Calcio
Audace stoppata. Big match al Barletta (3-0).
Buon primo tempo per i gialloblu. Poi lo svantaggio e l’espulsione di Ciano spianano la strada ai biancorossi
Cerignola - domenica 9 ottobre 2016
20.26
Aggancio Barletta: finisce con un secco 3-0 la partitissima di giornata tra i biancorossi e l'Audace Cerignola in una domenica da accantonare quanto prima per ripartire.
Eppure le premesse per far prendere una piega diversa alla gara c'erano tutte. In un "Manzi Chiapulin" stracolmo, vestito a festa con i colori di entrambe le squadre (bello il gemellaggio tra le tifoserie con striscioni, applausi e cori ad inneggiarsi a vicenda), i gialloblu hanno espresso un primo tempo gagliardo, tutto muscoli e qualità con Marinaro a pennellare calcio e Morra a fare a sportellate con la difesa di casa. Mister Crudele ripropone il 3-5-2: confermato Sakho, recuperato Colucci sulla fascia sinistra, spazio a Pollidori in mezzo al campo per ovviare alle assenze di Grieco e Schiavone (entrambi fuori per infortunio). Mister Bitetto risponde con il consolido 4-2-3-1, con Sguera alle spalle di Di Rito e il tandem Pellecchia e Loiodice ad allargare la difesa gialloblu. La partitissima ha confermato le attese della vigilia: la posta in palio è alta ed entrambe le squadre sentono la pressione del match. Dopo una comprensibile fase di studio, è l'Audace ad impossessarsi del pallino del gioco, trovando anche il potenziale vantaggio al minuto 18. Punizione perfetta di Marinaro che pesca la testa di Morra. Palla in rete ma è tutto inutile: l'assistente segnala un fuorigioco più che dubbio dell'attaccante ofantino. Perso Cappellari per infortunio (da valutare nei prossimi giorni le condizioni del ginocchio sinistro), l'Audace si riorganizza con Ragone sull'out di destra e, al minuto 22, sfiora ancora il vantaggio. Ripartenza veloce, con tocchi tutti di prima, orchestrata da Colucci e Morra e rifinita da Albanase. Il centrocampista è bravo a smarcare Pollidori che, solo davanti al portiere, spreca una colossale occasione da gol, tirando largo. Il Barletta prova a rispondere: Loiodice e Pellecchia insediano sulle corsie la difesa ofantina ma a turno i loro tiri sono respinti dalla testa di Sakho prima e dai guantoni di Marinaro poi. 0-0 e squadre negli spogliatoi.
La ripresa comincia con due episodi chiave che cambieranno l'intero corso del match. Minuto 52: corner dalla destra di Pellecchia, Digiorgio svetta più in alto di tutti e spedisce il pallone in fondo al sacco. Vantaggio Barletta. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che per l'Audace arriva la doccia fredda. Minuto 55, Ciano atterra al limite dell'area Pellecchia: secondo giallo inevitabile e gialloblu in 10. Eccoci al secondo episodio, il vero spartiacque della partita. La truppa di mister Crudele prova a sopravvivere all'inferiorità numerica risistemandosi con la difesa a 4 e Lasalandra sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso, ma la ricerca del pari porta inevitabilmente a lasciar campo ai padroni di casa. Il Barletta, infatti, cerca insistentemente di sfruttare gli spazi, a caccia del raddoppio, sfiorato tre volte nel giro di otto minuti. Minuto 60: ci prova prima Di Rito con un bel tiro dal limite, Marinaro si supera e tiene a galla i gialloblu. Cinque minuti dopo, è il turno di Pellecchia ma il suo sinistro a giro fa solo la barba al palo. Crudele prova a giocarsi la carta Ladogana al posto di Pollidori (espulso nel finale dalla panchina) ma è ancora il Barletta a flirtare con il raddoppio. Dagli sviluppi del solito corner tagliato di Pellecchia è ancora Digiorgio a colpire di testa ma questa volta la palla termina sul fondo. All'Audace servirebbe il varco, l'episodio giusto per colpire ma tutte le speranze gialloblu vengono seppellite dal raddoppio firmato Di Rito. Minuto 82: cross di Loiodice e colpo di testa vincente del numero 9 biancorosso. E' il 2-0, è il sigillo sulla gara. Sui titoli di coda, arriva il 3-0 di Mignogna. Discesa libera sulla corsia destra e sinistro radente: la palla da un bacio al palo e s'infila in rete per la gioia dei tantissimi tifosi di casa.
