Calcio
Audace Cerignola: 6 eccellente
I gialloblu conquistano la promozione,battendo 6-1 il Giovinazzo. Vittoria dedicata al giovane tifoso scomparso
Cerignola - domenica 21 febbraio 2016
20.23
Tanta emozione e commozione, in un Monterisi gremito ma "silenzioso" (in rispetto per il lutto), scosso dagli applausi scroscianti al termine del minuto di raccoglimento e al triplice fischio. In campo, l'Audace ha fatto la sua parte conquistando i tre punti per l'aritmetica, vincendo anche e soprattutto per il ragazzo scomparso. Gara chiusa già nei primi 45 minuti dalle reti di Schiavone, Monopoli (amico del tifoso, salutato al momento del gol con una maglia celebrativa) e Russo.
Nella ripresa, il Giovinazzo trova la gioia del gol con Cissè, bravo a sorprendere Vurchio con un pallonetto dai 40 metri. Ma è un fuoco di paglia. L'Audace continua a far la voce grossa e a regalare gol e giocate a tutti i presenti. Al minuto 51, capitan Dipasquale realizza il poker, al quale seguono le reti di Angelo Pio Colucci e Lasalandra.
Che l'Audace fosse la squadra più forte, con una velocità doppia rispetto alle altre si sapeva ma che avesse conquistato la promozione a febbraio forse nessuno lo immaginava. Merito del gran lavoro di mister Gallo e del suo staff, di una società sempre presente e di un gruppo di giocatori che non ha mai lasciato nulla al caso, trovando in ogni domenica stimoli importanti. E' l'Audace dei 63 punti in 23 giornate, frutto di 20 vittorie e 3 pareggi, con 64 gol fatti e 7 subiti. Numeri impressionanti, che scoraggiano interpretazioni logiche.
E' l'Audace di Marinaro e Vurchio: padroni della porta gialloblu, entrambi titolari perché definire uno riserva dell'altro sarebbe davvero riduttivo; è l'Audace della difesa solida, arcigna, forte e compatta guidata dall'esperienza di Ciano, Colangione e Matera ma anche dai vari Borrelli, Angelo Pio Colucci e Grimaldi sempre pronti e decisivi quando chiamati in causa; è l'Audace dell'estro e dell'imprevedibilità di Monopoli, decisivo con i suoi gol e assist soprattutto tra dicembre e gennaio, di Russo e Colucci Sebastiano, importanti con la loro spinta sulle fasce, pedine chiave nel 3-4-3 di mister Gallo, di Gabriele Grieco poliedrico e adattabile; è l'Audace di Schiavone, un autentico play, attorniato dai muscoli e dalle geometrie di Rosario Conte, Daniele Amoruso e Giuseppe Grieco (messo fuorigioco a dicembre da un brutto infortunio al ginocchio); è l'Audace dei quattro Morra, Dipasquale, Lasalandra, Flavio Amoruso: tanta fantasia e gol, splendidi solisti ma sempre nel coro, bravi a giocare per la squadra e con la squadra. E' l'Audace di mister Gallo, a lui è giusto riconoscerli i principali meriti. Ha gestito alla grande lo spogliatoio, non creando mai malumori, tenendo sempre sulla corda tutti e adoperando le scelte giuste al momento giusto. Ha cambiato senza stravolgere, facendo diventare quel 3-4-3 un marchio di fabbrica della casa. Ha accresciuto la qualità senza perdere troppo in quantità. E' andato al massimo. E in fondo, non sarebbe potuto essere altrimenti, per una squadra che ha vinto il suo campionato a febbraio ed è imbattuta da due quasi due stagioni.
E' una vittoria, con la minuscola ma grandissima, da dedicare anche a chi da oggi non c'è più e continuerà a seguire l'Audace, in Eccellenza, dall'alto.