A Ruota Libera
Dove finisce la citta’ inizia la campagna
Qui nasce e si fortifica il rapporto tra l’uomo e l’ambiente
martedì 21 marzo 2017
14.59
di Beniamino Mastroserio
E' inevitabile che, man mano che si discute su come proteggere al meglio i paesaggi rurali esterni all' agglomerato circolare della nostra < città di pianura >,
si tende a sottolineare la dovuta importanza per migliorare la cintura urbana e la
qualità della vita che vi si conduce. Urbanisti e architetti ( con ovvia inclusione di ingegneri, geometri e manovali semplici ) nonché tutti gli amanti delle potenziali nascoste bellezze dei rioni di periferia hanno sempre < fondato > le proprie idee
sul magico equilibrio città campagna. Certo ..!, più che < miglior confine ideale > proprio per Cerignola qualcuno può invitarci a utilizzare l' espressione < minore desolazione >. Riconosco infatti una certa ragione agli amici di famiglia originari
di Lagonegro ( PZ ) i quali, provenendo ogni estate da Milano dalla Autostrada Adriatica e dovendo uscire dal casello di Cerignola per poi procedere sulla Melfi
/ Potenza, si manifestano sempre meravigliati per lo scenario - tipo Beirut – dei caseggiati che costeggiano i due tratti extramurali di Viale U.S.A. e V.le Ponente.
Il senso dello squallore ( apparente ? ) in effetti lo si avverte gettando un primo sguardo verso una Stazione ferroviaria deserta e verso il maxi capannone dell' Interporto abbandonato, lungo la via Cerignola Campagna / Porta Manfredonia
dotata tra l' altro di un canale di scolo zeppo di rifiuti ed erbacce rinsecchite. Il secondo e continuato sguardo d' assieme ai cinque chilometri d' asfalto privi
da troppi anni della segnaletica orizzontale è l' indice ancora più visibile del
Trionfo dell' Abbandono...
L' amore verso le periferie della città, comunque, sembra che mi si
accresca in proporzione inversa allo stato in cui esse si trovano. Penso che il
fascino silenzioso di questi rioni e ultime case colpirà anche l' inconscio
degli assessori meno competenti ai rami Lavori pubblici, Servizi Sociali e
Sicurezza. Dovrebbero presto capire d' essere debitori d' un obbligatorio
impegno a loro favore ! Del resto…, lo slogan < mai più periferie > non
era la promessa contenuta in tutti i programmi elettorali dei Sindaci che si
sono finora succeduti ?
Restituire il necessario decoro alle ultime arterie che dalla città
immettono nei campi significherebbe automaticamente incentivare il
piacere di praticare i tradizionali < picnic fuori porta > presso luoghi
sereni come le Tenute Santo Stefano, Torre Quarto, etc.. Proprio di
recente, a riguardo della ricorrenza del Giorno del Paesaggio fissato dal
Ministero Beni Culturali al 14 marzo, l' eccellente opinionista di Foggia
Nello Biscotti ha auspicato - sul quotidiano su cui scrive – che tornino
di moda le vecchie < scampagnate, per la ricreazione, per la riscoperta
di valori, sapori, odori >. Approfitto inoltre per segnalare un luogo
poco frequentato ma suggestivo per la visione paesaggistica che offre :
è la diga Capaccioti nei pressi dell' ameno Borgo Morchella.
E' davvero dove finisce la città, cioè dove inizia la campagna, il
posto in cui nasce e si sviluppa il benefico rapporto dell' uomo bambino
con la natura / ambiente. Come non mai ritorna dunque oggi urgente
riproporre le necessarie attenzioni alle varie fasce rionali dell' intera
corona perimetrale della città. Il centro città è come congestionato da
palazzoni e case nuove che non si riescono a vendere anche a causa
dei costi drogati del mercato dell'usato ! Non facciamoci condizionare
dalla pigrizia mentale né tanto meno dalla paura di cambiare.
