Basket
Castellano a caccia della decima contro Francavilla
Olimpica di scena ad Altamura con gli effettivi a disposizione
Cerignola - venerdì 25 novembre 2016
15.49
Tre giornate ancora da disputare prima del giro di boa, prima della chiusura del girone d'andata. Via quindi alla tredicesima giornata, in cui Udas ed Olimpica sono chiamate a continuare la corsa in testa (i primi) e a riassaporare i due punti (i sencondi). Diversi principi, stesso denominatore: la vittoria. Da cogliere contro il Francavilla per l'Udas (domenica, ore 18:00, Pala Nando Dileo, ingresso € 3,00) ad Altamura per l'Olimpica (sabato, ore 18:30, Pala Altamura).
QUI UDAS: La vittoria importante di Mola è stata l'ennesima dimostrazione di forza del gruppo biancoazzurro. Squadra che, quando si prefigge l'obiettivo di vincere la gara, diventa davvero difficile fermare. La testa della classifica e il miglior attacco ne sono la dimostrazione. E poi ci sono le undici vittorie su dodici, nove delle quali consecutive, a sottolinearlo. Pochi avversari forti come la Castellano? Coach Marinelli fa il pompiere: "No, gli avversari ci sono. E' un campionato difficile e tutte le partite sono dure. Anche con il Mola non è stata per niente semplice. Siamo stati bravi a vincere su un parquet insidioso". E poi, occhio al Nardò, unica squadra a battere Tredici e compagni: "Sono un ottima squadra, come noi - continua il coach - Dopo qualche sbavatura iniziale hanno preso coscienza della propria forza e hanno iniziato a macinare gioco, anche con scarti importanti". Ora, l'immediato presente è il Francavilla, da affrontare senza Giovanni Gambarota, infortunatosi alla caviglia. Sarà una gara da affrontare con la massima concentrazione, nonostante il divario di 12 punti. "Sono una buona squadra, anche loro in ripresa rispetto all'inizio di campionato – conclude Marinelli - Verranno a Cerignola per dare filo da torcere".
QUI OLIMPICA: La bella affermazione di Ruvo, tutta cuore, grinta e carattere è il punto da cui ripartire nonostante di mezzo ci sia stata la sconfitta contro il Nardò, forse già annunciata ancor prima della palla a due. A sottolinearlo è lo stesso coach Gesmundo. "A Ruvo abbiamo rimesso in campo quella voglia di non subire gli eventi negativi che stanno caratterizzando questa nostra stagione. Con il Nardò abbiamo studiato a tavolino di far recuperare tutti gli infortunati, sia quelli che erano fermi forzatamente, sia quelli che continuavano a giocare rischiando di aggravare la propria situazione". Messaggio chiaro e lineare. In fondo, la situazione in casa Olimpica non è delle migliori, con il roster attanagliato dagli infortuni da un bel pezzo. E quando chiediamo al coach della partita di Altamura, delle notizie dall'infermeria e degli elementi su cui ancora lavorare, la risposta è una: "Penso che per migliorare, preparare le gare importanti e mettere a punto i dettagli, il lavoro in palestra sia l'unica via. Il problema è che non possiamo farlo da un bel po'. Non è colpa di nessuno ma bisogna che questa cosa sia chiara a tutti. Primo mese a parte, a stento abbiamo raggiunto un numero congeniale per lavorare in allenamento. Nelle ultime due settimane eravamo in 6. Tutto questo a ridosso di gare fondamentali. Non è colpa di nessuno, ripeto, ma io ai miracoli non credo. Stiamo facendo i salti mortali per rimanere a galla a fronte di un campionato altamente competitivo e molto più difficile rispetto al passato. Ma senza la possibilità di lavorare in palestra quotidianamente è estremamente complicato. La speranza è che gli infortunati recuperino e noi possiamo ri-costruire la stagione". Senza giri di parole, senza troppi alibi. Intanto però, c'è la gara di Altamura da affrontare con le forze a disposizione cercando sempre quella scossa e perché no fortuna che possa cambiare la stagione, anzi "ri-costruirla" per dirla alla Gesmundo.
QUI UDAS: La vittoria importante di Mola è stata l'ennesima dimostrazione di forza del gruppo biancoazzurro. Squadra che, quando si prefigge l'obiettivo di vincere la gara, diventa davvero difficile fermare. La testa della classifica e il miglior attacco ne sono la dimostrazione. E poi ci sono le undici vittorie su dodici, nove delle quali consecutive, a sottolinearlo. Pochi avversari forti come la Castellano? Coach Marinelli fa il pompiere: "No, gli avversari ci sono. E' un campionato difficile e tutte le partite sono dure. Anche con il Mola non è stata per niente semplice. Siamo stati bravi a vincere su un parquet insidioso". E poi, occhio al Nardò, unica squadra a battere Tredici e compagni: "Sono un ottima squadra, come noi - continua il coach - Dopo qualche sbavatura iniziale hanno preso coscienza della propria forza e hanno iniziato a macinare gioco, anche con scarti importanti". Ora, l'immediato presente è il Francavilla, da affrontare senza Giovanni Gambarota, infortunatosi alla caviglia. Sarà una gara da affrontare con la massima concentrazione, nonostante il divario di 12 punti. "Sono una buona squadra, anche loro in ripresa rispetto all'inizio di campionato – conclude Marinelli - Verranno a Cerignola per dare filo da torcere".
QUI OLIMPICA: La bella affermazione di Ruvo, tutta cuore, grinta e carattere è il punto da cui ripartire nonostante di mezzo ci sia stata la sconfitta contro il Nardò, forse già annunciata ancor prima della palla a due. A sottolinearlo è lo stesso coach Gesmundo. "A Ruvo abbiamo rimesso in campo quella voglia di non subire gli eventi negativi che stanno caratterizzando questa nostra stagione. Con il Nardò abbiamo studiato a tavolino di far recuperare tutti gli infortunati, sia quelli che erano fermi forzatamente, sia quelli che continuavano a giocare rischiando di aggravare la propria situazione". Messaggio chiaro e lineare. In fondo, la situazione in casa Olimpica non è delle migliori, con il roster attanagliato dagli infortuni da un bel pezzo. E quando chiediamo al coach della partita di Altamura, delle notizie dall'infermeria e degli elementi su cui ancora lavorare, la risposta è una: "Penso che per migliorare, preparare le gare importanti e mettere a punto i dettagli, il lavoro in palestra sia l'unica via. Il problema è che non possiamo farlo da un bel po'. Non è colpa di nessuno ma bisogna che questa cosa sia chiara a tutti. Primo mese a parte, a stento abbiamo raggiunto un numero congeniale per lavorare in allenamento. Nelle ultime due settimane eravamo in 6. Tutto questo a ridosso di gare fondamentali. Non è colpa di nessuno, ripeto, ma io ai miracoli non credo. Stiamo facendo i salti mortali per rimanere a galla a fronte di un campionato altamente competitivo e molto più difficile rispetto al passato. Ma senza la possibilità di lavorare in palestra quotidianamente è estremamente complicato. La speranza è che gli infortunati recuperino e noi possiamo ri-costruire la stagione". Senza giri di parole, senza troppi alibi. Intanto però, c'è la gara di Altamura da affrontare con le forze a disposizione cercando sempre quella scossa e perché no fortuna che possa cambiare la stagione, anzi "ri-costruirla" per dirla alla Gesmundo.