Meteo & Dintorni
IL PUNTO
Ondata di freddo in arrivo
mercoledì 13 gennaio 2021
19.05
Vista la discontinuità dei modelli matematici, destinati a mutare tantissime volte e per di più nell'arco della stessa giornata, dobbiamo procedere a vista.
Dobbiamo partire da punti fermi, da elementi barici che siano in grado di tracciare una strada meteo climatica, la meno tortuosa possibile.
Dal fine settimana masse d'aria molto fredde tenderanno ad appressarsi, da Nord-Est dal Mar Adriatico all'arco appenninico abruzzese, sotto la spinta dei forti venti da Grecale connessi ad un trasferimento di una porzione del vortice polare in sede all'Europa orientale.
Avvertiremo un sensibile calo delle temperature nei valori minimi e massimi con aria decisivamente più secca
Dalla nostra parte effetto Asse, o meglio, aria gelida che sorvola l'Adriatico producendo copertura nuvolosa
Cerchiamo di capire sia il fenomeno che le cause, ovvero l'ASE (Adriatic Snow Effect). Tale nome è spesso usato negli USA come "Lake Effect Snow" che si manifesta per il piu' delle volte nel Nord America, quando masse d'aria gelide proveniente dal Canada, raggiungendo la zona dei Grandi laghi, sollevano repentinamente masse d'aria tiepida umida e mite presente nelle acque di quest'ultimi, creando grossi nuvole cumuliformi foriere e cariche di precipitazioni nevose che vanno a scaricarsi con tormente di neve nelle zone immediatamente circostanti l'entroterra. In quest'area esistono, proprio come in Italia , zone cosi dette "cinture di neve" dove questo fenomeno si verifica più frequentemente, in presenza di tale effetto.
In Italia avviene lo stesso e identico fenomeno per la presenza del Mar Mediterraneo che circonda la nostra Puglia, della fascia Adriatica che è la zona di mare più direttamente esposta ai gelidi venti provenienti dalla Russia e zone balcaniche.
Tali venti, a contatto con il Mar Adriatico (particolarmente mite e tipeido in superficie), si sollevano repentinamente creando turbolenze e creazioni di grossi nuclei cumulonembi con conseguenti temporali nevosi che vanno ad abbattersi sulla costa adriatica (dalla Romagna alla Puglia) e nell'immediato entroterra esposto a questo tipo di circolazioni (venti da nord/nord est). Altre regioni coinvolte possono essere la Basilicata.
Ovviamente per tale fenomeno si tiene particolarmente conto dell'orografia del territorio dove anche a soli 5 km potrebbero aversi tormente di neve.
Conclusioni dalle mappe qui sotto elencate,
a partire dalla serata di domani e successivamente nel week-end. Non escludiamo fenomeni nevosi fino in pianura
sul foggiano e entroterra Basilicata e Puglia centrale interna.
Non aspettiamoci grandi fenomeni nevosi
Dobbiamo partire da punti fermi, da elementi barici che siano in grado di tracciare una strada meteo climatica, la meno tortuosa possibile.
Dal fine settimana masse d'aria molto fredde tenderanno ad appressarsi, da Nord-Est dal Mar Adriatico all'arco appenninico abruzzese, sotto la spinta dei forti venti da Grecale connessi ad un trasferimento di una porzione del vortice polare in sede all'Europa orientale.
Avvertiremo un sensibile calo delle temperature nei valori minimi e massimi con aria decisivamente più secca
Dalla nostra parte effetto Asse, o meglio, aria gelida che sorvola l'Adriatico producendo copertura nuvolosa
Cerchiamo di capire sia il fenomeno che le cause, ovvero l'ASE (Adriatic Snow Effect). Tale nome è spesso usato negli USA come "Lake Effect Snow" che si manifesta per il piu' delle volte nel Nord America, quando masse d'aria gelide proveniente dal Canada, raggiungendo la zona dei Grandi laghi, sollevano repentinamente masse d'aria tiepida umida e mite presente nelle acque di quest'ultimi, creando grossi nuvole cumuliformi foriere e cariche di precipitazioni nevose che vanno a scaricarsi con tormente di neve nelle zone immediatamente circostanti l'entroterra. In quest'area esistono, proprio come in Italia , zone cosi dette "cinture di neve" dove questo fenomeno si verifica più frequentemente, in presenza di tale effetto.
In Italia avviene lo stesso e identico fenomeno per la presenza del Mar Mediterraneo che circonda la nostra Puglia, della fascia Adriatica che è la zona di mare più direttamente esposta ai gelidi venti provenienti dalla Russia e zone balcaniche.
Tali venti, a contatto con il Mar Adriatico (particolarmente mite e tipeido in superficie), si sollevano repentinamente creando turbolenze e creazioni di grossi nuclei cumulonembi con conseguenti temporali nevosi che vanno ad abbattersi sulla costa adriatica (dalla Romagna alla Puglia) e nell'immediato entroterra esposto a questo tipo di circolazioni (venti da nord/nord est). Altre regioni coinvolte possono essere la Basilicata.
Ovviamente per tale fenomeno si tiene particolarmente conto dell'orografia del territorio dove anche a soli 5 km potrebbero aversi tormente di neve.
Conclusioni dalle mappe qui sotto elencate,
a partire dalla serata di domani e successivamente nel week-end. Non escludiamo fenomeni nevosi fino in pianura
sul foggiano e entroterra Basilicata e Puglia centrale interna.
Non aspettiamoci grandi fenomeni nevosi