A Ruota Libera

Rubrica: "E' vero ! I cerignolani non mangiano 'riforme' "

La data del referendum è vicina ma ancora si naviga tra le nebbie

di Beniamino Mastroserio

La nostra città vanta sessantamila residenti e poichè la popolazione italiana
consta di sessanta milioni, si può supporre che il cerignolano può rappresentare in
microscala il cosìddetto < italiano medio >. E' ovvio che risentiamo in maggiore
misura delle deficienze ( croniche ? ) proprie dei grossi agglomerati o " paesoni "
del Sud; non vi sono infatti Centri di Orientamento per Immigrati adulti e - dove
sono stati istituiti - diventano nel più dei casi improduttivi perchè funzionali agli
interessi bustarellari dei burocrati regionali che li attivano su input di quella che è
la classe politica più corruttibile : i Consiglieri Regionali... E' anche evidente che
nel nostro paesone stenta anche a affermarsi la Cultura del differenziare i rifiuti,
stenta anche a crescere la conoscenza del Codice Stradale etc. etc.. In un simile
contesto di stallo nel resto dei comportamenti quotidiani è difficile che si riescano
a introdurre i nostri ideali di Cittadinanza Attiva. Sarà difficile anche da parte
nostra, di fustigatori del malcostume !, convincere una significativa percentuale
di < com paesoni > a non disertare le urne nell' unico giorno della loro apertura.
E' fuori dubbio : si tratta di un ' opera immane leggere e approfondire con
coscienza e serenità il dibattito sul referendum popolare con cui si riformano ben
47 articoli contenuti nella Seconda Parte della Costituzione e le Note aggiuntive
VII, XI e XIII contenute nelle Disposizioni Transitorie e Finali. I più interessati a
trascinare gli elettori al voto sono i dirigenti dei maggiori partiti e movimenti e
delle Associazioni che si occupano della Politica intesa come l' arte di sapere /
volere gestire i Beni Pubblici materiali e immateriali. Però tali dirigenti ( non
solo quelli operanti a Cerignola e nella provincia bensì specie quanti comandano
a livello nazonale ) stanno dimostrando di non aver compreso che è < saltata >
clamorosamente la realizzazione della prima fase basilare / informativa a favore
dell' elettorato popolare di medio bassa preparazione. A mio parere occorreva
che venisse in primis divulgato un pro memoria composto da circa 40 pagine in
cui fossero stampati sulle facciate di sinistra gli articoli ancora oggi vigenti e,
sulle corrispondenti facciate di spazio destro, le diverse norme che connotano la
( presunta ? ) architettura della nuova II Parte della Carta già denominata
Ordinamento della Repubblica e come letteralmente approvata dalla Camera
dei Deputati in gennaio e aprile 2016 e pubblicata in G.U. n. 88 del 15 / 04.
Dalla mancanza del sopraindicato opuscolo informativo sulle variazioni
che andremo a introdurre con il SI oppure semplicemente a riproporre in modo
meno avventato con un NO, ne scaturisce che sono giustificati anche i cittadini
che rifiutano di partecipare ai dibattiti che stanno svolgendo in questo periodo
preelettorale i Comitati dei partiti e gli stessi Circoli Culturali < sub partitici >.
Confesso a riguardo d' avere preso parte ad alcuni di questi incontri, specie sui
motivi del SI vanno elogiati i promotori delle più seguite correnti di pensiero del
PD di Capitanata : - ) la prima è quella dell' accoppiata prevalente in loco euro
on. E. Gentile + Segretario della Sezione locale prof. Tommaso Sgarro; - ) la
seconda corrente Piddina, che parteggia anch' essa per il SI all' approvazione
della riforma, è quella invece guidata dall' ambientalista Mara Monopoli che fa
capo alla più moderata Associazione " Prima Persona " di cui il leader più
autorevole è l' euro deputato lucano Gianni Pittella. Ai due separati meeting
organizzati dalle due < donne contro > del PD di Cerignola hanno partecipato
distinti parterre di fidi supporter poco inclini a < sciropparsi > le più convinte
ragioni d' entrambe le fazioni del SI.
Anche sul fronte dei pochissimi ultrà simpatizzanti del PD ( in prima linea
s' è schierato il Comitato Provinciale ANPI = i Partigiani ) si sono espressi per il
NO a questa riforma < ingarbugliata > alcuni validi intellettuali d' area. Alla
Conferenza tenuta mercoledì 19. 10 u.s. è così toccato all' esponente di punta
prof. Alfredo Calderale dell' Ateneo foggiano elencare alcuni punti deboli del
testo della legge in questione. In via breve - cioè < non documentata > il prof.
Calderale ha dichiarato che la riforma tende a fare perdere qualche potere al
Presidente della Repubblica trasferendolo in modo subdolo al Presidente del
Consiglio. La riforma riduce forse umilia la capacità rappresentativa popolare
introducendo elementi che snaturano i principi d' una più libera democrazia. Ha
presenziato a quest' ultimo convegno il magistrato ed ex deputato Francesco
Bonito che ha provveduto a arricchire il successivo < mini dibattito > e che ha
elogiato " l' eleganza argomentativa " della dissertazione del prof. Calderale.
Purtroppo, proprio a causa dell' < ignoranza > di fondo del complessivo
dettato della Riforma, ogni pia intenzione sul privilegiare nelle urne l' una o
l' altra ipotesi di voto non viene agevolata dall' auspicata guida più o meno
tascabile su cui il cittadino possa annotare quotidianamente le proprie
meticolose sottolineare e riflessioni. E' un compito che a mio ( balzano ? )
parere è precluso anche a quanti, dalla rete, tirano gli < scarichi documentali >...


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