Basket
Estasi Udas: vincono Malat e co,ma che derby!
L’Olimpica di un super Darby s’inchina solo nel finale (66-62)
Cerignola - lunedì 7 marzo 2016
16.21
E' stato un derby bellissimo, entusiasmante, incerto sino all'ultimo minuto dell'ultimo quarto, con le due squadre a darsi battaglia. Ha vinto l'Allianz 66-62 in volata, ma possiamo affermare, che è stata una notte magica per entrambe: buona, buonissima Olimpica, quasi sempre in vantaggio, trascinata da una difesa (a uomo) solida e da un Darby in versione superman; spietata Udas, mai doma, brava a rincorrere e a restare sempre incollata alla partita, piazzando gli acuti decisivi con il solito Malat.
Che la serata fosse di quelle speciali, lo si è intuito sin dall'ingresso sul parquet delle due squadre. Coreografia degna di ben altri palcoscenici: nei palloncini bianco azzurri, negli striscioni e nelle bandierine gialloblu c'è tanto orgoglio e senso di appartenenza. Un tifo da brividi, incessante, che ha caricato i 10 uomini in campo e non solo. L'Olimpica parte a razzo: dopo l'affondo di Serazzi, Darby fa capire a tutti che è in forma e che la serata sarà una di quella da ricordare. Due triple consecutive dell'americano a cui fa seguito quella di De Giorgio portano i gialloblu sull'11-2. Partenza shock, il presidente Saracino non sta nella pelle mentre coach Marinelli è costretto al time-out. La partita è subito velocissima, senza un'attimo di pausa. Coach Gesmundo telecomanda i suoi, chiamando a gran voce la difesa a uomo, che nulla può sullo spettacolo offerto da Malat: assist in corsa, dietro la schiena (sembrava avesse gli occhi anche dietro) per l'accorrente Voss che realizza il 10-15. Darby non ci sta e risponde con la terza tripla in meno di otto minuti. 10-18. Poi sulla sirena, Ulano si traveste da Steph Curry e serve la gemma della serata: canestro da più di metà campo, per il più classico dei buzzer beatter. 19-20. Nel secondo quarto, la gara diventa più maschia, fisica. Ne fa le spese lo spettacolo, con il punteggio che resta basso. Darby continuare a tartassare il canestro biancoazzurro prima con la solita tripla e poi in contropiede, dopo aver recuperato palla nella sua area. Teofilo e Bacchini accompagnano l'americano a referto, mentre in casa Udas dopo una grande tripla del giovane Cipri, sono i soliti noti Malat e Marchetti a far la differenza. 32-32 all'intervallo lungo: il derby è ancora lungo e tutto da giocare.
Il secondo tempo inizia a suon di triple: Darby va di fioretto e continua il suo personalissimo show. 33-36. Tredici risponde per il pari 36; Teofilo non è da meno e segna prima da tre e, pochi secondi più tardi, conclude un grande uno-due con Darby. 36-42. La difesa orchestrata da coach Gesmundo sembra perfetta. Ma l'Allianz prova ad aprire le maglie avversarie con una veloce circolazione palla, che porta a canestro Voss nel pitturato e Malat a rimbalzo. Gara sempre in equilibrio, e quarto concluso con il canestro, in affondo sulla sirena, di Tredici per il 50-49. Gli ultimi dieci minuti sono scoppiettanti. Apre le danze Darby dopo ben 2 minuti senza canestri, prima che allo stesso americano, venga annullata una bellissima schiacciata per infrazione di passi. Poteva essere il canestro del più 3 e invece, l'Olimpica passa sul meno 4 in meno di un minuto, trafitta dalla prima delle due fondamentali triple finali di Malat. 51-55. I ritmi sono frenetici, nessuna delle due squadre vuole perdere: i tanti falli e i zero canestri fino 4 minuti e 46 secondi dal termine ne sono la dimostrazione. Darby segna i due liberi, ma Malat decide di diventare decisivo e realizza prima la tripla e poi il canestro del 60-55 che fa impazzire il pubblico udassino. Darby, uscito soltanto una volta nel corso del secondo quarto, comincia ad accusare la stanchezza. De Giorgio prova ad accendere la speranza con il canestro del 60-57 ma è Marchetti a sentenziare l'Olimpica e mettere la cera lacca sul derby. Finisce 66-62, festa grande Udas sugli spalti e sul parquet per il secondo derby stagionale portato a casa. Ma l'Olimpica di un gran Darby e un bravissimo Gesmundo non ha per niente sfigurato.
