Territorio
Vino di Puglia, su 28 milioni di aiuti utilizzato solo il 50%
“In Puglia 31 contratti per la distillazione di crisi, per complessivi 8.302.022,51 euro” “Agea paghi subito ai viticoltori i 4 euro ettogrado stanziati”
Puglia - mercoledì 9 settembre 2020
16.10 Comunicato Stampa
Comunicato congiunto Cia Capitanata, Coldiretti Foggia e Confagricoltura Foggia.
A fronte dei 28 milioni di euro stanziati dal governo per la distillazione di crisi, sono giunti contratti firmati per 14.418.921 euro e, di questi, in Puglia sono stati sottoscritti 31 contratti per in importo di 8.302.022,51 euro e un ammontare di 255.263,50 ettolitri. "Le domande sono state presentate, i contratti sono stati firmati e il vino è stato consegnato alle distillerie. "Ora chiediamo a ad Agea di pagare quanto prima i 4 euro ettogrado di contributo dovuti ai vitivinicoltori". Sono le organizzazioni agricole datoriali della provincia di Foggia – CIA Agricoltori Italiani Capitanata, Coldiretti Foggia e Confagricoltura Foggia –, con un comunicato stampa congiunto, a sollecitare il pagamento di quanto dovuto alle imprese vitivinicole che, in Puglia, hanno utilizzato la possibilità offerta loro dalla misura dedicata alla distillazione di crisi. Il Governo nazionale ha accordato 2,75 euro ettogrado di contributo, la Regione Puglia ha aggiunto una ulteriore quota di 1,25 euro ettogrado. In tutta la "partita-distillazione", spiccano due dati: da un lato l'utilizzo, da parte delle aziende vitivinicole, di poco più del 50% dell'intera dotazione messa a disposizione dal governo centrale; dall'altro, il dato della Puglia, la regione che più di ogni altra ha utilizzato la distillazione di crisi sottoscrivendo 31 contratti per un importo complessivo di 8.302.022,51 euro e un ammontare di 255.263,50 ettolitri. Il lavoro fatto dalle organizzazioni agricole datoriali, in questi mesi e specificamente per il vitivinicolo, ha puntato a ottenere misure che sostenessero il settore accompagnandolo fuori dalla crisi acuita dall'emergenza pandemica. In questo modo, sono state ottenute la distillazione di crisi, il contributo aggiuntivo della Regione Puglia, le misure per la vendemmia verde che si è deciso di non adottare e, infine, il decreto decreto per la diminuzione delle rese per i vini DOC e IGT. Sono queste le premesse per la stagione vendemmiale già in fase di svolgimento e per la quale in Puglia si prevede la produzione di 8.499.000 ettolitri di vino, con un decremento del 5% rispetto allo scorso anno. Se la quantità è lievemente diminuita, la qualità invece è prevista ai massimi livelli. Le organizzazioni agricole datoriali hanno compiuto il massimo sforzo per il sostegno al settore e sono i numeri a confermarlo, a partire da quei 28 milioni di euro destinati alla distillazione di crisi e per i quali sono arrivate domande e sottoscritti contratti per una quota complessiva, meglio ripeterlo, di soli 14.418.921 euro. "Cia Capitanata, Coldiretti Foggia e Confagricoltura Foggia stanno continuando a monitorare la situazione relativa ai prezzi e alle risorse stanziate. Crediamo necessarie alcune ulteriori misure: la riallocazione col riutilizzo delle somme non utilizzate per la distillazione di crisi e la vendemmia verde, nuove misure per i vini Dop e un'attenzione non formale sulla questione vitale per i vitivinicoltori attinente al prezzo e alla redditività più giusti in relazione sia ai costi di produzione che alla qualità prodotta che quest'anno è di alto livello".
A fronte dei 28 milioni di euro stanziati dal governo per la distillazione di crisi, sono giunti contratti firmati per 14.418.921 euro e, di questi, in Puglia sono stati sottoscritti 31 contratti per in importo di 8.302.022,51 euro e un ammontare di 255.263,50 ettolitri. "Le domande sono state presentate, i contratti sono stati firmati e il vino è stato consegnato alle distillerie. "Ora chiediamo a ad Agea di pagare quanto prima i 4 euro ettogrado di contributo dovuti ai vitivinicoltori". Sono le organizzazioni agricole datoriali della provincia di Foggia – CIA Agricoltori Italiani Capitanata, Coldiretti Foggia e Confagricoltura Foggia –, con un comunicato stampa congiunto, a sollecitare il pagamento di quanto dovuto alle imprese vitivinicole che, in Puglia, hanno utilizzato la possibilità offerta loro dalla misura dedicata alla distillazione di crisi. Il Governo nazionale ha accordato 2,75 euro ettogrado di contributo, la Regione Puglia ha aggiunto una ulteriore quota di 1,25 euro ettogrado. In tutta la "partita-distillazione", spiccano due dati: da un lato l'utilizzo, da parte delle aziende vitivinicole, di poco più del 50% dell'intera dotazione messa a disposizione dal governo centrale; dall'altro, il dato della Puglia, la regione che più di ogni altra ha utilizzato la distillazione di crisi sottoscrivendo 31 contratti per un importo complessivo di 8.302.022,51 euro e un ammontare di 255.263,50 ettolitri. Il lavoro fatto dalle organizzazioni agricole datoriali, in questi mesi e specificamente per il vitivinicolo, ha puntato a ottenere misure che sostenessero il settore accompagnandolo fuori dalla crisi acuita dall'emergenza pandemica. In questo modo, sono state ottenute la distillazione di crisi, il contributo aggiuntivo della Regione Puglia, le misure per la vendemmia verde che si è deciso di non adottare e, infine, il decreto decreto per la diminuzione delle rese per i vini DOC e IGT. Sono queste le premesse per la stagione vendemmiale già in fase di svolgimento e per la quale in Puglia si prevede la produzione di 8.499.000 ettolitri di vino, con un decremento del 5% rispetto allo scorso anno. Se la quantità è lievemente diminuita, la qualità invece è prevista ai massimi livelli. Le organizzazioni agricole datoriali hanno compiuto il massimo sforzo per il sostegno al settore e sono i numeri a confermarlo, a partire da quei 28 milioni di euro destinati alla distillazione di crisi e per i quali sono arrivate domande e sottoscritti contratti per una quota complessiva, meglio ripeterlo, di soli 14.418.921 euro. "Cia Capitanata, Coldiretti Foggia e Confagricoltura Foggia stanno continuando a monitorare la situazione relativa ai prezzi e alle risorse stanziate. Crediamo necessarie alcune ulteriori misure: la riallocazione col riutilizzo delle somme non utilizzate per la distillazione di crisi e la vendemmia verde, nuove misure per i vini Dop e un'attenzione non formale sulla questione vitale per i vitivinicoltori attinente al prezzo e alla redditività più giusti in relazione sia ai costi di produzione che alla qualità prodotta che quest'anno è di alto livello".