Basket
Castellano Udas: Sbancata anche Fabriano, 55-68 per la truppa di coach Marinelli
Vetta della classifica riconquistata, adesso la B passa da Lamezia
Cerignola - lunedì 29 maggio 2017
19.02 Comunicato Stampa
Talento e mentalità da grande squadra per la Castellano Udas che, appena sette giorni dopo la sconfitta casalinga contro la Janus Fabriano, restituisce la visita ai vice-campioni delle Marche sfoderando una prestazione di categoria superiore.
Entrambi i coaches mantengono inalterati i quintetti di partenza di gara 3, per cui Aniello parte con Bugionovo, Nedwick, Pandolfi, Quercia e Piloni, mentre il suo collega Marinelli risponde con Romano, Gambarota, Marchetti , Scarponi e Leo.
Il timore di una partenza dilagante da parte dei padroni di casa svanisce già nei primissimi minuti della gara. La Janus insiste con un pick & roll alto per favorire Nedwick e Bugionovo in seconda battuta, ma lo schema ha buon esito solo finchè Marchetti o Scarponi non prendono le misure, accettando il cambio di marcatura ed aiutando la chiusura sul rollante.
Sul versante d'attacco udassino, invece, tiene banco la prestazione ancora una volta maestosa di Gambarota, appena oscurata da una preoccupante imprecisione dalla lunetta. La guardia barlettana, infatti, letteralmente martella la difesa marchigiana con penetrazioni fulminee per vie centrali che costringono all'interdizione fallosa sistematica l'intera difesa. E dove non basta Gambarota, arriva la precisione chirurgica di Ivan Scarponi, in una tipica 'Scarponi-night'. L'ala romana sfrutta a dovere gli ampi spazi creati da Gambarota e Marchetti, e, protetto dai blocchi efficacissimi di Leo, inizia il suo personalissimo show che lo porterà alla candidatura più credibile di MVP della serata.
Nedwick ha movenze feline che impegnano e non poco la difesa pugliese, ma il grande lavoro di Leo su Tarolis e di Romano (e poi di Cota) su Bugionovo inizia a fruttare dividendi pesanti.
Sulla base di un sostanziale equilibrio si apre quindi il secondo quarto. Fabriano va a subito a segno con Pandolfi, poi la difesa udassina, intelligente e combattiva come mai si era visto in questa fase nazionale, sigilla le fonti del gioco avversario fino ad una assoluta sterilità protrattasi per diversi minuti.
Se la difesa è praticamente impenetrabile, l'attacco udassino mantiene invece una buona continuità realizzativa che consente agli ospiti di mettere a segno il primo serio allungo della partita.
Le soluzioni offensive cerignolane mostrano una variegata gamma di opzioni, tutte ottimamente sfruttate dall'intero quintetto. Leo, Gambarota, Scarponi e Tredici, seguiti da Ulano con una bomba da urlo, mandano gli ospiti su un più nove contenuto solo nel finale da una triplice gita in lunetta di Bugionovo e da un uno su due di Nedwick ancora dalla linea della carità. A metà gara siamo sul 24-31.
La ripresa dovrebbe incominciare con i 'cartai' all'arrembaggio, e la doppia segnatura di Piloni sembra confermare le aspettative del pubblico di casa, ma la reazione di Cota, Gambarota e Scarponi è veemente e decisa. Tarolis, chiuso con sapienza da Leo, non riesce a mordere dal pittato come in gara 3, e Bugionovo trova sistematicamente le mani di Romano e Cota ad imbrogliargli le idee. Il risultato è che nel momento di massimo sforzo dei marchigiani, viene ancora fuori la Castellano Udas che allunga ulteriormente con Scarponi e Tredici, anch'egli in autentica serata di grazia.
Ultimi dieci minuti veramente eccellenti per la Castellano Udas. Se Pandolfi e Nedwick sfoderano le rispettive doti dalla distanza nel tentativo di riaprire i giochi, il capitano udassino risponde con il carattere e l'esperienza del grande, spronato dal pubblico giunto numerosissimo da Cerignola. Le sue segnature pesanti, seguite da un'ulteriore tripla di Marchetti, ristabiliscono le distanze ed anzi rilanciano ben oltre la doppia cifra il vantaggio biancazzurro. Nedwick non ci sta e da par suo prende la squadra sulle spalle mettendosi in proprio prima che gli avversari divengano imprendibili. Ma alla point-guard americana si oppongono prima Leo e poi ancora Scarponi che con poco più di due minuti sul cronometro sfondano il muro del più venti.
La gara è palesemente finita. L'unico che ancora non ci sta è proprio Nedwick che, con gli avversari mentalmente nello spogliatoio a festeggiare, approfitta per rendere meno amara la sconfitta mettendo a segno gli ultimi cinque punti in un batter d'occhio.
L'Udas conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, di esser diventata grande. La mentalità, la cattiveria, la capacità realizzativa mostrata sempre nel momento giusto, manda in bambola i marchigiani, incapaci sia di reggere il lavoro ai fianchi degli avversari, sia di contrattaccare con efficacia.
Ci si aspettava di più da alcuni dai padroni di casa, dopo l'inatteso exploit di gara 3, ma la causa va individuata solo nella perfetta esecuzione del piano-partita da parte di ciascun componente del roster udassino.
Domenica si replica in Calabria, dove i ragazzi di coach Marinelli hanno a disposizione il primo match point.
Tabellini
1° q. 16-15; 2° q. 24-31; 3° q. 34-44; 4° q. 55-68.
