Calcio
Cuore e passione: ecco gli ultras 84 dell’Audace Cerignola
Intervista al gruppo ultras gialloblu, tra progetti presenti e futuri passando per la questione Monterisi e la nuova stagione ormai alle porte.
Cerignola - giovedì 27 agosto 2015
13.50
Cuore (tanto) e passione (sconfinata). Sono queste le parole chiave che da sempre contraddistinguono il gruppo ultras 1984 dell'Audace Cerignola. Tifosi di tutte l'età, untiti dalla stessa passione e dagli stessi colori, quelli gialloblu, portatori di gioie e dolori. Perché negli anni, gli ultras hanno vissuto domeniche importanti, come quella del 10 aprile 2011, giorno dello spareggio promozione per la serie D contro il Martina "è arrivata la sconfitta è vero – dichiarano in esclusiva alcuni rappresentanti del gruppo ultras – ma è stata una domenica per certi versi storica. Avevamo l'adrenalina al massimo e abbiamo portato a Bitonto circa 4 mila persone, nonostante le temperature altissime. Questo fa capire cosa significa il calcio a Cerignola" ma anche giornate nere, di quelle da dimenticare, come quando "a causa del ricorso sbagliato post Rieti e la mancata iscrizione al campionato d'Eccellenza, siamo rimasti un anno senza calcio".
Nonostante tutto però (e per un ultras un anno senza calcio pesa), la passione non è mai diminuita, anzi. Si è voltato pagina e, con l'avvento della famiglia Grieco, cominciato a scrivere una nuova storia: "Dopo le tante delusioni, i tanti spareggi persi, la mancata iscrizione all'Eccellenza e l'anno senza calcio serviva una scossa, un cambiamento che ha portato prontamente la famiglia Grieco. Con loro abbiamo sposato un nuovo progetto, quello di ripartire dai campi di prima categoria (erano anni che non vedevamo stadi del genere) e ora difficilmente ci fermeremo". La famiglia Grieco quindi come emblema del nuovo corso Audace. Quel percorso intrapreso in cui sognare diventa più che lecito: "Per la famiglia Grieco quella del calcio è un esperienza nuova. C'è tanta ambizione, voglia di far bene e i fatti lo dimostrano. Portare ad esempio la squadra in ritiro a Campitello vuol dire tanto, significa che si vuol portare il calcio ad alti livelli. Noi come ultras crediamo molto in questo progetto vincente, in cui si vuol crescere passo dopo passo con l'apporto sempre eccellente della società". Il sogno, nemmeno tanto nascosto, è portare la squadra in Lega Pro e magari vederla giocare su un campo tutto nuovo. Già (!) lo stadio: altra questione su cui i tifosi si sono sempre battuti. "Ci aspettiamo che la famiglia Grieco e la nuova amministrazione possano collaborare per creare una struttura a norma, che rappresenti quelli che sono i progetti futuri della società. Il presidente sta facendo tanto e forse anche di più per quelle che sono le categoria in cui abbiamo giocato e giocheremo. Ad oggi la struttura del Monterisi è fatiscente, non a norma e rappresenta quelle che potevano essere le strutture calcistiche di un secolo fa. Oggi, una città come Cerignola, merita ed esige una nuova struttura, anche polivalente. Se questo non avverrà, la famiglia Grieco difficilmente proseguirà nel progetto perché crediamo sarebbe autolesionista portare la squadra in categorie superiori e non avere uno stadio dove poter giocare. Per questo, noi come tifosi, ci aspettiamo una grande collaborazione da parte dell'amministrazione". Una speranza, insomma, più che un sogno ben chiara e delineata nel mondo ultras.
Ma quali saranno gli obiettivi futuri? "Il nostro obiettivo è quello di avere un impronta sempre più ultras. Cosa significa essere ultras? Avere un modo di vivere, di pensare e di fare che ci possa distinguere dal tifoso comune. Noi, dodici mesi all'anno, 365 giorni su 365, siamo mossi da una passione viscerale legata a tutto quello che concerne la società, la squadra e il campo. Per cui l'ultras deve essere una persona molto critica, avente come un unico fine sempre e solo la squadra, con la consapevolezza che, se c'è da contestare quando qualcosa a livello societario e calcistico non va, noi siamo e saremo i primi a farlo".
Capitolo squadra: oggi termina il ritiro di Campitello Matese e, lo scorso weekend, il gruppo ultras 84 ha raggiunto la truppa di mister Gallo: "Abbiamo trovato una squadra molto motivata e concentrata che ha lavorato tanto, da veri professionisti. La nostra sensazione è quella di avere già il titolo della Promozione in mano. Noi siamo così, molto presuntuosi, queste categorie non ci competono e crediamo che il campionato di Promozione deve essere solo un passaggio".
