Calcio
Danilo Quarto sul Campionato di serie C: “Di alcuni giocatori sentiremo parlare, come Carnevale del Cerignola”
L’ex Presidente dell’Audace traccia un bilancio complessivo con uno sguardo particolare ai gialloblù
Cerignola - domenica 19 maggio 2024
8.06
Il Campionato di serie C visto con gli occhi di un tecnico esperto come Danilo Quarto: l'ex Presidente dell'Audace Cerignola ha espresso alcune considerazioni sulle squadre che si sono particolarmente distinte durante il percorso calcistico di questa stagione.
Tra conferme e novità il Campionato di serie C 2023-24 ha regalato momenti emozionanti. Ci daresti un parere da tecnico su ciò che hai visto sui campi da gioco?
"Nel girone A il Mantova di Mister Possanzini ha dominato, giocando un gran calcio nel proprio girone che è stato davvero difficile, con realtà come il Padova, il Vicenza, la Triestina, tutte abituate a campionati più importanti che da diversi anni cercano di salire, accompagnate da un pubblico caloroso.
A Gennaio, nello scontro diretto il Mantova è andato a Padova imponendo un secco 0-5, un risultato che ha dato una linfa decisiva per il proseguo al vertice e la rispettiva vittoria del campionato.
Lascano alla Triestina si è confermato ancora una volta un lusso per la categoria, è un attaccante che vede la porta come pochi, merita una B importante.
Per quel che riguarda il girone B, il Cesena con un Manuzzi sempre pieno ha realizzato un'autentica cavalcata in solitaria, trascinata da Christian Shpendi, ragazzo che seguo con attenzione sin dal settore giovanile. E' un giovane albanese che ha la cittadinanza italiana. Non capisco cosa si aspetti a convocarlo in Nazionale per attribuirgli lo status di atleta italiano. Rischiamo di farcelo strappare via dalla Nazionale albanese.
Arriviamo al girone C, quello sicuramente più combattuto, che ha visto ai nastri di partenza come favorite le squadre dell'Avellino, Catania, Crotone, Benevento. A spuntarla è stata la Juve Stabia, dove il Ds Lovisa ha puntato molto sui giovani, trascinati da un altro mio pupillo, Adorante, giocatore che avrei voluto portare a Cerignola (all'epoca al Messina, ma di proprietà del Parma). Un giocatore di livello assoluto.
L'Avellino ha cambiato marcia dall'arrivo di Mister Pazienza ed il suo staff, che hanno portato nuovi concetti di gioco ed intensità ad una squadra che prima del suo avvento navigava in zona play-out. Secondo me sarà questa la squadra da battere nei Play-Off, e mi auguro che Pazienza ed il suo staff raggiungano l'obiettivo. Inoltre a fare la differenza in questa squadra c'è sicuramente Patierno, che come sempre ha dimostrato di essere un giocatore decisivo per ogni società"
L'Audace Cerignola si è classificata al settimo posto, dopo aver disputato la prima fase dei Play-Off. Un ottimo traguardo, che ha riscattato un inizio di campionato non proprio strepitoso. Che tipo di squadra hai visto quest'anno, quali sono le tue considerazioni alla luce dei risultati ottenuti?
"Per il secondo anno consecutivo si sono raggiunti i Play-Off. Nel periodo in cui era guidata da Tisci la squadra soffriva un po' di "pariggite", e non mi ha impressionato più di tanto. Ma con Mister Raffaele l'Audace ha cambiato marcia, è diventata più viva, più corta nei reparti, arrivava alla porta con più facilità. Ho visto una squadra che andava su ogni campo con la voglia di vincere. Elio Di Toro anche quest'anno ha fatto un gran lavoro, confermando un blocco che già aveva fatto bene lo scorso anno.
Mi dispiace per il poco minutaggio di Malcore, per il quale suppongo a malincuore che ormai si sia chiuso un cerchio. Giancarlo è il Cerignola, e secondo me meritava più spazio e più rispetto, ma sicuramente Raffaele avrà avuto i suoi validi motivi a preferirgli Vuthaj, soprattutto nei match più delicati.
E' stato un altro anno straordinario per Mattia Tascone, c'è stata una grande crescita per D'Andrea. E che dire di Galo Capomaggio, ormai per lui ho sprecato gli aggettivi. Spero solo di vederlo presto giocare in serie A"
Il futuro dell'Audace Cerignola: da tecnico esperto di calcio quali potrebbero essere, secondo te, le prospettive di questa squadra nella prossima stagione?
"Il Cerignola per me ha tutte le possibilità di pensare a fare il salto di categoria: dipenderà dalla società, e dal futuro di Di Toro, che penso possa essere in ottica anche di serie B.
Di sicuro bisognerà fare a meno di pedine che in questi anni hanno dato tanto, e non sarà facile sostituire Capomaggio se dovesse salire di categoria, e Malcore se non si decidesse più di proseguire.
Io punterei sempre su una spina dorsale importante, più giovani con fame e gamba.
E poi perché no… farei uno sforzo economico per riportare in C una bandiera gialloblù come Nicola Loiodice, che può fare la serie C ad occhi chiusi, e dare ulteriore entusiasmo ad un popolo ed un pubblico favoloso come quello giallo blu"
Il Campionato di serie C è una vetrina importante per giocatori giovani che vogliono fare il salto di categoria. Secondo te quali sono i calciatori che si sono particolarmente distinti durante la stagione, e che quindi potremmo presto ritrovare in categorie superiori?
