Calcio
Audace Cerignola, Ciro Foggia: "Contro il Savoia sfida difficile, ma abbiamo tutti i mezzi per andare a vincere"
L'ariete dei gialloblù si racconta ai nostri microfoni dopo la bella doppietta contro il Nola
Cerignola - giovedì 1 novembre 2018
17.20
Classe '91, tanta esperienza tra D e C per il centravanti partenopeo ora in forza alla compagine allenata da Dino Bitetto che è riuscito a strapparlo alla forte e importante concorrenza di Bisceglie, Siracusa e Avellino. Nel corso della sua carriera, l'attaccante Foggia ha visto i picchi realizzativi con le maglie di Gragnano in D (31 presenze e 21 realizzazioni) e Melfi in C (34 presenze e 12 realizzazioni). Ciro Foggia è l'identikit perfetto dell'ariete che in riva all'Ofanto aspettavano da almeno due anni, dopo aver gioito delle prodezze del noto attaccante albiceleste Nicolas Di Rito, uno degli assoluti protagonisti del salto di categoria del sodalizio gialloblù. Dopo la decisiva doppietta di domenica scorsa contro il Nola, il giocatore della formazione cerignolana si è raccontato ai nostri microfoni.
- Dopo alcuni anni passati tra i Pro, ritorni a dare il tuo contributo in serie D con l'Audace Cerignola. Cosa ti ha spinto ad accettare il corteggiamento gialloblù?
"Ho scelto di scendere di categoria e approdare a Cerignola perché c'è un progetto molto ambizioso, credo che tra C e D siamo sul podio tra quelle società sane e con una buona e seria programmazione".
Nonostante qualche partenza dalla panchina, in ogni match hai dato il tuo prezioso contributo. Come ritieni questa scelta del mister di non schierarti titolare?
"Nel primo periodo a Cerignola ero leggermente in ritardo di preparazione ed ho accettato serenamente le scelte di mister Bitetto. Abbiamo un organico importante, tutti possono essere titolari, è un aspetto davvero fondamentale quando si vuole recitare una parte da protagonisti durante la stagione".
Che rapporto si è instaurato con i compagni di squadra? Conoscevi già alcuni di loro?
"Sì, conoscevo già Alessio Esposito e Mario Marotta per averci già giocato insieme. Gli altri, invece, li conoscevo per averli affrontati da avversario nelle annate precedenti. Abbiamo un grande gruppo, ho dei compagni che sono prima di tutto grandi uomini e poi calciatori dal valore indiscutibile".
Contro il Nola sei stato il man of the match, segnando due gol decisivi, entrando così nel cuore dei tifosi. A chi hai dedicato la doppietta? Ti aspettavi tutto questo calore dalla piazza?
"La vittoria di domenica è stata fondamentale. Sono stato contentissimo per la doppietta. Ho dedicato i goal al mio carissimo amico Lello, che è venuto a mancare quindici giorni fa ed a cui ero particolarmente legato. Con i tifosi, inoltre, si è creato subito un buon feeling e questo mi aiuta molto quotidianamente e, soprattutto, mi spinge a dare sempre il massimo in campo".
Quali momenti della tua carriera ricordi con più piacere?
"L'apice della mia carriera è stato di sicuro a Gragnano dove ho fatto il capocannoniere della serie D e l'esperienza a Melfi in C dove ho fatto 13 gol".
Infine, qual è il tuo punto di vista sulla sfida di sabato con il Savoia?
"La partita di Torre Annunziata si prospetta molto difficile, ma abbiamo tutti i mezzi per vincere. Andremo lì per giocarcela come facciamo sempre, con grande umiltà".
- Dopo alcuni anni passati tra i Pro, ritorni a dare il tuo contributo in serie D con l'Audace Cerignola. Cosa ti ha spinto ad accettare il corteggiamento gialloblù?
"Ho scelto di scendere di categoria e approdare a Cerignola perché c'è un progetto molto ambizioso, credo che tra C e D siamo sul podio tra quelle società sane e con una buona e seria programmazione".
Nonostante qualche partenza dalla panchina, in ogni match hai dato il tuo prezioso contributo. Come ritieni questa scelta del mister di non schierarti titolare?
"Nel primo periodo a Cerignola ero leggermente in ritardo di preparazione ed ho accettato serenamente le scelte di mister Bitetto. Abbiamo un organico importante, tutti possono essere titolari, è un aspetto davvero fondamentale quando si vuole recitare una parte da protagonisti durante la stagione".
Che rapporto si è instaurato con i compagni di squadra? Conoscevi già alcuni di loro?
"Sì, conoscevo già Alessio Esposito e Mario Marotta per averci già giocato insieme. Gli altri, invece, li conoscevo per averli affrontati da avversario nelle annate precedenti. Abbiamo un grande gruppo, ho dei compagni che sono prima di tutto grandi uomini e poi calciatori dal valore indiscutibile".
Contro il Nola sei stato il man of the match, segnando due gol decisivi, entrando così nel cuore dei tifosi. A chi hai dedicato la doppietta? Ti aspettavi tutto questo calore dalla piazza?
"La vittoria di domenica è stata fondamentale. Sono stato contentissimo per la doppietta. Ho dedicato i goal al mio carissimo amico Lello, che è venuto a mancare quindici giorni fa ed a cui ero particolarmente legato. Con i tifosi, inoltre, si è creato subito un buon feeling e questo mi aiuta molto quotidianamente e, soprattutto, mi spinge a dare sempre il massimo in campo".
Quali momenti della tua carriera ricordi con più piacere?
"L'apice della mia carriera è stato di sicuro a Gragnano dove ho fatto il capocannoniere della serie D e l'esperienza a Melfi in C dove ho fatto 13 gol".
Infine, qual è il tuo punto di vista sulla sfida di sabato con il Savoia?
"La partita di Torre Annunziata si prospetta molto difficile, ma abbiamo tutti i mezzi per vincere. Andremo lì per giocarcela come facciamo sempre, con grande umiltà".