Calcio
Audace Cerignola, Luca Russo: «Col Bitonto gara molto sentita, daremo il massimo»
«Questa squadra prima di tutto deve pensare a consolidare al più presto la categoria che era e resta l’obiettivo stagionale»
Cerignola - sabato 10 aprile 2021
17.32
Luca Russo, un Cerignola che vive un momento magico. Qual è il segreto di questo gruppo?
«Non ci sono segreti, se non quello di non aver mai smesso di pensare come una squadra deve fare. E infatti la svolta è forse arrivata ad Altamura, quel giorno abbiamo disputato una gara di grande sacrificio: fu una vittoria di squadra che ci ha ridato autostima in un momento particolare sul piano dei risultati, e da quel giorno abbiamo semplicemente continuato a remare tutti verso la stessa direzione ma con quell'entusiasmo crescente che soltanto le vittorie riescono a dare».
Venite da sette risultati utili consecutivi tra cui 3 vittorie di fila. Questi sono numeri di una squadra di altro livello. Dove può arrivare l'Audace?
«Questa squadra prima di tutto deve pensare a consolidare al più presto la categoria che era e resta l'obiettivo stagionale, poi dove possiamo arrivare lo vedremo strada facendo. Noi lavoriamo quotidianamente per cercare di migliorarci e vincere più partite possibili, è con questo spirito che abbiamo scalato posizioni su posizioni nel girone di ritorno».
Dopo il Picerno, un'altra gara significativa col Bitonto. La sente particolarmente?
«Sappiamo che è una gara molto sentita, ma la stiamo preparando come le altre perché non abbiamo bisogno di caricarla eccessivamente: non lo abbiamo mai fatto in passato, non lo faremo adesso, nonostante questo entreremo in campo cercando come sempre di dare il massimo per portare a casa il risultato senza fare calcoli. Due anni fa abbiamo disputato una grandissima stagione, e non sono certo il solo a dire che l'epilogo di quel campionato avrebbe dovuto regalarci un giusto salto nei professionisti».
Che partita si aspetta?
«Mi aspetto una partita maschia, in cui entrambe le squadre faranno di tutto per portare la vittoria a casa. Il Bitonto ha un grandissimo organico, con giocatori di categoria superiore ed altri che conoscono molto bene la serie D. Stanno facendo bene, sarà una gara impegnativa».
Lei è a Cerignola da oramai quattro anni. Vuole arrivare tra i "pro" con l'audace? Le piacerebbe fare il capitano? È diventato un idolo della tifoseria...
«Nel calcio di oggi non accade spesso di restare per tanti anni nello stesso posto, a Cerignola mi trovo bene anche se, come ogni calciatore giovane, la speranza è quella di arrivare tra i professionisti. Chiaramente il massimo sarebbe arrivarci con questa maglia. Quanto alla fascia di capitano è un onore per me indossarla considerato che sono comunque molto giovane. I tifosi mi vogliono bene, ma l'affetto è reciproco: ancora ricordo la doppietta realizzata nella finale play off contro il Taranto davanti a migliaia di spettatori che sembravano impazziti di gioia».
«Non ci sono segreti, se non quello di non aver mai smesso di pensare come una squadra deve fare. E infatti la svolta è forse arrivata ad Altamura, quel giorno abbiamo disputato una gara di grande sacrificio: fu una vittoria di squadra che ci ha ridato autostima in un momento particolare sul piano dei risultati, e da quel giorno abbiamo semplicemente continuato a remare tutti verso la stessa direzione ma con quell'entusiasmo crescente che soltanto le vittorie riescono a dare».
Venite da sette risultati utili consecutivi tra cui 3 vittorie di fila. Questi sono numeri di una squadra di altro livello. Dove può arrivare l'Audace?
«Questa squadra prima di tutto deve pensare a consolidare al più presto la categoria che era e resta l'obiettivo stagionale, poi dove possiamo arrivare lo vedremo strada facendo. Noi lavoriamo quotidianamente per cercare di migliorarci e vincere più partite possibili, è con questo spirito che abbiamo scalato posizioni su posizioni nel girone di ritorno».
Dopo il Picerno, un'altra gara significativa col Bitonto. La sente particolarmente?
«Sappiamo che è una gara molto sentita, ma la stiamo preparando come le altre perché non abbiamo bisogno di caricarla eccessivamente: non lo abbiamo mai fatto in passato, non lo faremo adesso, nonostante questo entreremo in campo cercando come sempre di dare il massimo per portare a casa il risultato senza fare calcoli. Due anni fa abbiamo disputato una grandissima stagione, e non sono certo il solo a dire che l'epilogo di quel campionato avrebbe dovuto regalarci un giusto salto nei professionisti».
Che partita si aspetta?
«Mi aspetto una partita maschia, in cui entrambe le squadre faranno di tutto per portare la vittoria a casa. Il Bitonto ha un grandissimo organico, con giocatori di categoria superiore ed altri che conoscono molto bene la serie D. Stanno facendo bene, sarà una gara impegnativa».
Lei è a Cerignola da oramai quattro anni. Vuole arrivare tra i "pro" con l'audace? Le piacerebbe fare il capitano? È diventato un idolo della tifoseria...
«Nel calcio di oggi non accade spesso di restare per tanti anni nello stesso posto, a Cerignola mi trovo bene anche se, come ogni calciatore giovane, la speranza è quella di arrivare tra i professionisti. Chiaramente il massimo sarebbe arrivarci con questa maglia. Quanto alla fascia di capitano è un onore per me indossarla considerato che sono comunque molto giovane. I tifosi mi vogliono bene, ma l'affetto è reciproco: ancora ricordo la doppietta realizzata nella finale play off contro il Taranto davanti a migliaia di spettatori che sembravano impazziti di gioia».