Cronaca
Viminale: "Cerignola crocevia del traffico di stupefacenti"
Rapine e furti i reati più diffusi
Foggia - giovedì 10 settembre 2015
12.07
"La città di Cerignola si conferma il crocevia del traffico di stupefacenti, grazie ai legami interregionali realizzati con esponenti della criminalità autoctona stanziati da decenni nel nord-Italia, e di reati di natura predatoria che vengono consumati, perlopiù, in forma 'pendolare' lungo tutto il territorio nazionale". E' quanto emerge dalla Relazione del Ministero dell'Interno al Parlamento relativa all'attività svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia nel periodo 2° Semestre 2014. Nella relazione sono presenti delle analisi della criminalità organizzata siciliana, calabrese, campana, pugliese e lucana oltre un focus sulle organizzazioni criminali straniere. Parte della relazione fa riferimento alla criminalità organizzata nell'Area Foggiana.
"L'area territoriale che comprende diversi piccoli comuni risente dell'influenza criminale cerignolana - prosegue la relazione - generando in alcuni di questi, come il caso di Stornara, gruppi criminali che tenderebbero a controllare e gestire in maniera autonoma le attività Illecite. La criminalità a livello provinciale si distingue per la particolare predilezione di attività illecite di natura predatoria quali rapine, furti di auto e mezzi agricoli, spesso compiuti con il metodo del 'cavallo di ritorno', ricettazione nonché produzione, traffico e e spaccio di stupefacenti, oltre al racket delle estorsioni ed all'usurai.
Destano forte allarme sociale le rapine compiute in danno di autotrasportatori e gli assalti ai furgoni portavalori ed ai carichi di tabacchi. Permane alta la preoccupazione derivante dai diffusi e, di evidente matrice intimidatoria-estorsiva, attentati incendiari e dinamitardi, consumati non solo in danno di esercizi commerciali, ma anche di abitazioni e veicoli riconducibili a imprenditori, esponenti politici ed istituzionali e rappresentanti della locale vita pubblica. Nella provincia dauna le presenze malavitose più significative, quanto al numero degli affiliati, si concentrano nei comuni più popolosi di Foggia: Cerignola, Stornara, Lucera, San Severo, Torremaggiore, Manfredonia, Mattinata e Vieste. La situazione criminale nel semestre non ha subito cambiamenti nella struttura, eccezion fatta per l'area di Stornara, ove è stata appurata l'operatività del clan Masciave".
"L'area territoriale che comprende diversi piccoli comuni risente dell'influenza criminale cerignolana - prosegue la relazione - generando in alcuni di questi, come il caso di Stornara, gruppi criminali che tenderebbero a controllare e gestire in maniera autonoma le attività Illecite. La criminalità a livello provinciale si distingue per la particolare predilezione di attività illecite di natura predatoria quali rapine, furti di auto e mezzi agricoli, spesso compiuti con il metodo del 'cavallo di ritorno', ricettazione nonché produzione, traffico e e spaccio di stupefacenti, oltre al racket delle estorsioni ed all'usurai.
Destano forte allarme sociale le rapine compiute in danno di autotrasportatori e gli assalti ai furgoni portavalori ed ai carichi di tabacchi. Permane alta la preoccupazione derivante dai diffusi e, di evidente matrice intimidatoria-estorsiva, attentati incendiari e dinamitardi, consumati non solo in danno di esercizi commerciali, ma anche di abitazioni e veicoli riconducibili a imprenditori, esponenti politici ed istituzionali e rappresentanti della locale vita pubblica. Nella provincia dauna le presenze malavitose più significative, quanto al numero degli affiliati, si concentrano nei comuni più popolosi di Foggia: Cerignola, Stornara, Lucera, San Severo, Torremaggiore, Manfredonia, Mattinata e Vieste. La situazione criminale nel semestre non ha subito cambiamenti nella struttura, eccezion fatta per l'area di Stornara, ove è stata appurata l'operatività del clan Masciave".