Intanto, dopo la promessa più che scontata "come accade ormai da tanti anni, seguiremo la squadra ovunque", domenica 30 agosto, alle ore 21, in Piazza Matteotti, ci sarà la presentazione ufficiale dell'Audace Cerignola 2015/2016. Un ulteriore occasione per far sentire affetto e vicinanza a Dipasquale e compagni: "Speriamo ci possa essere una grande partecipazione da parte di tutta la cittadinanza perché questo è un altro elemento cardine del progetto Grieco: far appassionare l'intera popolazione alla squadra della città". Un invito che si lega al leitmotiv che smuove gli ultras: quella passione che va oltre ogni confine, oltre ogni sconfitta, oltre ogni ostacolo. La stagione è ormai alle porte, il gruppo ultras 84 c'è, è motivato e ha voglia di cominciare. Appuntamento a domenica, per il primo bagno di folla stagionale.
Nonostante tutto però (e per un ultras un anno senza calcio pesa), la passione non è mai diminuita, anzi. Si è voltato pagina e, con l'avvento della famiglia Grieco, cominciato a scrivere una nuova storia: "Dopo le tante delusioni, i tanti spareggi persi, la mancata iscrizione all'Eccellenza e l'anno senza calcio serviva una scossa, un cambiamento che ha portato prontamente la famiglia Grieco. Con loro abbiamo sposato un nuovo progetto, quello di ripartire dai campi di prima categoria (erano anni che non vedevamo stadi del genere) e ora difficilmente ci fermeremo". La famiglia Grieco quindi come emblema del nuovo corso Audace. Quel percorso intrapreso in cui sognare diventa più che lecito: "Per la famiglia Grieco quella del calcio è un esperienza nuova. C'è tanta ambizione, voglia di far bene e i fatti lo dimostrano. Portare ad esempio la squadra in ritiro a Campitello vuol dire tanto, significa che si vuol portare il calcio ad alti livelli. Noi come ultras crediamo molto in questo progetto vincente, in cui si vuol crescere passo dopo passo con l'apporto sempre eccellente della società". Il sogno, nemmeno tanto nascosto, è portare la squadra in Lega Pro e magari vederla giocare su un campo tutto nuovo. Già (!) lo stadio: altra questione su cui i tifosi si sono sempre battuti. "Ci aspettiamo che la famiglia Grieco e la nuova amministrazione possano collaborare per creare una struttura a norma, che rappresenti quelli che sono i progetti futuri della società. Il presidente sta facendo tanto e forse anche di più per quelle che sono le categoria in cui abbiamo giocato e giocheremo. Ad oggi la struttura del Monterisi è fatiscente, non a norma e rappresenta quelle che potevano essere le strutture calcistiche di un secolo fa. Oggi, una città come Cerignola, merita ed esige una nuova struttura, anche polivalente. Se questo non avverrà, la famiglia Grieco difficilmente proseguirà nel progetto perché crediamo sarebbe autolesionista portare la squadra in categorie superiori e non avere uno stadio dove poter giocare. Per questo, noi come tifosi, ci aspettiamo una grande collaborazione da parte dell'amministrazione". Una speranza, insomma, più che un sogno ben chiara e delineata nel mondo ultras.
Ma quali saranno gli obiettivi futuri? "Il nostro obiettivo è quello di avere un impronta sempre più ultras. Cosa significa essere ultras? Avere un modo di vivere, di pensare e di fare che ci possa distinguere dal tifoso comune. Noi, dodici mesi all'anno, 365 giorni su 365, siamo mossi da una passione viscerale legata a tutto quello che concerne la società, la squadra e il campo. Per cui l'ultras deve essere una persona molto critica, avente come un unico fine sempre e solo la squadra, con la consapevolezza che, se c'è da contestare quando qualcosa a livello societario e calcistico non va, noi siamo e saremo i primi a farlo".
Capitolo squadra: oggi termina il ritiro di Campitello Matese e, lo scorso weekend, il gruppo ultras 84 ha raggiunto la truppa di mister Gallo: "Abbiamo trovato una squadra molto motivata e concentrata che ha lavorato tanto, da veri professionisti. La nostra sensazione è quella di avere già il titolo della Promozione in mano. Noi siamo così, molto presuntuosi, queste categorie non ci competono e crediamo che il campionato di Promozione deve essere solo un passaggio".
Intanto, dopo la promessa più che scontata "come accade ormai da tanti anni, seguiremo la squadra ovunque", domenica 30 agosto, alle ore 21, in Piazza Matteotti, ci sarà la presentazione ufficiale dell'Audace Cerignola 2015/2016. Un ulteriore occasione per far sentire affetto e vicinanza a Dipasquale e compagni: "Speriamo ci possa essere una grande partecipazione da parte di tutta la cittadinanza perché questo è un altro elemento cardine del progetto Grieco: far appassionare l'intera popolazione alla squadra della città". Un invito che si lega al leitmotiv che smuove gli ultras: quella passione che va oltre ogni confine, oltre ogni sconfitta, oltre ogni ostacolo. La stagione è ormai alle porte, il gruppo ultras 84 c'è, è motivato e ha voglia di cominciare. Appuntamento a domenica, per il primo bagno di folla stagionale.