Meteo & Dintorni
il punto
a cura di Digirolamo Antonio
mercoledì 10 gennaio 2018
17.17
Alcuni si domandano che fine ha fatto l'inverno.
Le condizioni meteo attuali sarebbero più propizie all'autunno, con l'aria mite occidentale.
L'Italia è interessata da aria mite, e sopratutto la Penisola e le Isole, oltre che i crinali alpini, da forti venti.
Una situazione meteo che ha portato la temperatura sopra la media, ma con tempo inclemente, che niente ha a che fare con quanto avvenne nei due inverni precedenti.
Anche in Europa, al di là delle Alpi, stiamo osservando dinamiche ascrivibili alla stagione autunnale.
Se avete sentito le cronache dei mass media si sta parlando della tempesta che ha investito vari Stati, causando danni disagi e persino delle vittime.
Si è parlato di tempesta, di venti di uragano.
Sono situazioni meteo ascrivibili al meteo estremo, all'estremizzazione climatica, ma che però rientrano nella normalità del tempo invernale, per meglio intenderci, non sono inedite.
Ma che sta accadendo? Beh, analizzando la situazione a fondo possiamo dirvi che il tutto deriva comunque da manovre osservabili ogni anno, più o meno in questo periodo.
Manovre atmosferiche complesse, che possono produrre risultati da varia natura. Al momento prevalgono le correnti umide e miti provenienti dall'Oceano Atlantico, ma la situazione potrebbe mutare nuovamente.
Diciamo che siamo giunti a quel bivio più volte menzionato e che la strada da imboccare potrebbe riservarci altre sorprese invernali.
Osservando, ad esempio, le proiezioni termiche si conferma un periodo mite che dovrebbe accompagnarci verso il termine della prima decade, dopodiché le temperature potrebbero nuovamente scendere rientrando all'interno delle medie stagionali, anche se prende posizione la previsione di un severo raffreddamento tra circa 7-10 giorni, con ingente maltempo in tutta l'Europa. Ma aspettiamo di avere conferma.
In una prima fase, quindi con previsioni che hanno una maggiore attendibilità, tornerà un po' di freddo, il che è assolutamente normale visto il periodo.
Ma, come si diceva prima, da metà mese sarà interessante valutare ulteriormente le dinamiche atmosferiche, perché potrebbero realmente diventare esplosive. Ed il termine utilizzato non intende essere forte per fare scena, ma perché l'evoluzione prospettata dai super calcolatori lo è realmente, poi più avanti, avremo modo di sapere se ci saranno conferme a ciò.
Siamo sempre in bilico, sia ben chiaro, ma le quotazioni per nuove ondate di freddo - persino intense - stanno crescendo.
Le condizioni meteo attuali sarebbero più propizie all'autunno, con l'aria mite occidentale.
L'Italia è interessata da aria mite, e sopratutto la Penisola e le Isole, oltre che i crinali alpini, da forti venti.
Una situazione meteo che ha portato la temperatura sopra la media, ma con tempo inclemente, che niente ha a che fare con quanto avvenne nei due inverni precedenti.
Anche in Europa, al di là delle Alpi, stiamo osservando dinamiche ascrivibili alla stagione autunnale.
Se avete sentito le cronache dei mass media si sta parlando della tempesta che ha investito vari Stati, causando danni disagi e persino delle vittime.
Si è parlato di tempesta, di venti di uragano.
Sono situazioni meteo ascrivibili al meteo estremo, all'estremizzazione climatica, ma che però rientrano nella normalità del tempo invernale, per meglio intenderci, non sono inedite.
Ma che sta accadendo? Beh, analizzando la situazione a fondo possiamo dirvi che il tutto deriva comunque da manovre osservabili ogni anno, più o meno in questo periodo.
Manovre atmosferiche complesse, che possono produrre risultati da varia natura. Al momento prevalgono le correnti umide e miti provenienti dall'Oceano Atlantico, ma la situazione potrebbe mutare nuovamente.
Diciamo che siamo giunti a quel bivio più volte menzionato e che la strada da imboccare potrebbe riservarci altre sorprese invernali.
Osservando, ad esempio, le proiezioni termiche si conferma un periodo mite che dovrebbe accompagnarci verso il termine della prima decade, dopodiché le temperature potrebbero nuovamente scendere rientrando all'interno delle medie stagionali, anche se prende posizione la previsione di un severo raffreddamento tra circa 7-10 giorni, con ingente maltempo in tutta l'Europa. Ma aspettiamo di avere conferma.
In una prima fase, quindi con previsioni che hanno una maggiore attendibilità, tornerà un po' di freddo, il che è assolutamente normale visto il periodo.
Ma, come si diceva prima, da metà mese sarà interessante valutare ulteriormente le dinamiche atmosferiche, perché potrebbero realmente diventare esplosive. Ed il termine utilizzato non intende essere forte per fare scena, ma perché l'evoluzione prospettata dai super calcolatori lo è realmente, poi più avanti, avremo modo di sapere se ci saranno conferme a ciò.
Siamo sempre in bilico, sia ben chiaro, ma le quotazioni per nuove ondate di freddo - persino intense - stanno crescendo.