personali per il 2025?
"Spero di guidare la squadra ed ottenere gli ottimi traguardi che sicuramente merita, anche per il lavoro svolto nel corso del tempo. Per quanto riguarda i miei obiettivi personali, sto rivedendo alcune cose, in questo momento vivo alla giornata, e non riesco tanto a sbilanciarmi sul futuro".