A Ruota Libera
(Ri)pensare all’Idea rigenerante dell’Europa Nazione
per ridimensionare il < barboso gap > tra il Nord e il Sud dell’ Italia
lunedì 9 gennaio 2017
Per ridimensionare il < barboso gap > tra il Nord e il Sud dell' Italia cominciamo a (ri)pensare all' Idea rigenerante dell' Europa Nazione
di Beniamino Mastroserio
In tema di Cultura e Pubblica Istruzione mi fanno quasi pena quelli che si lamentano delle presunte nefaste conseguenze derivanti dalle differenze fra l' eccellenza delle scuole del Nord e quelle del Sud, ovviamente < indietro > per infrastrutture e profitto dei discenti. Certamente gli studi dei periti in statistiche nel settore del pianeta scuola possono colpire nel segno giusto;
ma dopo i seri report di base arrivano in seconda battuta i famosi " manipolatori " che di rado si soffermano sulle posizioni da aurea mediocrità in classifica generale detenute dalle Regioni del Centr' Italia. Anche all' interno delle due macro aree, la settentrionale e la meridionale, pochi studiosi finanche ignoti si attardano a verificare le cause degli handicap pedagogici d' una Regione rispetto alle lacune che si riscontrano nei territori d' immediato confine : vedansi, ad esempio, le percentuali degli esiti scolastici nel Molise e in quelle zone simili per morfologia ( dei Monti Dauni settentrionali, dell' Alto Tavoliere e delle zone del Gargano ).
Questo vecchio luogo comune sul Sud e sul Nord, che ci trasciniamo da oltre venti anni come palla di ferro attaccata ai piedi di noi ingenui di mente, dovrebbe essere non dico del tutto cassato bensì ridimensionato a tutto favore delle piùlibere energie intellettuali di studenti e di più piccoli scolari.
… Eppure sono trascorsi ben 60 anni dal Trattato di Roma del 25 marzo 1957 ..!, da quando cioè i nostri padri della Patria ( il Capo della Repubblica Italiana era il prof. di diritto a Sassari Antonio Segni ) firmarono con i rappresentanti di altri soli otto Stati il solenne impegno di far nascere la Comunità Economica Europea ( CEE ) e al contempo di poter coordinare le singole Programmazioni di sviluppo e ricerche sull' Energia Atomica ( Euratom ). Anche se tale Trattato di Roma lasciava intendere che quell' Unione sorgeva nel solco ( cioè si inchinava alle logiche forzate ) della vile pecunia, pur tuttavia nei decenni si sono raggiunti numerosi altri Accordi che hanno sancito l' opportunità di estendere l' ingresso in Comunità ad altri Stati.
Dal primo genere economico d' Unione era consequenziale la più o meno forte volontà di tendere verso una più diffusa e completa Cultura Europeista. Tra gli esponenti di spicco che hanno fornito motivazioni vitali per la crescita graduale della < potenza europea > va annoverato l' on. Altiero Spinelli già aderente al Partito d' Azione nel periodo postbellico ( fu uno dei più fedeli compagni di lotte del radicale Marco Pannella ).
Va però a mio giudizio ricordata maggiormente l' opera di apostolato laico, in seno al massimo organismo dell' Unione, del binomio dei pensatori euro parlamentari J. Delors e A.
Duff autore del breve ma determinante saggio " Comment sauver la Constitution europèenne " pubblicato da " Notre Europe ", laboratorio di pensiero francese indipendente ideato ad hoc per varare la Carta Costituzionale Europea.
Da quando però s'è venuta a creare, dal 2007 in qua, la crisi economica < globalizzata >, quei fantastici princìpi or ora accennati sull' Europa, sono come rimasti " lettere morte ", specie in Italia rea d' aver partorito un paio di movimenti ben radicati nell' opinione pubblica e che sembrano avversare l' ulteriore unificazione dell' Europa in ambito monetario. Una subitanea necessaria reazione a questa sorta di stallo in cui quasi tutta l' Europa pur suo malgrado s' è oggi cacciata consisterà – a iniziare dalle Scuole Italiane – nella conoscenza e studio delle meraviglie letterarie filosofiche e artistiche dei molti Personaggi che hanno ulteriormente impreziosito il già rilucente Patrimonio del Pensiero dell' Europa Nazione.
Non si tratta di proporre / imporre in quest' altro secolo una sorta di Cultura unica che tutto annulla e omologa. Penso invece che a cominciare dai nuovi Indirizzi Liceali se non addirittura dagli anni di studi medi precedenti, le intellettualità docenti potrebbero aprire gli orizzonti agli alunni prospettando loro – in proporzione alle età – i messaggi : - ) dei francesi Sartre, C. Baudelaire, L. F. Celine, J. Prevert; - ) dei tedeschi T. Mann, F. Nietsche, . Horkheimer, H. Boll, H. Hesse; - degli anglosassoni B. Russel, T. Eliot; - dei liberi pensatori artisti spagnoli S. Dalì, P. Picasso, Ortega y G.; del poeta greco C. Kavafis; - ) dei russi A. Solgenicyn, V. Majakovskij etc..
Non si dimentichi, infine, che saranno soprattutto gli Insegnanti di Storia, di Educazione Civica e Diritto Pubblico a dover riprendere coscienza, a proposito del Verbo Europeista, del proprio ruolo a dir poco trainante all' interno / degli Istituti.