Basket
Ecolav Fertech Olimpica: vittoria emozionante sulla Juve Trani (75-68).
Un Romano da urlo guida i suoi alla rimonta. Il play: “Qui sono a casa. Sentire tutto il pubblico acclamare il mio nome mi ha davvero emozionato”
Cerignola - domenica 11 ottobre 2015
22.09
Quella partita che sembrava scivolare via, quarto dopo quarto. Che fosse stata dura per Bacchini e compagni lo si sapeva. Il Trani di coach Scoccimarro è un avversario temibile, compatto, forte, guidato dal play De La Cruz, vera spina nel fianco per la difesa ofantina. L'italo cubano, in compagnia di Onetto, guida i suoi al mini break di dieci con cui si conclude il primo quarto (15-25). Nel secondo periodo l'Olimpica prova a rincorrere gli avversari, sbagliando per eccesso di foga sotto canestro tiri importanti. Ma Bacchini, Spud e Barreiro segnano canestri che permettono ai giallolbu di restare attaccati alla gara. 31-36 all'intervallo lungo. La partita deve ancora accendersi. Alla ripresa, è sempre la Juve Trani ad avere il controllo. De La Cruz inventa giocate e a turno Orlando, Liso e Mazzilli colpiscono. Gli ofantini non ci stanno. Romano comincia a prendere le misure e a scaldare la mano segnando la tripla del 37-42. Poi è Bacchini a pennellare prima sul canestro e ad offrire poi l'assist a Spud Walker del 43-46. Gli ospiti però, tra la fine del terzo periodo e l'inizio del quarto, infilano un mini break di dieci punti che sembra quella decisivo: 43-53. Coach Gesmundo chiama a rapporto la squadra. Lui continua a crederci "le partite si perdono solo al suono della sirena. Ero sicuro che oggi avremmo fatto una grande gara" e riesce a trasmettere questa sua convinzione alla squadra. De Giorgio, un po' in ombra fino a quel momento, diventa un fattore. Il numero 7 gialloblu infila 7 punti consecutivi che sono d'antipasto al Romano show. Bacchini s'invola in contropiede e lascia la palla a Romano. Il play, tutto solo, prende la mira e tira. Solo nailon, tripla. E una. Poi, con un palleggio, arresto e tiro segna il canestro del 55-55. Prima di inventare altre due triple, quelle del +5, che fanno impazzire tutto il palazzetto, la panchina gialloblu, il presidente Saracino e coach Gesmundo. "Devo dire la verità –confessa il giovane play – sentire tutto il pubblico che acclamava il mio nome mi ha davvero emozionato". Per il Trani è una doccia fredda, una mazzata. Gli ospiti ci provano con Onetto e Liso ma la premiata ditta Bacchini-Spud mantiene l'Olimpica sul 72-66, che diventerà 75-68 finale.
Vince l'Olimpica e al suono della sirena: gioia, abbracci e la meritata festa. "Adesso – afferma il coach - bisogna continuare ad essere umili e a lavorare. La nostra è una squadra che deve sempre lavorare al massimo dell'intensità e questa partita è stata la dimostrazione. Ci tenevo tantissimo a vincerla. Serviva per dare un segnale al campionato, a noi stessi e a tutti. Oggi bisognava far capire che a Ceringola, contro l'Olimpica, se vuoi vincere devi lavorare tre volte quello che fai di solito. Questa sarà il nostro diktat che manterremo fino alla fine del campionato". Messaggio recepito: la squadra comincia a divertirsi un sacco e a sognare.