Calcio
Audace Cerignola: domenica dalle grandi emozioni a Gallipoli
Dipasquale torna all’Antonio Bianco:“Sarà emozionate ma dovremo vincere. E se segno non esulto”
Cerignola - sabato 24 settembre 2016
Lo stadio di Gallipoli si chiama "Antonio Bianco" ed è un impianto sportivo situato vicino al mare. Qui, l'Audace Cerignola incontrerà la squadra di casa, allenata da mister Cimarelli, per la terza giornata del campionato d'eccellenza (domani, ore 15:30, costo del biglietto €5,00). Può essere un crocevia importante per la nuova truppa di mister Crudele, dopo il successo agevole contro i ragazzini della Vigor Trani, per mettere definitivamente alle spalle l'esonero di mister Gallo, del ds e le dimissione del dg Amoruso.
Per lui, per Gigi, il ritorno a Gallipoli invece è una palla da flipper che rimbalza senza sosta. Il capitano gialloblu tornerà per la prima volta da avversario in quello che è stato lo stadio, il suo stadio, che lo ha lanciato nel grande calcio. Stagione 2003/2004, Dipasquale trascina il gallo a suon di gol (saranno 20 in 30 presenze) alla vittoria del campionato d'Eccellenza e la conseguente promozione in serie D. 23 maggio 2003: eccolo l'ultimo flash con la maglia giallorossa addosso: "Tornare a Gallipoli e in quello stadio, per la prima volta da avversario, sarà un emozione unica – confessa in esclusiva il capitano ofantino - Sono davvero molto emozionato perché grazie al Gallipoli sono diventato un giocatore professionista". Quell'emozione che il numero 9 gialloblu dovrà accantonare una volta sceso in campo, cercando magari di sbloccarsi anche in zona gol. Per ora si è limitato a festeggiare le reti altrui ma quella del gol non è un ossessione anzi: " Alle reti non ci penso perché arriveranno. Da capitano penso che l'importante sia solo vincere". E se poi arriva il gol? Lui ride ma "tranquillizza" il suo vecchio pubblico: "Non potrò mai esultare per rispetto di una città che mi ha amato e fatto diventare un vero calciatore". Un leader e un trascinatore, ora più che mai, dopo il ribaltone in panchina e in società: "Ci è dispiaciuto tanto per quanto è accaduto ma queste sono cose societarie. Noi facciamo i giocatori e dobbiamo pensare solo a giocare e vincere". Quella vittoria che frutterebbe altri tre punti vitali per continuare a premere sull'acceleratore. Dipasquale ne è consapevole e ammette: "Tornare da Gallipoli con i tre punti sarebbe un grandissimo risultato. Ci darebbe tutto l'entusiasmo e la forza per far capire a qualcuno che siamo forti e in campo lo dimostreremo. Lo spogliatoio sta bene, ci siamo ricompattati: pensiamo al Gallipoli tutti uniti".
Per battere la formazione di casa (i giallorossi arrivano dalla brutta sconfitta di Barletta per 3-0) servirà la giusta concentrazione, la cattiveria agonistica e quella voglia di azzannare la partita manifestata nei primissimi minuti già contro il Trani. Notizie dal campo riportano che Lasalandra è tornato a disposizione e sarà della partita. Occhio anche alle possibili variazioni di modulo che potrebbe apportare mister Crudele: giocherà chi è più in forma, con il solito dubbio sulle corsie esterne (due under o l'ottimo Colucci apprezzato domenica scorsa?). Nessun dubbio invece sul numero 9: il grande ex. "Per me il vero campionato inizia domenica a Gallipoli. Dobbiamo vincere e far vedere chi siamo" conclude Gigi.
Messaggio forte e chiaro firmato da chi lo stadio "Antonio Bianco" lo conosce già: lì ha segnato 20 gol nel lontano 2003. Ora invece, è arrivato il momento di rompere il digiuno.
Per lui, per Gigi, il ritorno a Gallipoli invece è una palla da flipper che rimbalza senza sosta. Il capitano gialloblu tornerà per la prima volta da avversario in quello che è stato lo stadio, il suo stadio, che lo ha lanciato nel grande calcio. Stagione 2003/2004, Dipasquale trascina il gallo a suon di gol (saranno 20 in 30 presenze) alla vittoria del campionato d'Eccellenza e la conseguente promozione in serie D. 23 maggio 2003: eccolo l'ultimo flash con la maglia giallorossa addosso: "Tornare a Gallipoli e in quello stadio, per la prima volta da avversario, sarà un emozione unica – confessa in esclusiva il capitano ofantino - Sono davvero molto emozionato perché grazie al Gallipoli sono diventato un giocatore professionista". Quell'emozione che il numero 9 gialloblu dovrà accantonare una volta sceso in campo, cercando magari di sbloccarsi anche in zona gol. Per ora si è limitato a festeggiare le reti altrui ma quella del gol non è un ossessione anzi: " Alle reti non ci penso perché arriveranno. Da capitano penso che l'importante sia solo vincere". E se poi arriva il gol? Lui ride ma "tranquillizza" il suo vecchio pubblico: "Non potrò mai esultare per rispetto di una città che mi ha amato e fatto diventare un vero calciatore". Un leader e un trascinatore, ora più che mai, dopo il ribaltone in panchina e in società: "Ci è dispiaciuto tanto per quanto è accaduto ma queste sono cose societarie. Noi facciamo i giocatori e dobbiamo pensare solo a giocare e vincere". Quella vittoria che frutterebbe altri tre punti vitali per continuare a premere sull'acceleratore. Dipasquale ne è consapevole e ammette: "Tornare da Gallipoli con i tre punti sarebbe un grandissimo risultato. Ci darebbe tutto l'entusiasmo e la forza per far capire a qualcuno che siamo forti e in campo lo dimostreremo. Lo spogliatoio sta bene, ci siamo ricompattati: pensiamo al Gallipoli tutti uniti".
Per battere la formazione di casa (i giallorossi arrivano dalla brutta sconfitta di Barletta per 3-0) servirà la giusta concentrazione, la cattiveria agonistica e quella voglia di azzannare la partita manifestata nei primissimi minuti già contro il Trani. Notizie dal campo riportano che Lasalandra è tornato a disposizione e sarà della partita. Occhio anche alle possibili variazioni di modulo che potrebbe apportare mister Crudele: giocherà chi è più in forma, con il solito dubbio sulle corsie esterne (due under o l'ottimo Colucci apprezzato domenica scorsa?). Nessun dubbio invece sul numero 9: il grande ex. "Per me il vero campionato inizia domenica a Gallipoli. Dobbiamo vincere e far vedere chi siamo" conclude Gigi.
Messaggio forte e chiaro firmato da chi lo stadio "Antonio Bianco" lo conosce già: lì ha segnato 20 gol nel lontano 2003. Ora invece, è arrivato il momento di rompere il digiuno.