Basket
Allianz Udas sconfitta a Teramo (84-74)
Coach Marinelli: “Poca testa nei momenti chiave. Della gara di ieri salvo solo il tifo”.
Cerignola - lunedì 9 maggio 2016
15.11
"Abbiamo buttato una partita che era da vincere assolutamente". Le dichiarazioni di coach Marinelli al termine della gara non lasciano scampo ad interpretazioni. I due punti lasciati dall'Allianz sullo spettacolare parquet del Pala Scapriano di Teramo pesano: troppo nervosismo esibito dai biancoazzurri soprattutto nei momenti chiave del quarto periodo, complice anche una direzione di gara "discutibile" e il risultato finale di 84-74 diventa una inevitabile conseguenza.
E' stata comunque un'avvincente gara, degna di una poule promozione per la B. Il Teramo, voglioso di riscattare la brutta sconfitta di Cefalù, comincia la gara a marcia ingranata. I colpi di Salamina (un cecchino da tre) di Gaeta e Poggi fanno male alla difesa biancoazzurra che sbanda e tarda a reagire. Solo nel finale di primo quarto si rivede un Udas convincete trascinata da un Serazzi in modalità playoff e dal duo americano Voss-Malat. E' soprattutto grazie ai loro canestri che lo svantaggio di 14 punti viene dimezzato ad 8 (26-18). Nel secondo quarto l'Allianz continua a dar voce alla rimonta. Le rotazioni di coach Marinelli danno i frutti sperati e il gap tra le due squadre è recuperato. Malat (costretto a tanti minuti di panchina, dopo il brutto intervento di Moretti, mal sanzionato dagli arbitri) tiene testa a Salamina e, tra le due squadre, è pari 46 all'intervallo lungo.
Alla ripresa delle ostilità la partita resta equilibrata e vibrante: nessuna della due squadre vuole lasciare la posta in palio. E infatti, ai canestri di casa dei soliti noti (Salamina, Poggi e Gaeta), l'Allianz risponde con le penetrazioni veloci capitalizzate da Voss. 51-56, ora è l'Udas a condurre prima che Serazzi è costretto ad abbandonare il parquet per un infortunio al ginocchio. Senza il suo playmaker la difesa biancazzurra scricchiola e, complice anche una superiorità ai rimbalzi, Scavongelli e Salamina portano Teramo sul meno 4 (55-59). L'ultimo periodo diventa palpitante. Serazzi stringe i denti e, con il ginocchio fasciato, riprende il suo posto in cabina di regia. Le due squadre si fronteggiano a suon di canestri fino a quando sulla scena irrompe il duo arbitrale. A farne le spese sono Falcone e Marchetti costretti a lasciare la squadra anzitempo (fuori entrambi per falli). Teramo ne approfitta e porta a casa la vittoria (84-74).
"Della partita non salvo nulla – confessa coach Marinelli – Poco presenti ai rimbalzi, troppi secondi e terzi tiri concessi. E poi, poco apporto dalla panchina e poca testa nei momenti chiave. Abbiamo pensato più a lamentarci che a difendere e in alcuni momenti abbiamo giocato non di squadra". "Salvo solo il tifo – continua il coach - Più di cento persone che hanno incitato la squadra. Peccato non aver dato loro la possibilità di stare più vicino al campo". Ora è tempo di ripartire. Nella prossima gara c'è da affrontare la lunga trasferta in Sicilia contro la capolista Cefalù: "Ripartiamo dall'orgoglio di voler dimostrare che siamo qui a giocarci tutte le partite". Anche perché il sogno promozione è ancora vivo: "Non sarà facile. Una partita alla volta e poi vediamo cosa succede". Guai a mollare quindi, parola di coach Marinelli.
E' stata comunque un'avvincente gara, degna di una poule promozione per la B. Il Teramo, voglioso di riscattare la brutta sconfitta di Cefalù, comincia la gara a marcia ingranata. I colpi di Salamina (un cecchino da tre) di Gaeta e Poggi fanno male alla difesa biancoazzurra che sbanda e tarda a reagire. Solo nel finale di primo quarto si rivede un Udas convincete trascinata da un Serazzi in modalità playoff e dal duo americano Voss-Malat. E' soprattutto grazie ai loro canestri che lo svantaggio di 14 punti viene dimezzato ad 8 (26-18). Nel secondo quarto l'Allianz continua a dar voce alla rimonta. Le rotazioni di coach Marinelli danno i frutti sperati e il gap tra le due squadre è recuperato. Malat (costretto a tanti minuti di panchina, dopo il brutto intervento di Moretti, mal sanzionato dagli arbitri) tiene testa a Salamina e, tra le due squadre, è pari 46 all'intervallo lungo.
Alla ripresa delle ostilità la partita resta equilibrata e vibrante: nessuna della due squadre vuole lasciare la posta in palio. E infatti, ai canestri di casa dei soliti noti (Salamina, Poggi e Gaeta), l'Allianz risponde con le penetrazioni veloci capitalizzate da Voss. 51-56, ora è l'Udas a condurre prima che Serazzi è costretto ad abbandonare il parquet per un infortunio al ginocchio. Senza il suo playmaker la difesa biancazzurra scricchiola e, complice anche una superiorità ai rimbalzi, Scavongelli e Salamina portano Teramo sul meno 4 (55-59). L'ultimo periodo diventa palpitante. Serazzi stringe i denti e, con il ginocchio fasciato, riprende il suo posto in cabina di regia. Le due squadre si fronteggiano a suon di canestri fino a quando sulla scena irrompe il duo arbitrale. A farne le spese sono Falcone e Marchetti costretti a lasciare la squadra anzitempo (fuori entrambi per falli). Teramo ne approfitta e porta a casa la vittoria (84-74).
"Della partita non salvo nulla – confessa coach Marinelli – Poco presenti ai rimbalzi, troppi secondi e terzi tiri concessi. E poi, poco apporto dalla panchina e poca testa nei momenti chiave. Abbiamo pensato più a lamentarci che a difendere e in alcuni momenti abbiamo giocato non di squadra". "Salvo solo il tifo – continua il coach - Più di cento persone che hanno incitato la squadra. Peccato non aver dato loro la possibilità di stare più vicino al campo". Ora è tempo di ripartire. Nella prossima gara c'è da affrontare la lunga trasferta in Sicilia contro la capolista Cefalù: "Ripartiamo dall'orgoglio di voler dimostrare che siamo qui a giocarci tutte le partite". Anche perché il sogno promozione è ancora vivo: "Non sarà facile. Una partita alla volta e poi vediamo cosa succede". Guai a mollare quindi, parola di coach Marinelli.