Adoperiamoci per ribaltare la situazione con interventi assennati.
E' inevitabile che, man mano che si discute su come proteggere al meglio i paesaggi rurali esterni all' agglomerato circolare della nostra < città di pianura >,
si tende a sottolineare la dovuta importanza per migliorare la cintura urbana e la
qualità della vita che vi si conduce. Urbanisti e architetti ( con ovvia inclusione di ingegneri, geometri e manovali semplici ) nonché tutti gli amanti delle potenziali nascoste bellezze dei rioni di periferia hanno sempre < fondato > le proprie idee
sul magico equilibrio città campagna. Certo ..!, più che < miglior confine ideale > proprio per Cerignola qualcuno può invitarci a utilizzare l' espressione < minore desolazione >. Riconosco infatti una certa ragione agli amici di famiglia originari
di Lagonegro ( PZ ) i quali, provenendo ogni estate da Milano dalla Autostrada Adriatica e dovendo uscire dal casello di Cerignola per poi procedere sulla Melfi
/ Potenza, si manifestano sempre meravigliati per lo scenario - tipo Beirut – dei caseggiati che costeggiano i due tratti extramurali di Viale U.S.A. e V.le Ponente.
Il senso dello squallore ( apparente ? ) in effetti lo si avverte gettando un primo sguardo verso una Stazione ferroviaria deserta e verso il maxi capannone dell' Interporto abbandonato, lungo la via Cerignola Campagna / Porta Manfredonia
dotata tra l' altro di un canale di scolo zeppo di rifiuti ed erbacce rinsecchite. Il secondo e continuato sguardo d' assieme ai cinque chilometri d' asfalto privi
da troppi anni della segnaletica orizzontale è l' indice ancora più visibile del
Trionfo dell' Abbandono...
L' amore verso le periferie della città, comunque, sembra che mi si
accresca in proporzione inversa allo stato in cui esse si trovano. Penso che il
fascino silenzioso di questi rioni e ultime case colpirà anche l' inconscio
degli assessori meno competenti ai rami Lavori pubblici, Servizi Sociali e
Sicurezza. Dovrebbero presto capire d' essere debitori d' un obbligatorio
impegno a loro favore ! Del resto…, lo slogan < mai più periferie > non
era la promessa contenuta in tutti i programmi elettorali dei Sindaci che si
sono finora succeduti ?
Restituire il necessario decoro alle ultime arterie che dalla città
immettono nei campi significherebbe automaticamente incentivare il
piacere di praticare i tradizionali < picnic fuori porta > presso luoghi
sereni come le Tenute Santo Stefano, Torre Quarto, etc.. Proprio di
recente, a riguardo della ricorrenza del Giorno del Paesaggio fissato dal
Ministero Beni Culturali al 14 marzo, l' eccellente opinionista di Foggia
Nello Biscotti ha auspicato - sul quotidiano su cui scrive – che tornino
di moda le vecchie < scampagnate, per la ricreazione, per la riscoperta
di valori, sapori, odori >. Approfitto inoltre per segnalare un luogo
poco frequentato ma suggestivo per la visione paesaggistica che offre :
è la diga Capaccioti nei pressi dell' ameno Borgo Morchella.
E' davvero dove finisce la città, cioè dove inizia la campagna, il
posto in cui nasce e si sviluppa il benefico rapporto dell' uomo bambino
con la natura / ambiente. Come non mai ritorna dunque oggi urgente
riproporre le necessarie attenzioni alle varie fasce rionali dell' intera
corona perimetrale della città. Il centro città è come congestionato da
palazzoni e case nuove che non si riescono a vendere anche a causa
dei costi drogati del mercato dell'usato ! Non facciamoci condizionare
dalla pigrizia mentale né tanto meno dalla paura di cambiare.
Adoperiamoci per ribaltare la situazione con interventi assennati.