"I giovani di cui sentiremo parlare in un prossimo futuro potrebbero essere: Adorante (Juve Stabia), Shpendi (Cesena), Carnevale (Cerignola), Carfora (Benevento), Radaelli (Mantova), Ruocco (Torres)"
Tra conferme e novità il Campionato di serie C 2023-24 ha regalato momenti emozionanti. Ci daresti un parere da tecnico su ciò che hai visto sui campi da gioco?
"Nel girone A il Mantova di Mister Possanzini ha dominato, giocando un gran calcio nel proprio girone che è stato davvero difficile, con realtà come il Padova, il Vicenza, la Triestina, tutte abituate a campionati più importanti che da diversi anni cercano di salire, accompagnate da un pubblico caloroso.
A Gennaio, nello scontro diretto il Mantova è andato a Padova imponendo un secco 0-5, un risultato che ha dato una linfa decisiva per il proseguo al vertice e la rispettiva vittoria del campionato.
Lascano alla Triestina si è confermato ancora una volta un lusso per la categoria, è un attaccante che vede la porta come pochi, merita una B importante.
Per quel che riguarda il girone B, il Cesena con un Manuzzi sempre pieno ha realizzato un'autentica cavalcata in solitaria, trascinata da Christian Shpendi, ragazzo che seguo con attenzione sin dal settore giovanile. E' un giovane albanese che ha la cittadinanza italiana. Non capisco cosa si aspetti a convocarlo in Nazionale per attribuirgli lo status di atleta italiano. Rischiamo di farcelo strappare via dalla Nazionale albanese.
Arriviamo al girone C, quello sicuramente più combattuto, che ha visto ai nastri di partenza come favorite le squadre dell'Avellino, Catania, Crotone, Benevento. A spuntarla è stata la Juve Stabia, dove il Ds Lovisa ha puntato molto sui giovani, trascinati da un altro mio pupillo, Adorante, giocatore che avrei voluto portare a Cerignola (all'epoca al Messina, ma di proprietà del Parma). Un giocatore di livello assoluto.
L'Avellino ha cambiato marcia dall'arrivo di Mister Pazienza ed il suo staff, che hanno portato nuovi concetti di gioco ed intensità ad una squadra che prima del suo avvento navigava in zona play-out. Secondo me sarà questa la squadra da battere nei Play-Off, e mi auguro che Pazienza ed il suo staff raggiungano l'obiettivo. Inoltre a fare la differenza in questa squadra c'è sicuramente Patierno, che come sempre ha dimostrato di essere un giocatore decisivo per ogni società"
L'Audace Cerignola si è classificata al settimo posto, dopo aver disputato la prima fase dei Play-Off. Un ottimo traguardo, che ha riscattato un inizio di campionato non proprio strepitoso. Che tipo di squadra hai visto quest'anno, quali sono le tue considerazioni alla luce dei risultati ottenuti?
"Per il secondo anno consecutivo si sono raggiunti i Play-Off. Nel periodo in cui era guidata da Tisci la squadra soffriva un po' di "pariggite", e non mi ha impressionato più di tanto. Ma con Mister Raffaele l'Audace ha cambiato marcia, è diventata più viva, più corta nei reparti, arrivava alla porta con più facilità. Ho visto una squadra che andava su ogni campo con la voglia di vincere. Elio Di Toro anche quest'anno ha fatto un gran lavoro, confermando un blocco che già aveva fatto bene lo scorso anno.
Mi dispiace per il poco minutaggio di Malcore, per il quale suppongo a malincuore che ormai si sia chiuso un cerchio. Giancarlo è il Cerignola, e secondo me meritava più spazio e più rispetto, ma sicuramente Raffaele avrà avuto i suoi validi motivi a preferirgli Vuthaj, soprattutto nei match più delicati.
E' stato un altro anno straordinario per Mattia Tascone, c'è stata una grande crescita per D'Andrea. E che dire di Galo Capomaggio, ormai per lui ho sprecato gli aggettivi. Spero solo di vederlo presto giocare in serie A"
Il futuro dell'Audace Cerignola: da tecnico esperto di calcio quali potrebbero essere, secondo te, le prospettive di questa squadra nella prossima stagione?
"Il Cerignola per me ha tutte le possibilità di pensare a fare il salto di categoria: dipenderà dalla società, e dal futuro di Di Toro, che penso possa essere in ottica anche di serie B.
Di sicuro bisognerà fare a meno di pedine che in questi anni hanno dato tanto, e non sarà facile sostituire Capomaggio se dovesse salire di categoria, e Malcore se non si decidesse più di proseguire.
Io punterei sempre su una spina dorsale importante, più giovani con fame e gamba.
E poi perché no… farei uno sforzo economico per riportare in C una bandiera gialloblù come Nicola Loiodice, che può fare la serie C ad occhi chiusi, e dare ulteriore entusiasmo ad un popolo ed un pubblico favoloso come quello giallo blu"
Il Campionato di serie C è una vetrina importante per giocatori giovani che vogliono fare il salto di categoria. Secondo te quali sono i calciatori che si sono particolarmente distinti durante la stagione, e che quindi potremmo presto ritrovare in categorie superiori?
"I giovani di cui sentiremo parlare in un prossimo futuro potrebbero essere: Adorante (Juve Stabia), Shpendi (Cesena), Carnevale (Cerignola), Carfora (Benevento), Radaelli (Mantova), Ruocco (Torres)"