A Ruota Libera
Un Assessorato alla 'Cultura del Territorio' che consolidi lo Sviluppo del Sapere Agricolo
di Beniamini Mastroserio
mercoledì 2 novembre 2016
14.58
Lo si può anche rintracciare un tappa buco, magari anche proveniente dal sesso debole, al ramo Cultura e P. Istruzione ma occorre che si risalga in primo luogo a rispolverare gli intenti iniziali espressi dal Movimento " La Cicogna " alla vigilia della conquista del Palazzo Comunale. Chi oggi gestisce in prima persona la delega al settore è lo stesso primo cittadino avv. Metta che non è più riuscito a trovare il / la sostituto / a della Assessore dott. G. Colucci fin dal mese di marzo in cui vennero da quest' ultima sottoscritte le dimissioni. Nell' Ufficio principale dell' Assessorato si sono in seguito come annidati – perdurando la situazione di stallo – diversi personaggi a dir loro papabili. Da un canto va tenuto conto che in quegli ambienti sono diventati più < vincolanti >, circa le iniziative che si vanno a proporre, i pareri della dott. Maria Dettori soprattutto da quando costei ha dovuto ( ? ) lasciare anche la massima carica direttiva in seno al più complesso Settore dei Servizi Sociali. Un paio di elementi di fiducia della maggioranza cicognina sarebbe di fatto incaricato di prendere i primi appunti per conto del Sindaco, sfrondare, essenzializzare gli incontri di massima con i rappresentanti di associazioni se non con gli studiosi < individualisti > che lavoricchiano in proprio…Per ora, diciamolo !, si ignora chi sia il vero Dominus che tutto ode ( il Capo Generale del Gabinetto ? ) e tutto poi dispone. Egli è il < genio > che a ogni buon " conto " consentirebbe la fattibilità economica e logistica d' ogni evento. Non è certo il Sindaco questo misterioso signor factotum. Ho come la sensazione che l' Avvocato abbia accumulato troppi incartamenti da vagliare con sempre maggiore attenzione e …< vigilanza >.
In realtà, allo scopo d' avvalorare l' impressione di cui sopra, l' ho visto di recente essersi già distratto sulla portata degli effetti negativi di una recente delibera approvata dai consiglieri di maggioranza : l' Assessore allo Sviluppo e Produzione ha fatto sì che il nostro Comune revocasse la propria adesione
annuale all' Associazione nazionale " Città dell' Olio ". Forse il Sindaco corre il rischio di smarrire - appunto per sopraggiunta mancanza di tempo - la serenità che serve per far comprendere ai gregari che la " Cultura " è innanzi tutto mantenere saldo il prestigio del luogo in cui abitiamo. Oltre che nella realtà delle ricadute economiche Cerignola nell' immaginario collettivo nazionale deve restare la prima piattaforma d' Italia in tema di marketing in olivicoltura e in quant' altro a cascata consegue.
Lo < Sviluppo > verso una diffusa e meno enfatica celebrazione della Cultura locale vada intesa come Conoscenza Piena del ruolo della città da parte di tutti noi. La < sapienza > sulle origini e storia dei monumenti, pietre e Chiese e Torri deve invece acquistare soltanto valore comprimario, non già prevalente.
.… Si tratta oggi di popolarizzare e meglio qualificare le conoscenze nel settore agricolo all' interno delle Scuole e delle Università frequentate dai giovani. Occorre anche seminare il nostro Sapere Agricolo anche e soprattutto tra le giovani leve che non hanno le opportunità di approfondire gli studi perché purtroppo sono super impegnate nel lavoro o perché – cosa peggiore ! – sono prive di lavoro e, sfiduciate, stanno a traccheggiare nelle quattro mura alienanti tra slot machine e sfide al fantacalcio.
Ritengo che un Bollettino Informativo che sia ufficialmente curato dagli Assessori Comunali potrà costituire un Vademecum Periodico utile
per trasformarci in centinaia e centinaia di < ciceroni > sempre in grado di di fornire orientamenti anche a favore dei semplici turisti di passaggio.
Per attuare una simile impresa ( che può anche costare molto meno di quel che si immagini ) occorre che venga nominata una figura professionale, che al momento si può definire "Assessore Alla Cultura del Territorio".
Scolpiamolo bene in mente: il Sapere Agricolo è alla radice della Cultura nel vasto Comprensorio del Tavoliere Sud.