In vetta, intanto, rallenta l'Altamura fermata sull'1-1 a Gallipoli. Audace raggiunta a quota 10 punti proprio dal Barletta, entrambe a meno 3 dalla cima. Nulla è compromesso: quest'Audace avrà modo di ripartire.
Eppure le premesse per far prendere una piega diversa alla gara c'erano tutte. In un "Manzi Chiapulin" stracolmo, vestito a festa con i colori di entrambe le squadre (bello il gemellaggio tra le tifoserie con striscioni, applausi e cori ad inneggiarsi a vicenda), i gialloblu hanno espresso un primo tempo gagliardo, tutto muscoli e qualità con Marinaro a pennellare calcio e Morra a fare a sportellate con la difesa di casa. Mister Crudele ripropone il 3-5-2: confermato Sakho, recuperato Colucci sulla fascia sinistra, spazio a Pollidori in mezzo al campo per ovviare alle assenze di Grieco e Schiavone (entrambi fuori per infortunio). Mister Bitetto risponde con il consolido 4-2-3-1, con Sguera alle spalle di Di Rito e il tandem Pellecchia e Loiodice ad allargare la difesa gialloblu. La partitissima ha confermato le attese della vigilia: la posta in palio è alta ed entrambe le squadre sentono la pressione del match. Dopo una comprensibile fase di studio, è l'Audace ad impossessarsi del pallino del gioco, trovando anche il potenziale vantaggio al minuto 18. Punizione perfetta di Marinaro che pesca la testa di Morra. Palla in rete ma è tutto inutile: l'assistente segnala un fuorigioco più che dubbio dell'attaccante ofantino. Perso Cappellari per infortunio (da valutare nei prossimi giorni le condizioni del ginocchio sinistro), l'Audace si riorganizza con Ragone sull'out di destra e, al minuto 22, sfiora ancora il vantaggio. Ripartenza veloce, con tocchi tutti di prima, orchestrata da Colucci e Morra e rifinita da Albanase. Il centrocampista è bravo a smarcare Pollidori che, solo davanti al portiere, spreca una colossale occasione da gol, tirando largo. Il Barletta prova a rispondere: Loiodice e Pellecchia insediano sulle corsie la difesa ofantina ma a turno i loro tiri sono respinti dalla testa di Sakho prima e dai guantoni di Marinaro poi. 0-0 e squadre negli spogliatoi.
La ripresa comincia con due episodi chiave che cambieranno l'intero corso del match. Minuto 52: corner dalla destra di Pellecchia, Digiorgio svetta più in alto di tutti e spedisce il pallone in fondo al sacco. Vantaggio Barletta. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che per l'Audace arriva la doccia fredda. Minuto 55, Ciano atterra al limite dell'area Pellecchia: secondo giallo inevitabile e gialloblu in 10. Eccoci al secondo episodio, il vero spartiacque della partita. La truppa di mister Crudele prova a sopravvivere all'inferiorità numerica risistemandosi con la difesa a 4 e Lasalandra sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso, ma la ricerca del pari porta inevitabilmente a lasciar campo ai padroni di casa. Il Barletta, infatti, cerca insistentemente di sfruttare gli spazi, a caccia del raddoppio, sfiorato tre volte nel giro di otto minuti. Minuto 60: ci prova prima Di Rito con un bel tiro dal limite, Marinaro si supera e tiene a galla i gialloblu. Cinque minuti dopo, è il turno di Pellecchia ma il suo sinistro a giro fa solo la barba al palo. Crudele prova a giocarsi la carta Ladogana al posto di Pollidori (espulso nel finale dalla panchina) ma è ancora il Barletta a flirtare con il raddoppio. Dagli sviluppi del solito corner tagliato di Pellecchia è ancora Digiorgio a colpire di testa ma questa volta la palla termina sul fondo. All'Audace servirebbe il varco, l'episodio giusto per colpire ma tutte le speranze gialloblu vengono seppellite dal raddoppio firmato Di Rito. Minuto 82: cross di Loiodice e colpo di testa vincente del numero 9 biancorosso. E' il 2-0, è il sigillo sulla gara. Sui titoli di coda, arriva il 3-0 di Mignogna. Discesa libera sulla corsia destra e sinistro radente: la palla da un bacio al palo e s'infila in rete per la gioia dei tantissimi tifosi di casa.
In vetta, intanto, rallenta l'Altamura fermata sull'1-1 a Gallipoli. Audace raggiunta a quota 10 punti proprio dal Barletta, entrambe a meno 3 dalla cima. Nulla è compromesso: quest'Audace avrà modo di ripartire.