Calcio
Audace Cerignola, Cappa: «A Taranto per fare la nostra gara, il campionato è ancora lungo»
In esclusiva ai nostri microfoni il portiere dell'Audace Mario Cappa
Cerignola - venerdì 13 dicembre 2019
10.41
Contro il Gravina la doccia fredda del 2-2 dei murgiani arrivato a tempo scaduto e il rimorso di non aver portato a casa i tre punti che, in casa Audace, potevano significare davvero tanta roba per le ambizioni di risalita in classifica. Nonostante il pari di Bozzi, tante le note positive di un Cerignola lontano parente di quello visto durante l'inizio di campionato. L'impronta di Feola comincia a farsi vedere, e i giocatori più rappresentativi stanno prendendo per mano l'undici gialloblù. A raccontare il momento degli ofantini, ai nostri microfoni, ci pensa l'estremo difensore campano Mario Cappa.
Mario Cappa, domenica scorsa un'occasione persa. Quanto può pesare un risultato arrivato così all'ultimo secondo?
«Sicuramente ha avuto il suo peso negativo domenica e lunedì, ma già da martedì abbiamo messo tutto alle nostre spalle perché non va dimenticato che questo pareggio viene dopo quattro vittorie consecutive, peraltro al termine di una gara che eravamo riusciti anche a rimontare da una situazione di svantaggio. Siamo certamente dispiaciuti per i due punti persi quando mancavano pochi secondi alla fine, ma quindici giorni prima proprio nel recupero avevamo vinto un'altra partita: il calcio è così, certe volte ti dà e certe volte ti toglie, chiaramente lavoriamo sui dettagli per evitare che in futuro ci possa togliere ancora».
Dopo un inizio dalla panchina, ora è titolare fisso. Quanto conta la fiducia del mister per un portiere?
«Conta, ma è altrettanto vero che per quel ruolo siamo tre ragazzi giovani tra i quali c'è rispetto e sana competizione. Chiaramente fa piacere giocare titolare, ma anche gli altri hanno sempre fatto la loro parte quando sono stati chiamati in causa, anche per una gara di Coppa Italia. Ci alleniamo bene e duramente ogni giorno, poi lo staff tecnico fa le sue scelte e ci mettiamo a disposizione, accettando serenamente le loro decisioni dopo aver dato tutto nel corso della settimana».
La vetta è ancora distante. Qual è l'obiettivo dell'Audace ad oggi?
«L'obiettivo è continuare a pensare alla prossima gara senza guardare la classifica: non lo abbiamo fatto quando eravamo in zona play-out, non lo facciamo adesso che siamo a pochi punti dalla zona play-off. Il campionato è ancora molto lungo, ci sono ben 57 punti a disposizione, un'enormità, e la nostra squadra ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutte. Fare certi discorsi adesso, paradossalmente, può sembrare riduttivo: ho imparato da chi ha un po' più di esperienza che la classifica bisogna guardarla in primavera, è in quel momento che si possono tirare le prime somme».
Prossima gara contro il Taranto. Una gara dalle mille insidie. Come la state preparando?
«Con la solita intensità e voglia, che caratterizzano la nostra settimana. Non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare un avversario che, per quanto non stia attraversando un buon momento sul piano dei risultati, ha comunque un organico di primissimo livello e fatto da tanti giocatori importanti, costruito per vincere il campionato. Cercheremo come sempre di fare la nostra gara, sarà un appuntamento importante perché si affrontano due squadre di grande livello, ma noi siamo abituati a pensare soltanto a noi e scenderemo in campo con lo stesso spirito mostrato finora».
Mario Cappa, domenica scorsa un'occasione persa. Quanto può pesare un risultato arrivato così all'ultimo secondo?
«Sicuramente ha avuto il suo peso negativo domenica e lunedì, ma già da martedì abbiamo messo tutto alle nostre spalle perché non va dimenticato che questo pareggio viene dopo quattro vittorie consecutive, peraltro al termine di una gara che eravamo riusciti anche a rimontare da una situazione di svantaggio. Siamo certamente dispiaciuti per i due punti persi quando mancavano pochi secondi alla fine, ma quindici giorni prima proprio nel recupero avevamo vinto un'altra partita: il calcio è così, certe volte ti dà e certe volte ti toglie, chiaramente lavoriamo sui dettagli per evitare che in futuro ci possa togliere ancora».
Dopo un inizio dalla panchina, ora è titolare fisso. Quanto conta la fiducia del mister per un portiere?
«Conta, ma è altrettanto vero che per quel ruolo siamo tre ragazzi giovani tra i quali c'è rispetto e sana competizione. Chiaramente fa piacere giocare titolare, ma anche gli altri hanno sempre fatto la loro parte quando sono stati chiamati in causa, anche per una gara di Coppa Italia. Ci alleniamo bene e duramente ogni giorno, poi lo staff tecnico fa le sue scelte e ci mettiamo a disposizione, accettando serenamente le loro decisioni dopo aver dato tutto nel corso della settimana».
La vetta è ancora distante. Qual è l'obiettivo dell'Audace ad oggi?
«L'obiettivo è continuare a pensare alla prossima gara senza guardare la classifica: non lo abbiamo fatto quando eravamo in zona play-out, non lo facciamo adesso che siamo a pochi punti dalla zona play-off. Il campionato è ancora molto lungo, ci sono ben 57 punti a disposizione, un'enormità, e la nostra squadra ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutte. Fare certi discorsi adesso, paradossalmente, può sembrare riduttivo: ho imparato da chi ha un po' più di esperienza che la classifica bisogna guardarla in primavera, è in quel momento che si possono tirare le prime somme».
Prossima gara contro il Taranto. Una gara dalle mille insidie. Come la state preparando?
«Con la solita intensità e voglia, che caratterizzano la nostra settimana. Non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare un avversario che, per quanto non stia attraversando un buon momento sul piano dei risultati, ha comunque un organico di primissimo livello e fatto da tanti giocatori importanti, costruito per vincere il campionato. Cercheremo come sempre di fare la nostra gara, sarà un appuntamento importante perché si affrontano due squadre di grande livello, ma noi siamo abituati a pensare soltanto a noi e scenderemo in campo con lo stesso spirito mostrato finora».