Janus Basket Fabriano: Piloni 6, Bugionovo 5, Marini 4, Tarolis 4, Nedwick 25, Quercia 7.
Castellano Udas Cerignola: Marchetti e Ulano 6, Cota 2, Gambarota 8, Leo 5, Tredici 14 Scarponi 26, Romano 1.
Entrambi i coaches mantengono inalterati i quintetti di partenza di gara 3, per cui Aniello parte con Bugionovo, Nedwick, Pandolfi, Quercia e Piloni, mentre il suo collega Marinelli risponde con Romano, Gambarota, Marchetti , Scarponi e Leo.
Il timore di una partenza dilagante da parte dei padroni di casa svanisce già nei primissimi minuti della gara. La Janus insiste con un pick & roll alto per favorire Nedwick e Bugionovo in seconda battuta, ma lo schema ha buon esito solo finchè Marchetti o Scarponi non prendono le misure, accettando il cambio di marcatura ed aiutando la chiusura sul rollante.
Sul versante d'attacco udassino, invece, tiene banco la prestazione ancora una volta maestosa di Gambarota, appena oscurata da una preoccupante imprecisione dalla lunetta. La guardia barlettana, infatti, letteralmente martella la difesa marchigiana con penetrazioni fulminee per vie centrali che costringono all'interdizione fallosa sistematica l'intera difesa. E dove non basta Gambarota, arriva la precisione chirurgica di Ivan Scarponi, in una tipica 'Scarponi-night'. L'ala romana sfrutta a dovere gli ampi spazi creati da Gambarota e Marchetti, e, protetto dai blocchi efficacissimi di Leo, inizia il suo personalissimo show che lo porterà alla candidatura più credibile di MVP della serata.
Nedwick ha movenze feline che impegnano e non poco la difesa pugliese, ma il grande lavoro di Leo su Tarolis e di Romano (e poi di Cota) su Bugionovo inizia a fruttare dividendi pesanti.
Sulla base di un sostanziale equilibrio si apre quindi il secondo quarto. Fabriano va a subito a segno con Pandolfi, poi la difesa udassina, intelligente e combattiva come mai si era visto in questa fase nazionale, sigilla le fonti del gioco avversario fino ad una assoluta sterilità protrattasi per diversi minuti.
Se la difesa è praticamente impenetrabile, l'attacco udassino mantiene invece una buona continuità realizzativa che consente agli ospiti di mettere a segno il primo serio allungo della partita.
Le soluzioni offensive cerignolane mostrano una variegata gamma di opzioni, tutte ottimamente sfruttate dall'intero quintetto. Leo, Gambarota, Scarponi e Tredici, seguiti da Ulano con una bomba da urlo, mandano gli ospiti su un più nove contenuto solo nel finale da una triplice gita in lunetta di Bugionovo e da un uno su due di Nedwick ancora dalla linea della carità. A metà gara siamo sul 24-31.
La ripresa dovrebbe incominciare con i 'cartai' all'arrembaggio, e la doppia segnatura di Piloni sembra confermare le aspettative del pubblico di casa, ma la reazione di Cota, Gambarota e Scarponi è veemente e decisa. Tarolis, chiuso con sapienza da Leo, non riesce a mordere dal pittato come in gara 3, e Bugionovo trova sistematicamente le mani di Romano e Cota ad imbrogliargli le idee. Il risultato è che nel momento di massimo sforzo dei marchigiani, viene ancora fuori la Castellano Udas che allunga ulteriormente con Scarponi e Tredici, anch'egli in autentica serata di grazia.
Ultimi dieci minuti veramente eccellenti per la Castellano Udas. Se Pandolfi e Nedwick sfoderano le rispettive doti dalla distanza nel tentativo di riaprire i giochi, il capitano udassino risponde con il carattere e l'esperienza del grande, spronato dal pubblico giunto numerosissimo da Cerignola. Le sue segnature pesanti, seguite da un'ulteriore tripla di Marchetti, ristabiliscono le distanze ed anzi rilanciano ben oltre la doppia cifra il vantaggio biancazzurro. Nedwick non ci sta e da par suo prende la squadra sulle spalle mettendosi in proprio prima che gli avversari divengano imprendibili. Ma alla point-guard americana si oppongono prima Leo e poi ancora Scarponi che con poco più di due minuti sul cronometro sfondano il muro del più venti.
La gara è palesemente finita. L'unico che ancora non ci sta è proprio Nedwick che, con gli avversari mentalmente nello spogliatoio a festeggiare, approfitta per rendere meno amara la sconfitta mettendo a segno gli ultimi cinque punti in un batter d'occhio.
L'Udas conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, di esser diventata grande. La mentalità, la cattiveria, la capacità realizzativa mostrata sempre nel momento giusto, manda in bambola i marchigiani, incapaci sia di reggere il lavoro ai fianchi degli avversari, sia di contrattaccare con efficacia.
Ci si aspettava di più da alcuni dai padroni di casa, dopo l'inatteso exploit di gara 3, ma la causa va individuata solo nella perfetta esecuzione del piano-partita da parte di ciascun componente del roster udassino.
Domenica si replica in Calabria, dove i ragazzi di coach Marinelli hanno a disposizione il primo match point.
Tabellini
1° q. 16-15; 2° q. 24-31; 3° q. 34-44; 4° q. 55-68.
Janus Basket Fabriano: Piloni 6, Bugionovo 5, Marini 4, Tarolis 4, Nedwick 25, Quercia 7.
Castellano Udas Cerignola: Marchetti e Ulano 6, Cota 2, Gambarota 8, Leo 5, Tredici 14 Scarponi 26, Romano 1.