Cronaca
Voleva fare una strage, condannato 73enne di Carapelle
Tentò di far esplodere 6 bombole del gas presenti nella propria abitazione, condannato a 10 anni e 4 mesi
5 Reali Siti - mercoledì 18 settembre 2019
12.58
La Corte d'assise di Foggia condanna in primo grado a 10 anni e 4 mesi il 73enne Vincenzo Morea di Carapelle.
Lo scorso 23 Febbraio il Morea tentò di far esplodere 6 bombole del gas presenti nella propria abitazione, all'interno di una palazzina, al fine di togliersi la vita e causare una strage. Il tentativo non andò in porto grazie al pronto intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco allertati dagli stessi coinquilini per il forte odore di gas proveniente dall'appartamento del soggetto. Vincenzo Morea fu arrestato dai Carabinieri con l'accusa di strage e atti persecutori ai danni dei coinquilini.
Un atto premeditato per porre fine alla lunga serie di comportamenti persecutori ai danni dei propri inquilini che da circa un mese erano vittime di violenze verbali e minacce di morte. Il Morea inizialmente fu ritenuto incapace di intendere e di volere e ricoverato nel reparto di psichiatria degli Ospedali Riuniti di Foggia ma successivamente , mediante consulenza psichiatrica richiesta dal PM nel corso delle indagini, gli è stato riconosciuto un vizio parziale di mente.
Avendo richiesto il rito abbreviato, il Morea ha ottenuto lo sconto di un terzo della pena.
Lo scorso 23 Febbraio il Morea tentò di far esplodere 6 bombole del gas presenti nella propria abitazione, all'interno di una palazzina, al fine di togliersi la vita e causare una strage. Il tentativo non andò in porto grazie al pronto intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco allertati dagli stessi coinquilini per il forte odore di gas proveniente dall'appartamento del soggetto. Vincenzo Morea fu arrestato dai Carabinieri con l'accusa di strage e atti persecutori ai danni dei coinquilini.
Un atto premeditato per porre fine alla lunga serie di comportamenti persecutori ai danni dei propri inquilini che da circa un mese erano vittime di violenze verbali e minacce di morte. Il Morea inizialmente fu ritenuto incapace di intendere e di volere e ricoverato nel reparto di psichiatria degli Ospedali Riuniti di Foggia ma successivamente , mediante consulenza psichiatrica richiesta dal PM nel corso delle indagini, gli è stato riconosciuto un vizio parziale di mente.
Avendo richiesto il rito abbreviato, il Morea ha ottenuto lo sconto di un terzo della pena.