Spettacolo, adrenalina e gran basket. E' il caso di dire: onore ai vincitori ma anche ai vinti.
Che la serata fosse di quelle speciali, lo si è intuito sin dall'ingresso sul parquet delle due squadre. Coreografia degna di ben altri palcoscenici: nei palloncini bianco azzurri, negli striscioni e nelle bandierine gialloblu c'è tanto orgoglio e senso di appartenenza. Un tifo da brividi, incessante, che ha caricato i 10 uomini in campo e non solo. L'Olimpica parte a razzo: dopo l'affondo di Serazzi, Darby fa capire a tutti che è in forma e che la serata sarà una di quella da ricordare. Due triple consecutive dell'americano a cui fa seguito quella di De Giorgio portano i gialloblu sull'11-2. Partenza shock, il presidente Saracino non sta nella pelle mentre coach Marinelli è costretto al time-out. La partita è subito velocissima, senza un'attimo di pausa. Coach Gesmundo telecomanda i suoi, chiamando a gran voce la difesa a uomo, che nulla può sullo spettacolo offerto da Malat: assist in corsa, dietro la schiena (sembrava avesse gli occhi anche dietro) per l'accorrente Voss che realizza il 10-15. Darby non ci sta e risponde con la terza tripla in meno di otto minuti. 10-18. Poi sulla sirena, Ulano si traveste da Steph Curry e serve la gemma della serata: canestro da più di metà campo, per il più classico dei buzzer beatter. 19-20. Nel secondo quarto, la gara diventa più maschia, fisica. Ne fa le spese lo spettacolo, con il punteggio che resta basso. Darby continuare a tartassare il canestro biancoazzurro prima con la solita tripla e poi in contropiede, dopo aver recuperato palla nella sua area. Teofilo e Bacchini accompagnano l'americano a referto, mentre in casa Udas dopo una grande tripla del giovane Cipri, sono i soliti noti Malat e Marchetti a far la differenza. 32-32 all'intervallo lungo: il derby è ancora lungo e tutto da giocare.
Il secondo tempo inizia a suon di triple: Darby va di fioretto e continua il suo personalissimo show. 33-36. Tredici risponde per il pari 36; Teofilo non è da meno e segna prima da tre e, pochi secondi più tardi, conclude un grande uno-due con Darby. 36-42. La difesa orchestrata da coach Gesmundo sembra perfetta. Ma l'Allianz prova ad aprire le maglie avversarie con una veloce circolazione palla, che porta a canestro Voss nel pitturato e Malat a rimbalzo. Gara sempre in equilibrio, e quarto concluso con il canestro, in affondo sulla sirena, di Tredici per il 50-49. Gli ultimi dieci minuti sono scoppiettanti. Apre le danze Darby dopo ben 2 minuti senza canestri, prima che allo stesso americano, venga annullata una bellissima schiacciata per infrazione di passi. Poteva essere il canestro del più 3 e invece, l'Olimpica passa sul meno 4 in meno di un minuto, trafitta dalla prima delle due fondamentali triple finali di Malat. 51-55. I ritmi sono frenetici, nessuna delle due squadre vuole perdere: i tanti falli e i zero canestri fino 4 minuti e 46 secondi dal termine ne sono la dimostrazione. Darby segna i due liberi, ma Malat decide di diventare decisivo e realizza prima la tripla e poi il canestro del 60-55 che fa impazzire il pubblico udassino. Darby, uscito soltanto una volta nel corso del secondo quarto, comincia ad accusare la stanchezza. De Giorgio prova ad accendere la speranza con il canestro del 60-57 ma è Marchetti a sentenziare l'Olimpica e mettere la cera lacca sul derby. Finisce 66-62, festa grande Udas sugli spalti e sul parquet per il secondo derby stagionale portato a casa. Ma l'Olimpica di un gran Darby e un bravissimo Gesmundo non ha per niente sfigurato.
Spettacolo, adrenalina e gran basket. E' il caso di dire: onore ai vincitori ma anche ai vinti.