Calcio
Audace Cerignola, Marotta: "A Bitonto per fare la nostra partita, vogliamo i tre punti"
"Contro il Sorrento abbiamo sbagliato la prima frazione, dispiace per il risultato"
Cerignola - giovedì 27 settembre 2018
12.17
Mario Marotta è sicuramente uno dei calciatori che sta facendo parlare di sé nell'Audace Cerignola in questo inizio di stagione. L'attaccante napoletano, infatti, sta recitando un ruolo da protagonista nelle prime uscite stagionali con la maglia ofantina. Due partite di campionato e due goal, contro Pomigliano e Sorrento, per il funambolico attaccante partenopeo, che si è raccontato ai nostri microfoni ed ha analizzato la gara di domenica scorsa contro il Sorrento e, soprattutto, il big match di domenica al 'Città degli Ulivi' contro il Bitonto.
- Quando è cominciata la tua carriera e cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo sport?
"Ho cominciato ad avvicinarmi al calcio già da piccolo, avevo solo 8 anni quando ho toccato palla per la prima volta. Da bambino ero un grandissimo tifoso del Napoli, e seguendolo mi sono appassionato a questo sport".
- Quale esperienza ti ha segnato e lasciato più ricordi?
"Sicuramente il campionato a Castellammare con la Juve Stabia, una stagione importante che ci ha visti arrivare quarti in un girone sempre insidioso".
- Come ti trovi con i tuoi nuovi compagni di squadra? Conoscevi già qualcuno di loro?
"Mi trovo molto bene con loro. Un ottimo gruppo sia di calciatori, ma prima di tutto uomini veri. Sì, conoscevo già Ciro Foggia personalmente, ma gli altri li conoscevo per averci giocato contro negli anni passati".
- In queste gare sei sempre andato a segno e la tua particolare esultanza ha incuriosito molti. Ci spieghi il suo significato?
"È nato tutto da mio figlio Maurizio. Quando aveva soli 3 anni gli chiesi: " Ma quando papi fa gol, come deve esultare?" e lui si è messo la maglia sul viso, come un bandito. Da allora ho deciso di esultare così".
- Domenica ci hai regalato il pareggio contro il sorrento, colpevole un primo tempo non all'altezza. Cosa è accaduto nei primi 45 minuti?
"Contento per il gol, ma dispiaciuto del risultato. Bisognava vincere e non ci siamo riusciti. Loro, comunque, dal primo minuto erano tutti dietro la linea della palla con il loro 5-3-2 ed era difficile trovare spazio. Nel secondo tempo abbiamo fatto girare più velocemente la palla e li abbiamo messi in difficoltà. Ripeto, peccato per il risultato ma dobbiamo ripartire dal secondo tempo di domenica scorsa".
Domenica, contro il Bitonto, vi aspetta una trasferta molto insidiosa, contro una squadra ben assestata. Che gara ti aspetti?
"Domenica, come hai detto tu, ci aspetta una gara insidiosa, sarà una partita dura con il Bitonto galvanizzato dalla vittoria di ieri sera col Bari. Sarà davvero una gara combattuta, però dobbiamo pensare solo a fare la nostra partita e cercare di portare i 3 punti a casa".
- Quando è cominciata la tua carriera e cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo sport?
"Ho cominciato ad avvicinarmi al calcio già da piccolo, avevo solo 8 anni quando ho toccato palla per la prima volta. Da bambino ero un grandissimo tifoso del Napoli, e seguendolo mi sono appassionato a questo sport".
- Quale esperienza ti ha segnato e lasciato più ricordi?
"Sicuramente il campionato a Castellammare con la Juve Stabia, una stagione importante che ci ha visti arrivare quarti in un girone sempre insidioso".
- Come ti trovi con i tuoi nuovi compagni di squadra? Conoscevi già qualcuno di loro?
"Mi trovo molto bene con loro. Un ottimo gruppo sia di calciatori, ma prima di tutto uomini veri. Sì, conoscevo già Ciro Foggia personalmente, ma gli altri li conoscevo per averci giocato contro negli anni passati".
- In queste gare sei sempre andato a segno e la tua particolare esultanza ha incuriosito molti. Ci spieghi il suo significato?
"È nato tutto da mio figlio Maurizio. Quando aveva soli 3 anni gli chiesi: "
- Domenica ci hai regalato il pareggio contro il sorrento, colpevole un primo tempo non all'altezza. Cosa è accaduto nei primi 45 minuti?
"Contento per il gol, ma dispiaciuto del risultato. Bisognava vincere e non ci siamo riusciti. Loro, comunque, dal primo minuto erano tutti dietro la linea della palla con il loro 5-3-2 ed era difficile trovare spazio. Nel secondo tempo abbiamo fatto girare più velocemente la palla e li abbiamo messi in difficoltà. Ripeto, peccato per il risultato ma dobbiamo ripartire dal secondo tempo di domenica scorsa".
Domenica, contro il Bitonto, vi aspetta una trasferta molto insidiosa, contro una squadra ben assestata. Che gara ti aspetti?
"Domenica, come hai detto tu, ci aspetta una gara insidiosa, sarà una partita dura con il Bitonto galvanizzato dalla vittoria di ieri sera col Bari. Sarà davvero una gara combattuta, però dobbiamo pensare solo a fare la nostra partita e cercare di portare i 3 punti a casa".