Calcio
Curci: "L'ho fatto per amore dei tifosi"
Il commercialista carapellese spiega i motivi dell'allargamento di quote societarie in seno al Foggia Calcio. "L'ho fatto per amore"
5 Reali Siti - martedì 21 giugno 2016
8.12
Nella serata di domenica il Foggia Calcio ha riconfermato il tecnico della stagione uscente, Roberto De Zerbi e annunciato novità anche a livello societario. In questi movimenti di quote societarie, infatti, il Foggia Calcio è diventato una "cosa a due" tra i fratelli Sannella (precedentemente al 70%) e il commercialista Massimo Curci. Nativo di Carapelle, Curci è entrato nella società calcistica foggiana nell'estate scorsa, trascinato dentro da un forte entusiasmo e da una passione per i colori rossoneri. Entrò con il 10% delle quote e con tanta voglia di mettersi in gioco in un ambiente nuovo, aldilà di ogni aspetto lavorativo personale (è un commercialista), e di esperienza ne ha fatta. Subito tra i grandi con il suo Foggia, anche se con una piccola quota. Ora il passo avanti. Prende il 20% lasciato libero dai dimissionari ex soci Tiso e Leccese e acquisisce un'altra quota del 20% dai fratelli Sannella. Il Foggia Calcio, quindi, è una cosa "fifty-fifty" proprio tra i Sannella e Curci.
"Sono felice di questa scelta fatta", ammette Curci. "L'ho fatto con il cuore, so che ci sarà un notevole esborso di denaro, ma ne vale la pena per questa città. L'ho fatto anche perchè punto in alto, a vincere, ed è giusto che sia così". Un atto d'amore, insomma, verso una città ed una squadra di calcio che ora è più sua; dal 10 al 50% cambia tantissimo, soprattutto a livello decisionale, si attendono, ora, gli uomini di Curci in società. Infine il pensiero per la sua città natale, Carapelle, che gli è stata vicino in ogni passaggio dall'inizio di questa avventura: "Vorrei che ogni carapellese, mio concittadino, fosse fiero di quanto fatto da me. Tutto questo è importante anche per la nostra terra".
"Sono felice di questa scelta fatta", ammette Curci. "L'ho fatto con il cuore, so che ci sarà un notevole esborso di denaro, ma ne vale la pena per questa città. L'ho fatto anche perchè punto in alto, a vincere, ed è giusto che sia così". Un atto d'amore, insomma, verso una città ed una squadra di calcio che ora è più sua; dal 10 al 50% cambia tantissimo, soprattutto a livello decisionale, si attendono, ora, gli uomini di Curci in società. Infine il pensiero per la sua città natale, Carapelle, che gli è stata vicino in ogni passaggio dall'inizio di questa avventura: "Vorrei che ogni carapellese, mio concittadino, fosse fiero di quanto fatto da me. Tutto questo è importante anche per la nostra terra".