Calcio
Audace Cerignola: messaggio chiaro al campionato
Altamura spazzato via 5-1. Vittoria dedicata ai piccoli Alessio e Federico a cui viene devoluto l’intero incasso
Cerignola - domenica 11 ottobre 2015
21.06
Mister Gallo sovverte i pronostici di formazione inserendo Dipasquale al posto di Amoruso e Russo sull'out di destra, preferendolo a Monopoli. Sono scelte che pagano: "La cosa bella – dichiara mister Gallo - è che tutti si mettono a disposizione. Oltre ad avere una mia ideologia di gioco, m'informo sulle squadre avversarie, conosco le caratteristiche dei miei ragazzi e quindi cerco di adattarli. Le scelte sono state ottime." L'Altamura, che pensava di chiudersi e ripartire con i suoi veloci attaccanti, viene subito colto di sorpresa. Colpito e affondato al minuto 3, dalla rete di Sante Russo che sblocca la partita. E uno. Con la gara in discesa, l'Audace gioca sul velluto. Lasalandra e Colucci sono la costante tattica di mister Gallo, con l'esterno sempre bravo a sovrapporsi e a cercare la superiorità numerica. Passano altri 10 minuti e i gialloblu raddoppiano. Con chi se non con Dipasquale, l'altra scelta vincente del mister. Il capitano con un tiro incrociato sul palo lontano batte per la seconda volta Coretti. A questo punto però l'Audace si rilassa, fin troppo. L'Altamura prova ad approfittarne e comincia a giocare palla a terra, affacciandosi dalle parti di Marinaro. E, al minuto 28, riapre la partita. Ardino calcia in porta direttamente da corner, Marinaro respinge come può prima che Cirrottola si avventi sulla palla e infila il più facile dei tap-in. 2-1 e gara riaperta. Sembra solo un brutto episodio. Anche se la situazione è nuova: l'Audace non aveva subito ancora nessuna rete. "Dopo il gol - afferma Gallo - sembrava che avessimo staccato la spina e questo non deve succedere". Gli ospiti provano ad approfittarne giocando maggiormente la palla e cercando gli esterni, Loiudice in particolare che, con un destro da fuori, impensierisce Marinaro bravo a rifugiarsi in angolo. La gara resta bella e diventa emozionante quando gli ultras '84 espongono uno striscione tutto per il piccolo Alessio "Ciao Alessio, piccolo angelo". Cominciano così 2 minuti ininterrotti di applausi, scroscianti, rabbrividenti, con l'intero stadio in piedi e in verità, qualche applauso arriva anche dal campo (vedi Dipasquale e il difensore ospite Grassani con la partita in corso). Finisce così il primo tempo con mister Gallo che "ho invitato i ragazzi a ritornare in campo concentrati. Mi hanno ascoltato. Per questo va fatto loro un grosso applauso".
Infatti, alla ripresa dei giochi, l'Audace torna in campo vogliosa di chiudere la pratica Altamura. Passano solo quattro lancette d'orologio e Dipasquale fredda gli ospiti e fa impazzire il Monterisi. Azione nata sulla corsia di destra con Morra bravo a liberarsi del suo avversario e pennellare un cross sulla testa del capitano gialloblu che di giustezza piazza il gol del 3-1. Ti aspetti la risposta dei baresi che invece non perviene. L'Audace si rimpossessa della gara. Azioni, occasioni, tiri e gol: tutto viene di conseguenza. Al minuto 60 arriva la rete, meritata, di Lasalandra bravo ad anticipare di testa un'uscita avventata di Coretti sul cross di Russo. Tre minuti dopo è festa anche per Morra. L'11 gialloblu, lanciato in volata da Lasalandra, con un tiro forte e preciso batte per la quinta volta il portiere ospite. Spettacolo, festa e ancora brividi quando dalla curva appare un altro striscione, questa volta, tutto per Federico "Federico non mollare". Altri applausi scroscianti, con l'Audace che continua a gestire la gara. Nel finale l'Altamura resta in dieci per l'espulsuione di Castoro (entrataccia su Russo) ma la partita aveva già espresso il suo verdetto: l'Audace, anche quest'anno corre, vince e diverte. "Quando si hanno questo tipo di risposte – conclude mister Gallo - è normale che uno sia tanto contento. Ho chiesto ai ragazzi di tenere alta la concentrazione, solo così potevamo fare la differenza e in campo si è visto".
Lo ha visto il campo, il pubblico, gli avversari, il piccolo Federico dalla panchina e il piccolo Alessio dal cielo. La vittoria è anche, se non tutta, per loro.