Calcio
Audace Cerignola, Pollidori: “A Sarno per fare la nostra partita. Cerignola è una piazza affamata di grande calcio”
Il match winner della sfida col Gragnano, Massimo Pollidori, si racconta ai nostri microfoni
Cerignola - venerdì 19 ottobre 2018
10.06
È Massimo Pollidori uno dei simboli di questo Cerignola da oramai un triennio. Nativo di Barletta, classe 1987, amatissimo dai tifosi ofantini: 188 centimetri di forza fisica e, soprattutto, tanto carisma, ma anche tanta intelligenza calcistica al servizio del sodalizio in gialloblù, di cui ha sposato l'ambizioso progetto dal dicembre 2016, quando arrivò nel mercato di riparazione, scegliendo l'Eccellenza pugliese dopo la breve parentesi in serie D con la casacca giallo granata del San Severo. Una carriera, la sua, trascorsa sempre al "massimo" tra la vecchia C2 e l'attuale quarta serie, dove il gigante barlettano (paragone assolutamente non infondato col ben più famoso Eraclio) ha mostrato tutto il suo potenziale, difensivo e offensivo. In questi giorni, noi di CerignolaViva, lo abbiamo raggiunto telefonicamente per un'intervista sul momento della formazione gialloblù.
- Ciao Massimo, come giudichi il vostro inizio di campionato e l'ottimo passaggio del turno in coppa Italia?
"Sicuramente volevamo e potevamo partire più forti, però siamo consapevoli che nessuno regala niente ed anzi contro di noi ci tengono tutti a fare bella figura. Il passaggio in coppa è stato importante perché siamo andati ad Altamura giocando bene e con personalità, e sicuramente la coppa potrà dare minutaggio anche e, soprattutto, a chi gioca meno.
- Cosa è cambiato nel team rispetto alla rocambolesca passata stagione?
"Rispetto alla scorsa stagione la cosa che mi piace di più è che tutti i nuovi elementi hanno da subito mostrato grande umiltà e professionalità, mettendosi a disposizione del mister e della società".
- Un girone H che si presenta, come al solito, al top rispetto agli altri raggruppamenti. Avresti voluto il Bari nello stesso girone? O un bene che sia stato inserito nel girone I?
"Conosco fin troppo bene questo girone e posso dire che se abbassi la guardia un attimo ti puniscono. Il Bari? Sì, sinceramente avrei voluto il Bari nel girone per giocare al San Nicola e , perché no, magari espugnarlo…".
- Sei da quasi tre anni a Cerignola, oramai ti senti a casa. Cosa ha di speciale questa piazza in termini calcistici?
"Dopo tre anni a Cerignola mi sento sicuramente a casa, poi dopo che vinci si crea un rapporto speciale con i tifosi, perché la vittoria ti resta per sempre dentro. Cerignola è una piazza affamata di calcio dove la gente vuole vedere ragazzi che danno l'anima quando indossano questa maglia, ed io lo faccio ben volentieri".
- Domenica si gioca in trasferta con la Sarnese, che gara ti aspetti?
"Domenica andiamo a Sarno per tornare a casa con i tre punti, mi aspetto una gara non semplice però molto dipenderà da noi. Dobbiamo scendere in campo con la massima concentrazione e determinazione. Siamo pronti".
- Ciao Massimo, come giudichi il vostro inizio di campionato e l'ottimo passaggio del turno in coppa Italia?
"Sicuramente volevamo e potevamo partire più forti, però siamo consapevoli che nessuno regala niente ed anzi contro di noi ci tengono tutti a fare bella figura. Il passaggio in coppa è stato importante perché siamo andati ad Altamura giocando bene e con personalità, e sicuramente la coppa potrà dare minutaggio anche e, soprattutto, a chi gioca meno.
- Cosa è cambiato nel team rispetto alla rocambolesca passata stagione?
"Rispetto alla scorsa stagione la cosa che mi piace di più è che tutti i nuovi elementi hanno da subito mostrato grande umiltà e professionalità, mettendosi a disposizione del mister e della società".
- Un girone H che si presenta, come al solito, al top rispetto agli altri raggruppamenti. Avresti voluto il Bari nello stesso girone? O un bene che sia stato inserito nel girone I?
"Conosco fin troppo bene questo girone e posso dire che se abbassi la guardia un attimo ti puniscono. Il Bari? Sì, sinceramente avrei voluto il Bari nel girone per giocare al San Nicola e , perché no, magari espugnarlo…".
- Sei da quasi tre anni a Cerignola, oramai ti senti a casa. Cosa ha di speciale questa piazza in termini calcistici?
"Dopo tre anni a Cerignola mi sento sicuramente a casa, poi dopo che vinci si crea un rapporto speciale con i tifosi, perché la vittoria ti resta per sempre dentro. Cerignola è una piazza affamata di calcio dove la gente vuole vedere ragazzi che danno l'anima quando indossano questa maglia, ed io lo faccio ben volentieri".
- Domenica si gioca in trasferta con la Sarnese, che gara ti aspetti?
"Domenica andiamo a Sarno per tornare a casa con i tre punti, mi aspetto una gara non semplice però molto dipenderà da noi. Dobbiamo scendere in campo con la massima concentrazione e determinazione. Siamo pronti".