Calcio
Audace – Bitonto: tutto in un pomeriggio
E’ il match ball serie D per i gialloblù. Farina:“Magari fossero partite tutte così”. Ma il Bitonto ci crede. Zotti:“Servirà tanta lucidità. E se segno…”
Cerignola - sabato 1 aprile 2017
12.35
Il giorno dei giorni. E poi, un posto in Paradiso. E quanti altri luoghi comuni ci sarebbero per descrivere quella che è e sarà la partitissima Audace Cerignola – Bitonto. Lo scontro diretto che vale una stagione intera. 90 minuti lunghi, attesi, belli da vedere che terranno un Monterisi stracolmo di passione in tensione ed ansia.
Può diventare un match ball. L'Audace alza la pallina ed è pronta a battere. Il Bitonto invece proverà a rispondere con forza e decisione, avendo un unico risultato dalla sua. "Da quando siamo arrivati io e il direttore i ragazzi hanno fatto un percorso importante con una media di quasi 2,5 punti a partita. Adesso è arrivato il tempo di chiudere il cerchio". Esordisce così nel pre gara mister Farina. Centrare la serie D dopo 17 lunghi anni, nella partitissima della stagione (e forse di tutta la gestione Grieco), davanti al tuo pubblico. Bel modo di chiudere il cerchio, come nelle più belle favole con il lieto fine. Ecco perché, anche se i gialloblù hanno due risultati su tre dalla propria parte (in caso di pareggio ogni discorso promozione diretta sarebbe rinviato all'ultima giornata, posticipata al 23 aprile), l'obiettivo è quello dei tre punti per festeggiare la matematica certezza delle serie D. "Queste gare si vincono come sono state vinte le altre, ne più ne meno – continua il tecnico - Vogliamo regalare una gioia immensa a tutti i tifosi cerignolani e a una società incredibile che ha dato e darà tantissimo per Cerignola". Per farlo, bisognerà battere il Bitonto della premiata ditta Zotti-Manzari. Una squadra forte, pericolosa che lontano dal "Città degli Ulivi" ha collezionato più punti di tutte le avversarie: ben 32 su 42 a disposizione. "Tutti gli avversari da noi incontrati hanno avuto il massimo rispetto – confessa Farina – Loro sono una squadra costruita per vincere, che ha fatto un impresa nelle ultime otto partite. E' vero, hanno collezionato più punti fuori ma noi in casa abbiamo fatto molto di più". Gli ingredienti per un vero big match ci sono tutti. In città c'è fermento. C'è la giusta voglia di coronare un sogno, dopo tante delusioni. Può diventare questa una pressione maggiore? Mister Farina chiosa: "Sono abituato a questo tipo di partite e penso 'magari fossero tutte così'". E' deciso e sicuro il tecnico campano: d'altronde come dargli torto. Non ha mai perso, sempre in testa da quando ha conquistato la vetta, con la serie dei risultati utili consecutivi (23) aggiornata domenica dopo domenica. Capitolo formazione: rispetto alla trasferta di Molfetta rientrerà certamente Ciano in difesa. I restanti nomi (fatta eccezione forse per il tridente pesante davanti) sono un rebus che Farina scioglierà solo a poche ore prima dal calcio d'inizio.
Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un Bitonto così in alto fino al termine della stagione. Forse in pochi, perché ai nastri di partenza i neroverdi erano candidati ad un sicuro piazzamento playoff. E invece, la squadra di mister De Candia è meritatamente lì a giocarsi la promozione diretta in serie D. Forte, compatta ed esperta, con uomini di qualità e quantità (vedi Turitto, l'ex De Santis, Campanella). E con un tandem d'attacco ben assortito, da 39 gol: Manzari (bomber d'aria di rigore) e Zotti (genio, fantasista e stoccatore dai calci piazzati). Quello stesso Piero Zotti che nel 2013 ha sfiorato la promozione in serie D proprio con l'Audace, sogno poi sfumato nella sfortunata spedizione di Rieti. Per il 36enne barese domani sarà un ritorno al passato: "Lo vivrò con serenità – dichiara in esclusiva ai nostri microfoni -Dispiace tanto per quell'annata quando ci fu tanto rammarico per aver perso la finale nazionale al 92esimo. Forse, se avessimo avuto questa società presente, che ha già deciso di non fermarsi e che vuole vincere e salire di categoria anno per anno, sicuramente avremmo potuto fare di più". Rieti e i gialloblù sono il passato. Ora il suo presente è quel Bitonto che domani si giocherà le sue chance di promozione diretta in D, con un solo risultato a disposizione: la vittoria. "Giocheremo la nostra gara senza nessun assillo di dover per forza vincere. Di fronte abbiamo una squadra che merita di stare in testa. Servirà tanta lucidità. Poi è nomarle che in partite come queste può capitare un episodio, un colpo del singolo che può decidere il match. Spero che entrambe le squadre possano offrire un bel calcio davanti a tantissima gente. Vinca il migliore". Diplomatico e consapevole. Esperto e sicuro di se. Zotti sa che domani non sarà una partita come tutte le altre e che, soprattutto per i tifosi gialloblù, sarà lo spauracchio numero uno. E se dovesse segnare: esulti? Ride, ci pensa e afferma: "L'esultanza è qualcosa che ti viene al momento. Cercherò di fare la mia partita e di far bene. So che i tifosi mi 'beccheranno' perché sono un ex e perché magari forse si aspettavano non so quale cosa in quell'annata. Se segno deciderò al momento, ti lascio con questo punto interrogativo".
