Calcio
Audace Cerignola, Godano: «Ho trovato un gruppo unito, domenica dobbiamo dare il massimo»
Il nuovo arrivato in casa gialloblù si racconta ai nostri microfoni
Cerignola - venerdì 19 febbraio 2021
16.16
Alessandro Godano è uno dei nuovi arrivati in casa Audace Cerignola in questo mercato di riparazione. Godano, classe 1997, scuola Crotone, è reduce da tre stagioni in C con la maglia del Rende e, sempre con la compagine calabrese, è approdato nella stagione 2016/17 tra i professionisti. Il giovane centrocampista rappresenta un'ulteriore freccia nell'arco a disposizione di mister Pazienza. Dopo l'esordio in gialloblù, domenica a Nardò, il neo giocatore ofantino ha espresso così le sue prime sensazioni di questa nuova avventura.
Alessandro Godano, una nuova avventura a Cerignola. Cosa l'ha portata a scegliere i gialloblù e quali sono le prime sensazioni da giocatore dell'Audace?
«Le prime sensazioni sono buone. Ho trovato un gruppo unito che ci tiene e che ha voglia di risollevarsi da questo brutto momento. La scelta Cerignola è dovuta dal fatto che ero fermo da questa estate e avevo voglia di rimettermi in gioco».
Conosceva già qualche suo attuale compagno di squadra?
«Conoscevo Achik, che è stato un mio compagno di squadra a Rende. Gli altri non li conoscevo, ma non mi è stato difficile integrarmi perché sono tutti ragazzi splendidi».
È arrivato nel momento forse più difficile per il Cerignola: secondo lei questa squadra ha le carte in regola per uscire dai bassifondi della classifica?
«Secondo me sia la squadra, sia l'allenatore hanno tutte le qualità per trovarsi in tutt'altra posizione della classifica, solo che il calcio è fatto così. Ci sono momenti che può girare tutto male e ti ritrovi in posizioni non consone a quello che può essere il reale potenziale del collettivo».
Per lei quasi 3 anni in C: quanto sono stati fondamentali nel suo percorso di crescita?
«Molto. Ho giocato 2 anni e mezzo perché ho subito un infortunio al ginocchio che mi ha tenuto fermo per diversi mesi, però mi hanno aiutato a crescere parecchio anche per via del gruppo che ho trovato a Rende. Poi la serie C è un bel campionato perché trovi squadre e calciatori forti che ti aiutano a formarti».
Domenica trasferta difficile ad Altamura. Che gara si aspetta?
«Credo che ogni gara sia dura, perché non ci sono squadre forti e squadre deboli, questo in particolare è un girone abbastanza competitivo. La prima in classifica potrebbe anche perdere con l'ultima, quindi ogni partita può avere un risultato inaspettato. Dobbiamo riuscire a portare punti a casa e spostarci da questa zona in cui ci troviamo».
Alessandro Godano, una nuova avventura a Cerignola. Cosa l'ha portata a scegliere i gialloblù e quali sono le prime sensazioni da giocatore dell'Audace?
«Le prime sensazioni sono buone. Ho trovato un gruppo unito che ci tiene e che ha voglia di risollevarsi da questo brutto momento. La scelta Cerignola è dovuta dal fatto che ero fermo da questa estate e avevo voglia di rimettermi in gioco».
Conosceva già qualche suo attuale compagno di squadra?
«Conoscevo Achik, che è stato un mio compagno di squadra a Rende. Gli altri non li conoscevo, ma non mi è stato difficile integrarmi perché sono tutti ragazzi splendidi».
È arrivato nel momento forse più difficile per il Cerignola: secondo lei questa squadra ha le carte in regola per uscire dai bassifondi della classifica?
«Secondo me sia la squadra, sia l'allenatore hanno tutte le qualità per trovarsi in tutt'altra posizione della classifica, solo che il calcio è fatto così. Ci sono momenti che può girare tutto male e ti ritrovi in posizioni non consone a quello che può essere il reale potenziale del collettivo».
Per lei quasi 3 anni in C: quanto sono stati fondamentali nel suo percorso di crescita?
«Molto. Ho giocato 2 anni e mezzo perché ho subito un infortunio al ginocchio che mi ha tenuto fermo per diversi mesi, però mi hanno aiutato a crescere parecchio anche per via del gruppo che ho trovato a Rende. Poi la serie C è un bel campionato perché trovi squadre e calciatori forti che ti aiutano a formarti».
Domenica trasferta difficile ad Altamura. Che gara si aspetta?
«Credo che ogni gara sia dura, perché non ci sono squadre forti e squadre deboli, questo in particolare è un girone abbastanza competitivo. La prima in classifica potrebbe anche perdere con l'ultima, quindi ogni partita può avere un risultato inaspettato. Dobbiamo riuscire a portare punti a casa e spostarci da questa zona in cui ci troviamo».