L'ho visto..Al Cinema
L’ho visto al cinema la recensione di "Lettere da Berlino"
Il nuovo film di Vincent Pérez, regista svizzero, con Bredan Gleeson e Emma Thompson tratto dal romanzo di Hans Fallada
venerdì 21 ottobre 2016
14.58
Autunno, tempo di grandi film da gustarsi con gli amici o comunque in buona compagnia. Se volete un consiglio su un lungometraggio che merita di essere visto, allora potrebbe fare al caso vostro la recensione di Lettera da Berlino. Questo nuovo film di Vincent Pérez, regista svizzero, con Bredan Gleeson e Emma Thompson come protagonisti è tratto dal romanzo di Hans Fallada "Ognuno muore solo", il quale a sua volta si ispira ad una storia vera. Il film Lettera da Berlino è un film che affronta un tema molto caro al cinema: quello dell'epoca storica nazista. Non a caso il libro "Ognuno muore solo" venne definito da Primo Levi "il più grande libro mai scritto sulla resistenza tedesca al nazismo".
Il film è un thriller dalle venature drammatiche che è sbarcato nelle sale italiane il 13 ottobre ed è ambientato a Berlino. L'epoca, ovviamente, è quella nazista: siamo nella Seconda Guerra Mondiale.
In una Berlino cupa, immersa nel terrore del nazismo e della repressione, Otto ed Anna Quangel sono una coppia operaia che vive in un umile appartamento, e cerca in ogni modo di non avere nulla a che fare con i nazisti ma contemporaneamente di evitare i guai. Un giorno, però, l'unico figlio della coppia perde la vita al fronte, dove era andato a combattere. Questo grave lutto spinge la coppia a rivalutare la loro vita ed il loro approccio alla dittatura. Così i due cominciano a pubblicare delle cartoline dissidenti contro il regime hitleriano, pur sapendo di rischiare la vita.
Ben presto infatti la Gestapo si accorge di questa situazione ed inizia a dare la caccia al diffusore delle cartoline.
Sentimento e storia
Lettere da Berlino è un film corale e come molti dei film sul nazismo colpisce come un pugno allo stomaco. Il cast è ottimo: Emma Thompson ha ricevuto l'Oscar come migliore attrice per "Casa Howard". Anche Brendan Gleeson convince nei panni di Otto Quangel.
Il film è senza dubbio storico, ma accompagna soprattutto le vicende di una coppia che, dopo aver taciuto per la loro vita, comincia a scrivere contro Hitler alla ricerca di una redenzione e di un riscatto dell'orrore che li circonda. A costo di rischiare la vita.
Il film sottolinea gli aspetti della vita comune delle persone normali sotto la dittatura, le loro sofferenze, il loro silenzio. Non convince del tutto la parte di Daniel Bruhl, che interpreta la figura classica dell'investigatore in crisi di coscienza che si fa delle domande sulla dominazione hitleriana e fatica a ribellarsi.
Buone le musiche di Alezandre Desplat, ottima la fotografia. Nel complesso Lettere da Berlino è un film godibile, anche se a tratti poteva essere reso più convincente.
Lettere da Berlino è uscito il 13 ottobre al cinema. In attesa di vederlo o di conoscere cosa pensiate di questo film, potrete scoprire tutti i programmi in tv su programmitv.info.
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