I tifosi gialloblù sperano che resti tale affinché domani davvero possa essere il giorno dei giorni.
Può diventare un match ball. L'Audace alza la pallina ed è pronta a battere. Il Bitonto invece proverà a rispondere con forza e decisione, avendo un unico risultato dalla sua. "Da quando siamo arrivati io e il direttore i ragazzi hanno fatto un percorso importante con una media di quasi 2,5 punti a partita. Adesso è arrivato il tempo di chiudere il cerchio". Esordisce così nel pre gara mister Farina. Centrare la serie D dopo 17 lunghi anni, nella partitissima della stagione (e forse di tutta la gestione Grieco), davanti al tuo pubblico. Bel modo di chiudere il cerchio, come nelle più belle favole con il lieto fine. Ecco perché, anche se i gialloblù hanno due risultati su tre dalla propria parte (in caso di pareggio ogni discorso promozione diretta sarebbe rinviato all'ultima giornata, posticipata al 23 aprile), l'obiettivo è quello dei tre punti per festeggiare la matematica certezza delle serie D. "Queste gare si vincono come sono state vinte le altre, ne più ne meno – continua il tecnico - Vogliamo regalare una gioia immensa a tutti i tifosi cerignolani e a una società incredibile che ha dato e darà tantissimo per Cerignola". Per farlo, bisognerà battere il Bitonto della premiata ditta Zotti-Manzari. Una squadra forte, pericolosa che lontano dal "Città degli Ulivi" ha collezionato più punti di tutte le avversarie: ben 32 su 42 a disposizione. "Tutti gli avversari da noi incontrati hanno avuto il massimo rispetto – confessa Farina – Loro sono una squadra costruita per vincere, che ha fatto un impresa nelle ultime otto partite. E' vero, hanno collezionato più punti fuori ma noi in casa abbiamo fatto molto di più". Gli ingredienti per un vero big match ci sono tutti. In città c'è fermento. C'è la giusta voglia di coronare un sogno, dopo tante delusioni. Può diventare questa una pressione maggiore? Mister Farina chiosa: "Sono abituato a questo tipo di partite e penso 'magari fossero tutte così'". E' deciso e sicuro il tecnico campano: d'altronde come dargli torto. Non ha mai perso, sempre in testa da quando ha conquistato la vetta, con la serie dei risultati utili consecutivi (23) aggiornata domenica dopo domenica. Capitolo formazione: rispetto alla trasferta di Molfetta rientrerà certamente Ciano in difesa. I restanti nomi (fatta eccezione forse per il tridente pesante davanti) sono un rebus che Farina scioglierà solo a poche ore prima dal calcio d'inizio.
Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un Bitonto così in alto fino al termine della stagione. Forse in pochi, perché ai nastri di partenza i neroverdi erano candidati ad un sicuro piazzamento playoff. E invece, la squadra di mister De Candia è meritatamente lì a giocarsi la promozione diretta in serie D. Forte, compatta ed esperta, con uomini di qualità e quantità (vedi Turitto, l'ex De Santis, Campanella). E con un tandem d'attacco ben assortito, da 39 gol: Manzari (bomber d'aria di rigore) e Zotti (genio, fantasista e stoccatore dai calci piazzati). Quello stesso Piero Zotti che nel 2013 ha sfiorato la promozione in serie D proprio con l'Audace, sogno poi sfumato nella sfortunata spedizione di Rieti. Per il 36enne barese domani sarà un ritorno al passato: "Lo vivrò con serenità – dichiara in esclusiva ai nostri microfoni -Dispiace tanto per quell'annata quando ci fu tanto rammarico per aver perso la finale nazionale al 92esimo. Forse, se avessimo avuto questa società presente, che ha già deciso di non fermarsi e che vuole vincere e salire di categoria anno per anno, sicuramente avremmo potuto fare di più". Rieti e i gialloblù sono il passato. Ora il suo presente è quel Bitonto che domani si giocherà le sue chance di promozione diretta in D, con un solo risultato a disposizione: la vittoria. "Giocheremo la nostra gara senza nessun assillo di dover per forza vincere. Di fronte abbiamo una squadra che merita di stare in testa. Servirà tanta lucidità. Poi è nomarle che in partite come queste può capitare un episodio, un colpo del singolo che può decidere il match. Spero che entrambe le squadre possano offrire un bel calcio davanti a tantissima gente. Vinca il migliore". Diplomatico e consapevole. Esperto e sicuro di se. Zotti sa che domani non sarà una partita come tutte le altre e che, soprattutto per i tifosi gialloblù, sarà lo spauracchio numero uno. E se dovesse segnare: esulti? Ride, ci pensa e afferma: "L'esultanza è qualcosa che ti viene al momento. Cercherò di fare la mia partita e di far bene. So che i tifosi mi 'beccheranno' perché sono un ex e perché magari forse si aspettavano non so quale cosa in quell'annata. Se segno deciderò al momento, ti lascio con questo punto interrogativo".
I tifosi gialloblù sperano che resti tale affinché domani davvero possa essere il giorno dei giorni.