L'ho visto..Al Cinema
Una doppia verità, thriller con Keanu Reeves
Il protagonista di Matrix nei panni di un avvocato alle prese con un caso oscuro
venerdì 30 giugno 2017
9.37
Si gioca sul filo dell'ambiguità e della menzogna l'ultimo film girato da Courtney Hunt, già regista dell'acclamato (dalla critica) Frozen River, dal titolo "Una doppia verità", un thriller con protagonisti Keanu Reeves e Renée Zellweger.
Un giovane (Gabriel Basso) viene accusato a New Orleans dell'omicidio di suo padre (Jim Belushi); inizialmente è il ragazzo stesso a confessare la propria colpevolezza, salvo poi nascondersi dietro un misterioso silenzio, persino nei confronti del suo avvocato (interpretato da Reeves), intenzionato a fare di tutto per scagionare il giovane. Un ruolo importante sarà giocato dalla brillante collaboratrice dell'avvocato (Gugu Mbatha-Raw), che si mostrerà molto perspicace nel guardare oltre la linearità degli eventi.
Un altro film che si colloca nel filone del thriller giudiziario, dove l'aula del tribunale la fa da padrona. I colpi di scena e i depistaggi non mancheranno, anche perché, come suggerisce l'adattamento italiano del titolo, a volte la verità non è una sola. L'atmosfera tende a diventare, nel corso della pellicola, sempre più ambigua e angosciosa, specialmente nei flashback in cui è mostrata la violenza del padre del giovane. Indizi e dettagli sul passato sono inseriti sapientemente all'interno della narrazione, portando lo stesso spettatore a cercare il bandolo della matassa. Anche se, probabilmente, il finale si mostra meno imprevedibile di quello che si potesse attendere.
In un periodo, quello estivo, in cui notoriamente non abbondano i capolavori, soprattutto nella categoria in esame, la pellicola della Hunt, pur non eccellendo, si dimostra tutto sommato all'altezza della situazione.
Un giovane (Gabriel Basso) viene accusato a New Orleans dell'omicidio di suo padre (Jim Belushi); inizialmente è il ragazzo stesso a confessare la propria colpevolezza, salvo poi nascondersi dietro un misterioso silenzio, persino nei confronti del suo avvocato (interpretato da Reeves), intenzionato a fare di tutto per scagionare il giovane. Un ruolo importante sarà giocato dalla brillante collaboratrice dell'avvocato (Gugu Mbatha-Raw), che si mostrerà molto perspicace nel guardare oltre la linearità degli eventi.
Un altro film che si colloca nel filone del thriller giudiziario, dove l'aula del tribunale la fa da padrona. I colpi di scena e i depistaggi non mancheranno, anche perché, come suggerisce l'adattamento italiano del titolo, a volte la verità non è una sola. L'atmosfera tende a diventare, nel corso della pellicola, sempre più ambigua e angosciosa, specialmente nei flashback in cui è mostrata la violenza del padre del giovane. Indizi e dettagli sul passato sono inseriti sapientemente all'interno della narrazione, portando lo stesso spettatore a cercare il bandolo della matassa. Anche se, probabilmente, il finale si mostra meno imprevedibile di quello che si potesse attendere.
In un periodo, quello estivo, in cui notoriamente non abbondano i capolavori, soprattutto nella categoria in esame, la pellicola della Hunt, pur non eccellendo, si dimostra tutto sommato all'altezza della situazione.