Zone F, la Lega disse no in Consiglio Comunale
Vincenzo Specchio: “Saturati illegittimamente gli spazi pubblici causando la scomparsa dei negozi e dei pubblici esercizi di vicinato"
Cerignola - martedì 26 maggio 2020
9.16 Comunicato Stampa
La Lega disse no in Consiglio Comunale all'apertura delle medie strutture facendo mancare il proprio voto in netta opposizione alle delibere della maggioranza dell'ex sindaco, preannunciando la risposta negativa della Regione Puglia.
La Commissione straordinaria con pieni poteri del consiglio comunale di Cerignola ha annullato le deliberazioni del Consiglio comunale in violazione della destinazione urbanistica nelle zone F , in riferimento alla edificazione e all'apertura della media struttura di ristorazione Mc Donald's e della media struttura commerciale in via Candela, oltre a strutture adibite a parcheggio.
Già all'inizio del 2020 l'Assessorato competente della Regione Puglia aveva rilevato che gli interventi approvati in Consiglio comunale risultavano in evidente contrasto con le destinazioni d'uso prescritte dalle norme regionali in materia urbanistica. Mercoledì 20 maggio i Commissari prefettizi presso il Comune di Cerignola ne prendono ufficialmente atto e confermano la incompatibilità urbanistica e ambientale di quei progetti edilizi con le destinazioni d'uso consentite.
Dunque il consigliere della Lega di Cerignola Vincenzo Specchio aveva visto giusto quando in Consiglio comunale aveva espresso e dichiarato parere negativo non votando sull'apertura nelle zone F della media struttura di ristorazione Mc Donald's e di una media struttura di vendita in via Candela.
Ora chi pagherà eventuali danni agli imprenditori privati che hanno investito in quei progetti? "Tutte le volte - dichiara Vincenzo Specchio - che un'Amministrazione intende, a tutti i costi, favorire la nascita di medie e grandi strutture commerciali è costretta a violare le norme che sono in evidente contrasto con quelle sciagurate intenzioni, e finisce per saturare illegittimamente gli spazi pubblici causando la scomparsa dei negozi e dei pubblici esercizi di vicinato creando una desertificazione di intere zone e interi quartieri centrali e periferici. Al danno urbanistico si aggiunge quello sociale dell'impoverimento dell'intera rete commerciale diffusa sul territorio cittadino".
La Lega di Cerignola auspica ora che le condizioni di legalità e le norme di legittimità possano assicurare uno sviluppo equilibrato del commercio secondo gli indirizzi già contenuti nel Documento strategico del commercio e gli obiettivi del Distretto urbano del commercio, come strumenti legittimi per l'azione amministrativa di pianificazione dell'intero settore del commercio in stretta correlazione con le norme e gli strumenti urbanistici comunali.
La Commissione straordinaria con pieni poteri del consiglio comunale di Cerignola ha annullato le deliberazioni del Consiglio comunale in violazione della destinazione urbanistica nelle zone F , in riferimento alla edificazione e all'apertura della media struttura di ristorazione Mc Donald's e della media struttura commerciale in via Candela, oltre a strutture adibite a parcheggio.
Già all'inizio del 2020 l'Assessorato competente della Regione Puglia aveva rilevato che gli interventi approvati in Consiglio comunale risultavano in evidente contrasto con le destinazioni d'uso prescritte dalle norme regionali in materia urbanistica. Mercoledì 20 maggio i Commissari prefettizi presso il Comune di Cerignola ne prendono ufficialmente atto e confermano la incompatibilità urbanistica e ambientale di quei progetti edilizi con le destinazioni d'uso consentite.
Dunque il consigliere della Lega di Cerignola Vincenzo Specchio aveva visto giusto quando in Consiglio comunale aveva espresso e dichiarato parere negativo non votando sull'apertura nelle zone F della media struttura di ristorazione Mc Donald's e di una media struttura di vendita in via Candela.
Ora chi pagherà eventuali danni agli imprenditori privati che hanno investito in quei progetti? "Tutte le volte - dichiara Vincenzo Specchio - che un'Amministrazione intende, a tutti i costi, favorire la nascita di medie e grandi strutture commerciali è costretta a violare le norme che sono in evidente contrasto con quelle sciagurate intenzioni, e finisce per saturare illegittimamente gli spazi pubblici causando la scomparsa dei negozi e dei pubblici esercizi di vicinato creando una desertificazione di intere zone e interi quartieri centrali e periferici. Al danno urbanistico si aggiunge quello sociale dell'impoverimento dell'intera rete commerciale diffusa sul territorio cittadino".
La Lega di Cerignola auspica ora che le condizioni di legalità e le norme di legittimità possano assicurare uno sviluppo equilibrato del commercio secondo gli indirizzi già contenuti nel Documento strategico del commercio e gli obiettivi del Distretto urbano del commercio, come strumenti legittimi per l'azione amministrativa di pianificazione dell'intero settore del commercio in stretta correlazione con le norme e gli strumenti urbanistici comunali.