A Ruota Libera
Tatarella , i ricordi che mi sono rimasti
analisi di un "giovane " scrittore
lunedì 6 febbraio 2017
Salvatore a differenza di Pinuccio non giocava a carte né s' accompagnava tanto spensieratamente con amici e post camerati nelle trattorie. Partecipava a cene e pranzi di lavoro politico qualora riguardassero progetti che potessero collimare con l' idea particolare di Politica che Egli aveva in mente. Scrivere di lui è e sarà per noi sempre molto difficile perché, inevitabilmente, si finisce col parlare di noi stessi cioè di come e quanto siamo cresciuti grazie ai suoi consigli e acuti incoraggiamenti. Mi disse un giorno, dapprima in dialetto : " Beniamè, tou non à capeit nind !... " e, dopo una frazione di secondo, in italiano stentoreo aggiunse : " .. in Italia anche l' urina è destinata ad assumere una colorazione politica ". Per un politico come egli è stato a tempo pieno, la preoccupazione di subire da parte degli avversari l' accusa di avere strumentalizzato una qualche minima iniziativa lo spingeva a riflettere a dovere. In lui Pensiero e Azione erano in invidiabile equilibrio. Posso riferire di esempi anche recenti, ma la sua lungimiranza – a riguardo dell' attenzione da prestare alle pericolose strumentalizzazioni delle iniziative – già la constatai ampiamente manifestata fin dal '69 / '70. Infatti in ricorrenza del I° anno dalla invasione dei carri armati sovietici in Cecoslovacchia, portammo insieme, con la sigla associativa " Potere Europeo " al Mercadante la piece teatrale < I Giorni di Praga > (indimenticabili le musiche di Tony Occhiello su alcuni testi poetici). Quella rappresentazione, che entrò come pagina nella storia della cultura della nostra città, fu appunto resa possibile grazie all' aiuto determinante e prezioso di alcuni giovani d'area sinistra i quali riuscirono a < movimentare > la vita paesana nel magico periodo '68 / '72, ricco di sogni per la sana e libera gioventù universitaria. Un raffronto tra la figura di Salvatore ( classe di nascita '47 ) e quella
di Pinuccio ( nato nel '35 ) è anch' esso arduo perché differenti furono per i due fratelli i contesti socioeconomici dei frangenti storici della Educazione emotiva sentimentale ricevuta / vissuta in famiglia nelle tenere età ( " orientativamente da zero a sei anni " ci insegna oggi il cattedratico prof. Umberto Galimberti ). Va inoltre considerato che l' indole di ciascuno di noi finisce col subire rilevanti variazioni a causa del processo di autocorrezione che di fatto ciascuno di noi avvia quando nell' età più matura si adatta a vivere nei nuovi nuclei familiari. Due intelligenze, quella di Pinuccio e Salvatore, che si sono affinate soprattutto nell' ambito della Cultura Politica coltivata assieme ai rispettivi coetanei e colleghi di lavoro. Fu in gran parte di Pinuccio l' idea geniale di creare a Bari la sede della " Fondazione Giuseppe Prezzolini " ( il grande
letterato e pensatore morto in autoesilio a Lugano nel 1982 ); anche in virtù di questo centro di riferimento culturale di livello a dire poco nazionale Pinuccio Tatarella riuscì a tenere unito il fronte dinamico della borghesia moderata del capoluogo regionale. Fu in gran parte poi di Salvatore l' idea parallela di dare vita assieme alla cognata prof. ssa Angiola Filipponio la Fondazione dedicata alla memoria dell' Uomo Politico on. le G. Tatarella morto in quel nefasto lunedì 8 febbraio 1999. Anche questa Fondazione s'è rivelata nel corso degli anni un organismo prestigioso perché ha seminato un' indiscutibile vivacità culturale come del resto lo attestano conferimenti di premi anche a favore di saggisti e scrittori aventi simpatie progressiste…Nonostante abbia nutrito perplessità sui loro operati ( per esempio
di Pinuccio per non aver contribuito a far eleggere Presidente del Senato nell' aprile '94 l' on. le repubblicano Giovanni Spadolini anziché lo stoccafisso sen. Carlo Scognamiglio di Forza Italia ), ho trovato giusta la dichiarazione rilasciata, in occasione dei solenni Funerali di Salvatore, dall' ex Sindaco di Foggia on. Paolo Agostinacchio : < la vecchia comune appartenenza non cessa d' esistere neppure quando le nostre strade si sono divise >. Penso che non sarà soltanto mia, ma anche di altri che esitano a scrivere e testimoniare, la seguente convinzione : le due amicizie, quelle oso cosiddette " fraterne ", che mi / ci legano ai due Tatarella, non saranno facili a sgretolarsi.
di Pinuccio ( nato nel '35 ) è anch' esso arduo perché differenti furono per i due fratelli i contesti socioeconomici dei frangenti storici della Educazione emotiva sentimentale ricevuta / vissuta in famiglia nelle tenere età ( " orientativamente da zero a sei anni " ci insegna oggi il cattedratico prof. Umberto Galimberti ). Va inoltre considerato che l' indole di ciascuno di noi finisce col subire rilevanti variazioni a causa del processo di autocorrezione che di fatto ciascuno di noi avvia quando nell' età più matura si adatta a vivere nei nuovi nuclei familiari. Due intelligenze, quella di Pinuccio e Salvatore, che si sono affinate soprattutto nell' ambito della Cultura Politica coltivata assieme ai rispettivi coetanei e colleghi di lavoro. Fu in gran parte di Pinuccio l' idea geniale di creare a Bari la sede della " Fondazione Giuseppe Prezzolini " ( il grande
letterato e pensatore morto in autoesilio a Lugano nel 1982 ); anche in virtù di questo centro di riferimento culturale di livello a dire poco nazionale Pinuccio Tatarella riuscì a tenere unito il fronte dinamico della borghesia moderata del capoluogo regionale. Fu in gran parte poi di Salvatore l' idea parallela di dare vita assieme alla cognata prof. ssa Angiola Filipponio la Fondazione dedicata alla memoria dell' Uomo Politico on. le G. Tatarella morto in quel nefasto lunedì 8 febbraio 1999. Anche questa Fondazione s'è rivelata nel corso degli anni un organismo prestigioso perché ha seminato un' indiscutibile vivacità culturale come del resto lo attestano conferimenti di premi anche a favore di saggisti e scrittori aventi simpatie progressiste…Nonostante abbia nutrito perplessità sui loro operati ( per esempio
di Pinuccio per non aver contribuito a far eleggere Presidente del Senato nell' aprile '94 l' on. le repubblicano Giovanni Spadolini anziché lo stoccafisso sen. Carlo Scognamiglio di Forza Italia ), ho trovato giusta la dichiarazione rilasciata, in occasione dei solenni Funerali di Salvatore, dall' ex Sindaco di Foggia on. Paolo Agostinacchio : < la vecchia comune appartenenza non cessa d' esistere neppure quando le nostre strade si sono divise >. Penso che non sarà soltanto mia, ma anche di altri che esitano a scrivere e testimoniare, la seguente convinzione : le due amicizie, quelle oso cosiddette " fraterne ", che mi / ci legano ai due Tatarella, non saranno facili a sgretolarsi.